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Un progetto di legge perché la fibromialgia sia considerata malattia altalenante e invalidante e quindi esente

È nota come la malattia dei 100 sintomi e chi ne soffre ha difficoltà importantiù. Primo firmatario Nicola Carè (Pd)

di Nicoletta Cottone

: "Mai sottovalutare fibromialgia, lombalgia e algodistrofia"

2' di lettura

La fibromialgia tra le patologie che danno diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria per le correlate prestazioni sanitarie. Lo prevede una proposta di legge del Pd presentato alla Camera, primo firmatario Nicola Carè (Pd). É una patologia caratterizzata da dolori muscolari diffusi associati ad affaticamento, rigidità, problemi di insonnia, di memoria e alterazioni dell’umore. L’obiettivo sarebbe far inserire la norma - descritta dal progetto di legge in tre articoli - nel pacchetto di interventi sanitari della manovra per il 2024.

É una malattia altalenante e invalidante

«La fibromialgia - ha ricordato Carè - è una malattia invalidante e altalenante ed è inconcepibile che a oggi non sia riconosciuta dal Servizio sanitario nazionale. È una sindrome nota come la malattia dei 100 sintomi e chi ne soffre ha difficoltà importanti. Causa un aumento della tensione muscolare caratterizzata da dolore a tessuti fibrosi, astenia, disturbi cognitivi, insonnia o disturbi del sonno e alterazione della sensibilità agli stimoli».

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L’Oms l’ha riconosciuta come malattia nel 1992

Sebbene l’Organizzazione mondiale della sanità abbia riconosciuto già dal 1992 l’esistenza della sindrome fibromialgica, solo parte dei Paesi europei ha fatto propria questa impostazione. E tra questi l’Italia non c’è. Il Parlamento europeo ha invece approvato nel 2008 una dichiarazione che, partendo dalla considerazione che la fibromialgia non risulta ancora inserita nel Registro ufficiale delle malattie nell’Unione europea e che coloro che ne sono affetti effettuano più visite generiche e specialistiche, ottengono un maggior numero di certificati di malattia e ricorrono più spesso ai servizi di degenza, rappresentando così un notevole onere economico per l’Europa, invita la Commissione europea e il Consiglio a mettere a punto una strategia comunitaria per la fibromialgia in modo da riconoscere questa sindrome come una malattia e a incoraggiare gli Stati membri a migliorare l’accesso alla diagnosi e ai trattamenti.

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Serve un sostegno trasversale

«La diagnosi e le caratteristiche cliniche sono state controverse, l’Organizzazione mondiale della sanità l’ha riconosciuta 20 anni fa, tuttavia molte persone vengono ostacolate e danneggiate sia dal punto di vista clinico che lavorativo, venendo ingiustamente emarginate». Carè ha auspicato un grande sostegno trasversale, «posto che è un problema che non dovrebbe avere una connotazione politica. Noi siamo qui per cercare di colmare questo gap e di aiutare e sostenere le persone che ne soffrono».


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