Azzorre, nove giorni d’avventura tra natura e sostenibilità
Ogni isola merita una visita perchè luogo incantevole e unico dove fare esperienze imperdibili e che rendono l’ intero arcipelago una destinazione tra le più suggestive al mondo
di Erika Scafuro
I punti chiave
4' di lettura
Le Azzorre, note soprattutto per l'anticiclone che porta il loro nome, e foriero di bel tempo, sono la meta ideale per chi desidera combinare turismo sostenibile ed esperienziale. In un continuo di laghi vulcanici, sorgenti termali, montagne, boschi, oceano, e soprattutto tante spiagge, costituiscono un vero e proprio eden che è possibile ammirare rimanendo in Europa. Pur essendo una Regione autonoma, appartengono al Portogallo. Si raggiungono dall’Italia in aereo facendo scalo a Lisbona più raramente da Porto.
Un punto verde nel mezzo dell'Oceano Atlantico
Sulla mappa sono un punto verde nel bel mezzo dell'Oceano Atlantico a mille seicento chilometri dalle coste del Portogallo, stato a cui appartengono pur essendo regione autonoma. L'arcipelago delle Azzorre è costituito da nove isole che condividono la stessa genesi vulcanica e sono divise in tre gruppi: São Miguel, la più grande e la più conosciuta, fa parte insieme a Santa Maria del gruppo orientale; Graciosa, Terceira, Faial, Pico e São Jorge sono le isole del gruppo centrale ed infine Corvo e Flores fanno parte del gruppo occidentale. Conosciute come destinazione per un turismo sostenibile, le Azzorre offrono a chi le visita il proprio patrimonio naturale e culturale valorizzato nell'ambiente, nella storia e nelle tradizioni. La varietà del paesaggio, che spazia dalle montagne alle spiagge, da laghi vulcanici all'oceano, dalle sorgenti termali alle cascate, si contraddistingue per essere una tavolozza di colori in cui predominano il verde dei boschi, il marrone delle montagne, il blu dell'oceano, il nero di rocce e vulcani.
Una destinazione perfetta per praticare sport all’aperto
Le Azzorre sono una destinazione perfetta anche per chi ama gli sport all'aria aperta. Ogni esperienza è un'avventura: escursioni, immersioni, arrampicata libera, surf, mountain bike, canyoning, barca a vela sono solo alcune delle attività che è possibile praticare. Il visitatore Quando si arriva ci sono ancora i segni della sua storia. La colonizzazione delle isole Azzorre, anche se probabilmente visitate da precedenti esploratori, si deve a Enrico il Navigatore, Infante del Portogallo, intorno al 1430. Fra le ipotesi più accreditate circa il nome di queste isole, c'è quella che lo fa derivare dal termine portoghese açor per indicare la specie ornitologica dell'astore con cui all'epoca furono scambiati, erroneamente, gli uccelli avvistati sulle isole. Le Azzorre iniziarono ad essere popolate da coloni portoghesi, e in parte fiamminghi, che si dedicarono alla coltivazione della terra, specialmente agrumi. L'agricoltura, la pastorizia, la pesca e la coltivazione della vite sono state le risorse principali dell'arcipelago prima che il turismo di qualità eleggesse le Azzorre una destinazione imperdibile.
L'unicità di ogni isola
Nonostante tutte e nove le isole dell'arcipelago abbiano in comune l'origine vulcanica, una natura lussureggiante ed un paesaggio selvaggio, borghi costituiti da case rurali dalle pareti bianche, ognuna custodisce la propria identità e mostra le sue peculiarità. Per questo motivo si suggerisce di non limitarsi a visitare soltanto São Miguel, ma prevedere almeno l'esplorazione di due o tre isole. São Miguel è appunto l'isola maggiore e la più abitata. Giunti, via mare o via aerea, nella città di Ponta Delgada, capoluogo dell'isola, può iniziare la scoperta dei luoghi più incantevoli. Nella parte occidentale si è richiamati dal fascino della Caldeira des Sete Cidades, il cratere più grande di São Miguel è sicuramente l'immagine più nota delle Azzorre. Nel territorio di Ribeira Grande, centro urbano che si trova nel centro di São Miguel, si segnala fra tutti il Lagoa do Fogo, un lago vulcanico attorno a cui si sviluppano sentieri escursionistici. Mentre nella zona orientale, la valle di Furnas accoglie i visitatori con le sue sorgenti termali di acqua bollente ed un paesaggio molto suggestivo.
Da Santa Maria a Pico e fino a Flores
Santa Maria, l'isola situata più a sud e ad est, e che per questo vanta un clima più secco e caldo rispetto alle altre, vanta inoltre il primato di origine geologica. Patrimonio mondiale dell'umanità Unesco il centro storico di Angra do Heroísmo, sull'isola di Terceira, conserva la sua natura di scalo per le rotte marittime e mostra la sua forte identità con le facciate colorate dei palazzi e delle chiese. Graciosa, riconosciuta dall'Unesco come Riserva della Biosfera, è la seconda più piccola isola dell'arcipelago e caratterizzata dalla presenza della trachite, roccia magmatica e da grotte vulcaniche. La seconda isola per ordine di grandezza, Pico, offre invece svariate esperienze. A partire dal suo paesaggio vulcanico caratterizzato dalla viticoltura le cui origini risalgono al XV secolo, anch'esso patrimonio mondiale dell'umanità Unesco, che rende quest'isola nota soprattutto per la produzione del Verdelho, rinomato vino bianco. Pico è anche l'isola su cui svettano i 2.351 metri di Pico Alto, la montagna più alta del Portogallo ed in cui si trova Gruta do Torres, il tunnel lavico più lungo delle Azzorre. Fra le esperienze da provare c'è l'avvistamento dei cetacei, balene e delfini nel loro habitat naturale. Pico forma il cosiddetto triângulo insieme alle isole Faial, soprannominata l'isola azzurra per il colore delle ortensie che spicca nella vegetazione del paesaggio e São Jorge, apprezzata soprattutto per la produzione del suo saporito formaggio. Le isole del gruppo occidentale sono anche le più remote e, per questo motivo, affascinanti: Corvo, l'isola più piccola delle Azzorre è dominata dal Caldeirão, il cratere formato dal collasso della cima del vulcano centrale; mentre Flores mantiene il contatto con quanti hanno dovuto lasciare le Azzorre grazie alla Festa dell'Emigrante che, a metà luglio, celebra il ritorno nella terra di origine di quanti sono stati costretti a partire per cercare fortuna altrove.
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