Un piano per i progetti in chiave di sostenibilità
Per mantenere la leadership è necessario investire in innovazione e in tecnologie a basso impatto ambientale
di Saverio Cecchi
4' di lettura
In questo primo anno e mezzo del mio mandato di presidente di Confindustria nautica la fiducia nell’eccellenza delle nostre imprese e nel valore del settore è sempre stata al centro del mio lavoro e di ogni mia riflessione. A giugno 2019 ho raccolto l’eredità importante di Carla Demaria e dei due past president che l’hanno preceduta, Anton Francesco Albertoni e Massimo Perotti. Loro prima di me hanno guidato l’associazione e a loro va il mio primo pensiero e ringraziamento per quello che hanno fatto e per l’eredità che mi hanno lasciato. Da parte mia ho assunto l’impegno di guidare Confindustria nautica con responsabilità nei confronti dell’intero comparto della nautica da diporto, dei suoi 22mila addetti diretti e di tutta la sua filiera di oltre 180mila occupati.
Nel corso di questi mesi ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo lavorato sodo per il bene del nostro settore, fiore all’occhiello del made in Italy, che difendiamo e promuoviamo da sempre con orgoglio. Personalmente ho puntato con grande convinzione sul dialogo, in ogni occasione, promuovendo il confronto con tutti, sulla scorta dei miei trentadue anni di esperienza in seno all’associazione. Confindustria Nautica è fortemente rappresentativa, in Italia e all’estero e, con l’avvenuta riunificazione della filiera nautica da diporto in un’unica associazione nazionale avvenuta nel mese di dicembre dello scorso anno, il settore ha ritrovato quella unità e coesione che un comparto leader mondiale come il nostro merita.
La ritrovata sinergia ha consentito di mettere a fattor comune le forze e le energie necessarie per reagire positivamente nel complesso frangente dell’emergenza Covid-19.
A tal riguardo voglio esprimere soddisfazione e gratitudine per tutta la mia squadra. Ringrazio il team di presidenza per l’impegno profuso e la costante visione proiettata al futuro, così come il consiglio generale di Confindustria nautica. Sono fiero della risposta della nostra struttura operativa, che ha garantito con continuità alle aziende associate il supporto a livello istituzionale, tecnico e informativo; una struttura in cui ho piena fiducia e sulla quale posso contare, consapevole che, nei frangenti che più mettono alla prova, a vincere è sempre il team.
Dialogo e confronto aperto sono le parole d’oro che da sempre guidano il mio lavoro e che caratterizzano la mia presidenza: dialogo con tutti i soggetti in gioco, con il Governo, con le istituzioni regionali e cittadine.
A noi non interessa il colore politico, l’importante è il risultato. Gli obiettivi raggiunti sono la base dell’azione e garantiscono le migliori condizioni di sviluppo per la filiera nautica. Ho cercato di instaurare un rapporto costruttivo con tutte le persone che ho incontrato in questi mesi, ho collaborato, ho trovato sintonia e grande interesse per il nostro settore che è stato riconosciuto come strategico per il sistema Paese.
Il Governo e le istituzioni hanno infatti dimostrato attenzione al nostro comparto. Nel corso di questi mesi difficili ci siamo confrontati con palazzo Chigi e con le istituzioni locali, grazie al lavoro del nostro ufficio relazioni istituzionali. La loro attenzione l’abbiamo peraltro conquistata sul campo: Confindustria nautica, infatti, ha presentato da subito un piano per la riapertura modulare e progressiva delle diverse attività del settore, sulla base dell’analisi dei dati raccolti ed elaborati dal nostro ufficio studi attraverso indagini sulle aziende della filiera sugli effetti progressivi del lockdown. Le attività produttive del settore sono state quindi classificate a “basso rischio/bassa aggregazione sociale”. Con le attività di produzione orientate all’export riaperte già dal 27 aprile e le altre produzioni e le reti vendita dal 4- 5 maggio, il 18 maggio sono ripartite la navigazione da diporto privata e le attività di charter.
L’attività istituzionale di Confindustria nautica non si ferma. Tra le iniziative più recenti, abbiamo presentato al ministero dello Sviluppo economico un piano per il sostegno agli investimenti della filiera in chiave di sostenibilità, un tema imprescindibile che deve guidare una programmazione seria e consapevole. Questa è la nostra sfida che guarda al futuro e allo sviluppo del settore, con l’obiettivo di accrescere in misura ancora maggiore la competitività delle nostre aziende. Per mantenere la nostra riconosciuta leadership internazionale nei superyacht, nelle imbarcazioni pneumatiche e nella componentistica è necessario, infatti, continuare a investire in innovazione e in tecnologie a basso impatto ambientale: lo riteniamo un aspetto prioritario e indifferibile.
La conferma del Salone nautico di Genova, in programma dall’1 al 6 ottobre per la sua 60° edizione è un segnale forte da parte dell’associazione di categoria e di tutto il settore. L’evento è lo specchio di un settore d’eccellenza del nostro Paese e una vetrina strategica e irrinunciabile del made in Italy nel mondo. Il Salone nautico è l’appuntamento di un intero comparto produttivo, è il salone di una città e di una Regione che ci sostengono e ci danno fiducia e di tutto il Paese che, ancora una volta, guarda a Genova come simbolo reale di una ripartenza con obiettivi ambiziosi.
Presidente Confindustria nautica
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