Un tassello per costruire il domani del Paese
Il ministro dell’Istruzione: «La rete scolastica propone un ventaglio di opportunità e di indirizzi per incontrare le esigenze di tutti»
di Patrizio Bianchi
2' di lettura
Quello delle iscrizioni è un atto importante per la comunità scolastica. Un momento “vivo”, in cui i desideri e le ambizioni dei giovani e delle loro famiglie si incontrano con l’offerta formativa del nostro sistema di istruzione. La rete scolastica propone un ventaglio di opportunità e di indirizzi per incontrare le esigenze di tutti e, ogni anno, sulla base delle preferenze espresse, si migliora, con l’obiettivo di garantire a ogni bambino e ragazzo il diritto allo studio. Perché la scuola è di tutti e per tutti. E non deve lasciare indietro nessuno. Dal 4 gennaio, quindi, studentesse e studenti, genitori, nel caso dei più piccoli, si troveranno a scegliere un istituto e con questo una strada verso il futuro. Ma anche una comunità, perché la scuola è il luogo in cui impariamo a tessere legami, ci scopriamo individui in relazione. Cittadini.
È per questo che come ministero ci siamo adoperati per fornire strumenti per compiere una scelta consapevole. Attraverso il portale “Scuola in chiaro”, chiunque potrà disporre di informazioni sulle scuole, sulle loro infrastrutture, sulle progettualità. Fare confronti tra istituti per trovare quello più adatto ai propri bisogni. Non mettiamo le scuole in vetrina, bensì le apriamo. Oltre al sito dedicato, abbiamo pensato a una campagna di comunicazione apposita, per guidare nelle varie fasi della procedura, che sarà online per tutte le classi prime della Scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado statale, ma anche per i percorsi regionali di istruzione e formazione professionale che, su base volontaria, aderiscono alla procedura telematica.
Saremo al fianco nel momento della domanda, guideremo passo dopo passo per far sì che tutto proceda senza intoppi. Ma, questione che reputo fondamentale, non faremo mancare il nostro appoggio nella scelta. È una fase molto delicata. Ricca di occasioni e opportunità, se fatta in maniera responsabile e informata. L’orientamento è determinante. Costituisce la base di ogni singola decisione fondata. Ma è lo strumento di cui il Paese dispone per mettere a frutto i talenti e le intelligenze delle nuove generazioni. Il capitale umano dal quale dipende il futuro di sviluppo della nostra società.
Il Pnrr non a caso prevede tra le sei riforme per l’Istruzione, settore al quale sono destinati 17,59 miliardi di euro, quella dell’orientamento. È cruciale, perché permette di far dialogare mondi, di comprendere quali possibilità esistono e quali mancano ancora e vanno strutturate. Consente di modellare e rimodulare il sistema di istruzione che non è statico ma pulsante, vive in società in continuo mutamento e per i giovani che dovranno affrontare sfide inedite e ai quali dobbiamo fornire competenze e conoscenze trasversali e adeguate. Per questo, l’orientamento non deve essere puntuale, ma un accompagnamento continuo.
Le iscrizioni all’anno scolastico 2022/2023 – un anno in cui, con le risorse e le misure del Pnrr, costruiamo la nuova scuola di cui tutti abbiamo bisogno – sono più che un passaggio necessario, un rito simbolico, una questione personale. Sono un tassello nella creazione del domani del nostro Paese, che passa necessariamente da bambine e bambini, da ragazze e ragazzi.
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