Torino

Un Topolino made in China per il “Museo del Pop-Up”

Tra le novità del Musli quattro esposizioni temporanee, un Centro studi permanente e un convegno internazionale dal 16 al 19 febbraio sui libri animati

di Stefano Biolchini

2' di lettura

Il gioioso Mickey Mouse con scettro che cavalca un dragone in compagnia di Minnie e Paperino è solo uno fra i pop-up d’eccezione, rigorosamente made in China, ospitati dalla collezione di Palazzo Barolo, che complice la collaborazione con Massimo Missiroli, nel nuovo allestimento si apre allo sconfinato e sconosciuto mondo dei libri animati dell’impero celeste con ben 20 libri capolavoro.

E ancora, il meglio della contemporaneità con dieci fra migliori pop-up designer italiani di fama internazionale che con i loro “animati” fanno da contraltare ai libri storici, e alle creazioni video della Scuola di sperimentazione cinematografica e a quelle del Liceo Artistico Passoni di Torino; poi i pop-up didattici per insegnare ai più piccoli come lavarsi bene le mani per combattere la diffusione del Coronavirus. Sono queste solo alcune fra le novità che anche grazie a un nuovo spazio espositivo sono ospitate dal Museo della Scuola del Libro per l'Infanzia di Palazzo Barolo a Torino che, dopo il fermo da emergenza Covid, riapre i battenti nel segno di quattro esposizioni temporanee, un Centro studi permanente e un convegno internazionale. Iniziative tutte sostenute dalla Fondazione Tancredi di Barolo e da Sapienza Università di Roma proprio nell’ambito del Progetto Pop-App.

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L'incanto dei Pop-up al Musli di Torino

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Conferenza internazionale

Dal 16 al 19 febbraio si svolgerà in modalità online una International Conference, “POP-APP. International Conference on description, conservation and use of movable books”, cui parteciperanno i massimi esperti mondiali del libro animato. Trenta i relatori italiani e stranieri: esponenti del mondo accademico, fra cui le statunitensi Suzanne Karr Schmidt, della Newberry Library di Chicago, e Jacqueline Reid-Walsh, della Pennsylvania State University, considerate tra i massimi esperti mondiali per quanto riguarda rispettivamente il libro animato antico e quello moderno; specialisti del settore del restauro librario; rappresentanti di istituzioni come Iccu (Istituto Centrale per il Catalogo Unico), Icpal (Istituto Centrale per la Patologia degli Archivi e del Libro) e Centro Restauro “La Venaria Reale”.

Centro studi permanente sul libro animato

Pompeo Vagliani, che con Gianfranco Crupi dell'Università La Sapienza, dirige il Centro studi permanente sul libro animato – al telefono ci descrive con sapiente dovizia di particolari “l’aggancio con l’attualità e lo sguardo sui mirabilia cinesi, che sono solo alcune fra le novità di quest’anno” all’interno di quella che è la più importante collezione di libri animati a disposizione del pubblico presente in Italia, con oltre mille esemplari tra Otto e Novecento.

Il “Progetto Pop-App” lanciato nel 2019 evidenzia non solo le potenzialità artistiche, creative ed educative dei libri animati, ma ne sottolinea i legami con le tecnologie e le applicazioni digitali del giorno d'oggi.


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