Un futuro alla spina per Mini che celebra i suoi primi 60 anni
di Giulia Paganoni
2' di lettura
La tradizione dello spirito sportivo Mini compie sessant’anni. Quando la prima Mini Classic andò sul mercato nel 1959, nessuno avrebbe mai immaginato che il concetto di una piccola auto rivoluzionaria si sarebbe trasformato in una delle più impressionanti storie di successo del settore automobilistico. Infatti, la Mini ha cambiato il mondo delle auto, del design e il senso stesso della mobilità urbana rendendola contemporanea. E intere generazioni sono cresciute aspirando a possedere una Mini.
La piccola auto britannica è diventata popolare in tutto il mondo per alcune sue proprietà, come il Go-Kart Feeling e l’uso creativo dello spazio. Nata dalla mano del designer Alec Issigonis, la prima bozza era semplice e geniale: tanto spazio interno combinato a dimensioni esterne ridotte, quattro posti, handling di guida perfetto, bassi consumi e un prezzo ragionevole. La scoperta del talento sportivo racchiuso in quella minuscola scocca fu merito di un’altra figura chiave nella storia del marchio. John Cooper (amico e socio in affari di Issigonis e vincitore di due titoli mondiali per costruttori di Formula Uno) aveva sempre creduto nel potenziale da corsa della quattro posti e nel 1961 venne presentata la prima Mini Cooper. La collaborazione si allargò anche allo sviluppo di molte idee per realizzare varianti con motori più potenti, inaugurando così una carriera eccezionale su circuiti di corse e piste da rally, culminata in tre vittorie al Rally di Montecarlo negli anni ’60. È la storia a parlare e a emozionare ancora oggi quando, a distanza di sei decenni, viene presentata la Mini John Cooper Works Gp. Una versione della piccola vettura britannica estremamente pepata che uscirà nel 2020. Sotto al cofano un motore turbo a quattro cilindri con 300 cv e dotata della tecnologia Mini TwinPower Turbo, che la rende la Mini più veloce e potente mai realizzata e omologata per la circolazione su strada. La nuova Mini John Cooper Works GP sarà prodotta in una tiratura limitata di soli 3.000 esemplari.
Ma non è tutto. Per festeggiare i 60 anni del marchio, Mini presenta anche un modello dal design caratteristico, che ne evidenzia sia le origini britanniche che il dinamismo. Il colore è un chiaro richiamo alle origini, in British Racing Green IV così come la sportività è data dai distintivi Bonnet Stripes dedicate all’anniversario dai cerchi in lega leggera da 17 pollici nella versione 60 Years Spoke in due toni.
Due le motorizzazioni benzina con una potenza che varia da 136 a 192 cavalli.
Il marchio è proiettato verso l’elettrificazione e proprio entro la fine dell’anno è in programma l’arrivo della prima Mini 100% elettrica. Nella gamma è già presente una elettrificata: la Mini Cooper SE Countryman plug-in hybrid che garantisce un’autonomia elettrica di circa 42 km.
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