Un itinerario fra arte e gusto: lo stile secondo Marco Fabio Apolloni
Dalle aste all'Hôtel Drouot di Parigi alla carbonara perfetta a Roma. Le scelte di un antiquario-scrittore, terza generazione di una delle più note gallerie romane
di Marianna Rizzini
6' di lettura
IL SEGNO DISTINTIVO DEL MIO STILE
Non è l'abito che fa il monaco. Dante vestiva lussuosamente da monaci gli ipocriti nell'Inferno. Lo stile che conta per me è quello dell'arte che si vede nella mia galleria: quello di mio nonno Wladimiro (1888-1948), che gli amici chiamavano “Wladimiro buongusto”, e di mio padre Fabrizio (1928-2006), uno dei più grandi antiquari d'Italia. Poi c'è lo stile dello scrivere. Sarebbe bello se tutti i giovani ricevessero la lettera che Indro Montanelli m'inviò quando mi prese a collaborare a Il Giornale: “Nessuno ti ordina di scrivere su un giornale, ma se lo fai, devi assumere con il lettore un linguaggio che non lo intimidisca o lo mortifichi”. (Nella mia lunga e tormentata esistenza. Lettere da una vita, Indro Montanelli, 19,50 euro, www.rizzolilibri.it)
LA VISTA CHE MI ISPIRA
Roma. Da ogni colle. Non sono in cattiva compagnia, se si pensa agli storici Edward Gibbon e Ferdinand Gregorovius. Amo molto Milano, ci ho anche vissuto (mio figlio Fabrizio abita lì), ma ogni volta che tornavo in treno a Roma, mi bastava vedere il sole al tramonto sbattere contro i palazzoni del Tiburtino per farmi venire le lacrime agli occhi (Declino e caduta dell'impero romano, Edward Gibbon, 15,68 euro e Storia della città di Roma nel Medioevo, Ferdinand Gregorovius, tre volumi, 164 euro, entrambi su www.ibs.it).
L'ULTIMO PASTO CHE MI HA DAVVERO IMPRESSIONATO
Mangio più volentieri a casa mia: l'ultima carbonara che ho fatto, sbattendo i rossi con la frusta a bagnomaria, con il pecorino e un po' d'acqua di cottura, non mi era mai venuta così buona. Ho qualche speranza per il futuro, quando riaprirà l'Osteria Margutta a Roma. Ho comprato le mura del locale perché non ci venisse qualche franchising, del genere Burger&Cavoli fritti (L'Osteria Margutta, in via Margutta 82, dovrebbe riaprire a partire da novembre, www.osteriamargutta.it. Per la carbonara, Apolloni consiglia anche il guanciale comprato da Viola, norcino in piazza Campo de' fiori 43. E, per chi non volesse cucinare, la trattoria La Carbonara, fondata da Andreina Salomone, www.ristorantelacarbonara.it).
IL MIGLIOR SOUVENIR CHE HO PORTATO A CASA DA UN VIAGGIO
Riporto in Italia dall'estero capolavori perduti. Come il coro certosino piemontese del 1740, comprato da mio padre in Irlanda, e restaurato a mie spese alla scuola di restauro della Venaria Reale, affinché potesse stupire al centro della mostra Genio e Maestria. Finita la mostra, non l'hanno voluto nemmeno in comodato gratuito, mi hanno detto di non avere posto. Gli ho fatto spazio nella mia galleria (il catalogo della mostra costa 40 euro, su www.allemandi.com).
UN OGGETTO DA CUI NON MI SEPAREREI MAI
Nudi veniamo al mondo, nudi lo lasciamo. Meglio di tutto è venderli, gli oggetti, finché si può.
UNA SCOPERTA RECENTE
Il marmo abbozzato del primo Perseo di Antonio Canova. Non si può comprare, ma è stata una delle grandi emozioni della mia vita ritrovarlo là dov'è (il Perseo trionfante di Canova è esposto ai Musei Vaticani, m.museivaticani.va).
NEL MIO FRIGO NON MANCA MAI
Da diabetico, il vino bianco me lo posso scordare. Il vino rosso, da bere con moderazione, non si tiene in frigo, anche se d'estate mi capita di mettercelo. Un vino bianco che amavo moltissimo è Oppidum, Moscato di Terracina Doc secco, Cantina Sant'Andrea, della famiglia Pandolfo, straordinari vignerons nati a Pantelleria, scappati dalla Tunisia e rinati nelle terre redente dalla malaria della grande bonifica pontina (9 euro, www.cantinasantandrea.it).
L'ULTIMO PEZZO AGGIUNTO AL GUARDAROBA E QUELLO DA TRAMANDARE
Quando mio padre è morto, nel 2006, abbiamo donato tutti i suoi vestiti. Uno straordinario guardaroba, fatto da un sarto che non c'è più, Nino in via Borgognona. Amo per la comodità le giacche senza fodere e imbottiture J. Keydge, ormai fuori produzione, le compro su Ebay o su Vinted (www.ebay.it; www.vinted.it).
LA STANZA PREFERITA DELLA MIA CASA
La terrazza, da dove vedo il Pantheon, la guglia di Borromini della Sapienza e un'abbondanza di cupole barocche.
L'ULTIMA MUSICA CHE HO SCARICATO
Non so scaricare musica. Se non ho il cd la ascolto su Youtube: Le Creature di Prometeo di Beethoven. Perché nella mostra sul metafisico surrealista Fabrizio Clerici, allestita con mia moglie Monica Cardarelli – che dirige, oltre alla mia vita, la Galleria del Laocoonte – ci sono i bozzetti delle scenografie di questo balletto per la messa in scena del 1963 (Fabrizio Clerici, Surrealismo e Pittura Fantastica in Italia, fino al 31 ottobre www.laocoontegalleria.it).
I MIEI SITI E LE MIE APP PREFERITE
Google Books, Gallica e quelli che ti permettono di stare in una grande biblioteca a casa tua (books.google.it; gallica.bnf.fr).
LA MIA ICONA DI STILE
Mario Praz, cliente e amico di mio padre, vestiva come un barbone, ma scriveva come un principe. Quando ero giovanotto lo scarrozzavo sulla scassata 127 di mia madre, anche al Quirinale, per la cerimonia della Penna d'oro, con Sandro Pertini che ebbe paura di abbracciarlo, come invece fece con tutti gli altri premiati (il recente Misteri d'Italia, a cura di Giuseppe Balducci, 10 euro, raccoglie tre articoli di racconti, aneddoti e ricordi scritti da Praz per il settimanale Il Borghese, www.ninoaragnoeditore.it).
L'ULTIMO OGGETTO ACQUISTATO E AMATO
Il ritratto di Indro Montanelli a 40 anni fatto da Francesco Messina (www.studiomuseofrancescomessina.it).
E IL PROSSIMO CHE STO ADOCCHIANDO
I ritratti in bronzo di Edda Mussolini e di Galeazzo Ciano, sempre di Francesco Messina, del 1937, belli e raccapriccianti.
LE PERSONE DI CUI MI FIDO PER IL MIO BENESSERE
Mia moglie, che cerca di arginare il mio cupio dissolvi: sigarette, vino, pizza bianca col prosciutto.
UN LUOGO INDIMENTICABILE DOVE HO VIAGGIATO DI RECENTE
C'era poco da viaggiare col Covid, ho messo in ordine la biblioteca d'arte raccolta da mio padre al primo piano di via del Babuino, la nostra galleria dal 1970 al 2017.
IL PIÙ BEL REGALO CHE HO FATTO
Per conto di mio padre, al Museo di Roma di palazzo Braschi, la tazza puerperale di argento dorato di Luigi Valadier che Pio VI fece fare per la nascita di un nipotino. A Genova ho donato i disegni autografi del loro scultore dell'800 Santo Varni. Sempre al Museo di Roma, quasi tutte le opere della sala dedicata alla Repubblica Romana sono mie, in prestito. Tra queste il grande quadro di George Housman Thomas, Garibaldi sul Gianicolo, da me riscoperto (www.museodiroma.it).
E CHE HO RICEVUTO
Il mio cinquantesimo compleanno. Dovevo partire per una serata romantica a Nemi con Monica, che invece, fingendo un'emergenza, mi ha fatto accorrere a casa di mia madre. Era riuscita a radunare tutti i miei amici per una straordinaria festa a sorpresa.
SE DOVESSI LIMITARE IL MIO SHOPPING A UN QUARTIERE DI CITTÀ, SCEGLIEREI
L'Hôtel Drouot a Parigi, rue Drouot, dove ogni giorno ci sono almeno quattro aste. E le vie adiacenti. È più di un quartiere, è un mondo (drouot.com/hotel-drouot).
L'ARTISTA CHE COLLEZIONEREI, SE POTESSI
Raffaello.
IL LIBRO CHE MI SAREBBE PIACIUTO SCRIVERE
L'ho scritto: Il Mistero della Locanda Serny, finalista al premio Strega nel 2004. Ora è fuori catalogo. Si può cercare su Amazon, Ebay, Maremagnum (www.maremagnum.com).
SE NON VIVESSI A ROMA, VIVREI…
In campagna, nella zona di Sonnino, dove mia moglie ha trasformato un casale diroccato in una casa degna di una copertina di Maison&Jardin.
GLI HOTEL CHE AMO DI PIÙ
Voglio menzionare l'hotel Le Plaza di Bruxelles, dove siamo stati durante il periodo di Brafa, la fiera d'arte e antiquariato. Coccolati come principi (www.leplaza-brussels.be; la prossima edizione di Brafa Art Fair è dal 29 gennaio al 5 febbraio 2023 www.brafa.art).
I MUSEI PIÙ INTERESSANTI AL MOMENTO
Casa Praz a Roma, la Fondazione Magnani-Rocca, nella Villa dei Capolavori a Mamiano di Traversetolo, vicino Parma, e il Labirinto di Franco Maria Ricci a Fontanellato. Nel caso di Parma, anche per avere una scusa per andare a mangiare il bollito al Leon d'Oro (Casa Praz è al momento chiusa; www.magnanirocca.it; www.labirintodifrancomariaricci.it; www.leondoroparma.com).
SE NON FACESSI CIÒ CHE FACCIO VORREI ESSERE…
Ho fatto il facchino da Christie's, lo studioso d'arte, il conduttore per i documentari di RaiSat Art e lo scrittore; ho scritto d'arte su giornali e riviste. Ho avuto una lunghissima giovinezza da bohémien. Non potevo però permettere che la W. Apolloni morisse con mio padre. Anzi, ho anche fondato con mia moglie la Galleria del Laocoonte e la Laocoon Gallery di Londra (www.laocoongallery.co.uk).
- Argomenti
- stile
- eBay
- Italia
- Roma
- Fabrizio Clerici
loading...