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Un giro per l'Italia alla ricerca dei profumo-bar. Percorsi di degustazione olfattiva

Sono 17 in tutta la Penisola e ospitano 29 brand. Perché le esplorazioni sensoriali sono anche luoghi della memoria

di Lisa Corva

L'interno del Bar à Parfums, a Firenze. Foto Chiara Cadeddu.

2' di lettura

Sono 17, i Bar à Parfums di Olfattorio @OLFATTORIO.BARAPARFUMS , in tutta Italia. Nati a Torino e Roma, ora sono presenti anche a Milano, Firenze, Bergamo, Brescia (il più grande), Genova. Un'idea di successo di Renata De Rossi e Giovanni Gaidano, iniziata con un incontro fortunato con Jean-François Laporte «che, nel 1976, aveva fondato Jean Laporte L'Artisan Parfumeur», ricorda Renata De Rossi. «Fu lui ad accendere, nei primi anni Ottanta, la scintilla che avvicinò me e Giovanni Gaidano a quella che diventerà la profumeria di nicchia. Allora eravamo entrambi dei neofiti e siamo cresciuti piano piano». Perché il nome Bar à Parfums? «Volevamo creare un luogo speciale, in cui ogni appassionato potesse immergersi nelle esplorazioni sensoriali. Con i nostri calici olfattivi, in cui vengono vaporizzate le fragranze, inizia il percorso di degustazione alla scoperta di memorie, luoghi, racconti».

L'ingresso del Bar à Parfums, a Firenze. Foto Chiara Cadeddu

I brand da provare sulla pelle ormai sono 29: diptyque (da 67 euro), Byredo (da 135 euro), marchi storici come Les Parfums de Rosine (a partire da 90 euro), T. LeClerc, Goutal Paris, Neal's

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Yard Remedies, Misula, Carine Roitfeld, Hervé Gambs, Teo Cabanel, Czech & Speake, Comptoir Sud Pacifique, Miller Harris, Anima Vinci, Diana Vreeland, The Different Company, P. Frapin & Cie, E. Coudray, L.T. Piver, Affinessence, Kure Bazaar, Maison Rebatchi. Quello che affascina di più i proprietari è forse diptyque, per storia e packaging. «L'ovale delle etichette che richiama lo scudo di un soldato romano della guardia pretoriana, le lettere danzanti come gioiosi rebus. Quest'anno, il marchio festeggia il 60° anniversario con una nuova eau de parfum, Orphéon (137 euro), e una serie di prodotti che propongono l'héritage della maison».

L'interno del Museo della Cipria, nel capoluogo toscano. Foto Chiara Cadeddu

Renata De Rossi e Giovanni Gaidano hanno idee chiare, ma diverse, sulla scelta dei profumi da indossare. «Io sono nata sotto il segno pirotecnico dell'Acquario: idealista, imprevedibile, sempre pronta a cambiare idea, insofferente verso tutto ciò che è inamovibile, incline alla contestazione. Difficile racchiudermi in un profumo per più di 48 ore. All'opposto, nonostante sia nato sotto il segno dei Gemelli, Giovanni Gaidano è stato fedelissimo a una fragranza fougère de L'Artisan Parfumeur, che però non è più in commercio, e ora a Vinaigre de Toilette di diptyque (67 euro)», racconta De Rossi.

Eau de parfum Orphéon, DIPTYQUE (75 ml,137 €).

Eau de parfum Osmanthe Kōdoshān, MAISON CRIVELLI (30 ml, 80 €; 100 ml, 180 €).

I loro consigli sulle maison da seguire viaggiano nel tempo e nello spazio. «Difficile scegliere, ovviamente, ma forse direi Ella K con la creatività di Sonia Constant: i suoi profumi sono ispirati a ricordi di viaggio, come Pluie Sur Ha Long (195 euro), Reflet sur l'Okavango (195 euro) o il nuovo Rose de Pushkar (190 euro)», spiega De Rossi. «Cito anche Maison Crivelli di Thibaud Crivelli (prodotti da 80 a 180 euro) e BDK Parfums, con il giovanissimo David Benedek, che ha creato anche dei profumi per capelli (eau de parfum Tabac Rose, 195 euro, o Pas Ce Soir, 157 euro; profumo per capelli Crème de Cuir, Tubéreuse Impériale, Bouquet de Hongrie, Rouge Smoking, 58 euro)». Come loro luogo del cuore, non possono fare altro che scegliere il Museo della Cipria «che abbiamo aperto a Firenze e a Torino: confezioni di cipria, ancora integre, appartenenti a collezioni private. Decine e decine di scatole finemente decorate si raccontano come un carillon che richiama le atmosfere del secolo scorso».

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