Un Joker così non si era mai visto
Nelle sale arriva il film attesissimo di Todd Phillips con protagonista Joaquin Phoenix, premiato alla Mostra di Venezia con il Leone d’oro
di Andrea Chimento
2' di lettura
Uno dei film più attesi dell'anno è il protagonista del weekend in sala: dopo il trionfo alla Mostra di Venezia, nei nostri cinema arriva «Joker», una delle sorprese di questa stagione.
In questa libera reinvenzione delle origini del nemico numero uno di Batman, seguiamo il comico fallito Arthur Fleck, la cui vita diventa sempre più drammatica, giorno dopo giorno. A Gotham City la violenza è in continua crescita e Arthur ne farà le spese, picchiato per le strade e umiliato persino in televisione. Ma saprà come vendicarsi.
Diretto da Todd Phillips (regista noto per le sue commedie, a partire dalla trilogia di «Una notte da leoni»), «Joker» è un film capace di intrattenere in maniera efficace per tutta la sua durata, inquietando nei passaggi più tenebrosi ma allo stesso tempo divertendo in molte sequenze.
«Joker» lancia anche diversi spunti sociologici su cui riflettere, in particolare relativi alla differenza sempre più netta tra le classi sociali negli Stati Uniti, tema molto caro al cinema americano contemporaneo: basti pensare, ad esempio, all'interessante metafora proposta da Jordan Peele nel suo ultimo lavoro, «Noi».
Da segnalare inoltre i numerosi i riferimenti alla storia del cinema che troviamo in «Joker»: dal finale di «Tempi moderni» di Charlie Chaplin a «Taxi Driver» di Martin Scorsese, che viene richiamato sia per diverse sequenze sia per la presenza di Robert De Niro nei panni di un conduttore televisivo che contribuirà non poco alla nascita di Joker.
Da applausi a scena aperta, infine, la prova di Joaquin Phoenix, che partirà tra i grandi favoriti per la conquista all'Oscar come miglior attore protagonista dell'anno.
Una menzione anche per il nuovo lungometraggio della DreamWorks Animation, «Il piccolo Yeti».
Ambientato in Cina, racconta di tre adolescenti che trovano per caso un piccolo Yeti che aiuteranno a tornare dalla sua famiglia.
Discreta favola pensata soprattutto per i bambini, è un film decisamente prevedibile e poco originale, che si rifà a molti classici per l'infanzia.
Nonostante questo, gli spunti non mancano e ci sono alcuni passaggi pienamente godibili, merito in particolare dell'efficace apparato visivo.
La DreamWorks Animation ha fatto molto di meglio (anche quest'anno con il terzo capitolo della saga di «Dragon Trainer»), ma chi è in cerca una visione leggera e piacevole si può certamente accontentare.
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