Un tuffo nel blu: idee tailor-made nei più bei mari del mondo
Atolli privati in Belize, ville ad accesso limitato nell'arcipelago di Zanzibar, boutique-resort in Grecia e case pieds-dans-l'eau in Sardegna.
di Caterina Maconi
5' di lettura
Diecimila anni. La barriera corallina del Belize celebra in queste settimane il sorprendente anniversario, un traguardo a cui è arrivata ricostruendo e proteggendo il suo incanto originario. È la seconda al mondo, si estende per 300 chilometri, è nota per la sua dolina-voragine, il Great Blue Hole, e dal 1996 fa parte del patrimonio mondiale dell'Unesco. Nel 2018, dopo quasi dieci anni, è stata tolta dall'elenco dei siti in via di estinzione delle Nazioni Unite, grazie allo sforzo di ong e associazioni per arginare gli effetti del cambiamento climatico e dell'inquinamento. Risultato: questo piccolo Paese nel Mar dei Caraibi è un santuario della fauna selvatica e attrae migliaia di visitatori, che quest'anno si uniranno ai festeggiamenti. Per scoprire la barriera l'approdo ideale è Royal Belize, parte di Muy'Ono resort, un puntino di tre ettari nel blu dell'oceano a uso esclusivo di massimo 16 ospiti (da 6.200 euro a notte per 10 persone). Può contare su 5 suite dislocate in tre ville sull'isola, una villa centrale e una palapa per ritrovarsi a cena, mentre lo staff è in rapporto uno a uno. Le estremità dell'atollo si raggiungono attraversando ponti di legno sospesi e la lista delle attività marine quotidiane è praticamente infinita (diving, snorkeling, catamarano). Destinazione ideale per una vacanza, l'isola ha tutte le caratteristiche per accogliere anche un corporate retreat.
Da anni è soprattutto il riscaldamento globale a tenere alta l'attenzione sulla barriera corallina e sui rischi che corre. L'ultimo report di Global Coral Reef Monitoring Network stima che dal 2009 al 2018 sia stato perso il 14 per cento dei coralli a causa delle elevate temperature e le alghe – che si moltiplicano durante i periodi critici nelle zone limitrofe – siano aumentate del 20 per cento. Le azioni per salvaguardarla coinvolgono anche le comunità e i servizi locali. Tra le strade percorse, quella che ha intrapreso il governo australiano, che ha messo sul piatto 92,7 milioni di dollari nei prossimi otto anni per azioni che aiutino la Grande barriera corallina – la prima al mondo – ad adattarsi al cambiamento climatico. Oppure quella che seguono startup, associazioni no profit ma anche hotel, in particolar modo nel segmento del lusso, impegnati in prima fila con progetti di coltivazione di coralli.
Mnemba è un'isola al largo di Zanzibar, data in concessione a Bill Gates, un fazzoletto nel mare color smeraldo. Unico modo per avvicinarla è un resort della catena &Beyond, già garanzia di alti standard di sostenibilità, per 24 ospiti alla volta. La barriera è proprio davanti alle sue spiagge, a portata di snorkeling quotidiano. Da qualche mese collabora con la ong Oceans Without Borders in un programma legato alla conservazione marina che prevede una piantagione di coralli: sui fondali sta nascendo un giardino i cui “fiori” verranno innestati, una volta sbocciati, nelle parti morte della vicina barriera. Gli ospiti del resort sono coinvolti nella narrativa di queste attività – a cui possono contribuire con donazioni – e di molte altre iniziative per preservare l'ecosistema. La struttura è talmente integrata nel paesaggio da mimetizzarsi completamente: vista dall'alto l'isola sembra vergine, solo esplorandola si noteranno le 12 “bandas” fronte mare (da 1.250 euro per persona a notte). Il tempo trascorre tra un'immersione e una gita su un dhow, imbarcazione tipica araba, usata anche per la pesca.
Sosteneva l'oceanografo francese Jacques-Yves Cousteau che “ci si deve semplicemente tuffare sotto la superficie e si è liberi”. Sensazione incondizionata se il tuffo è nell'assoluto azzurro policromo delle Fiji. Si chiama Como Laucala Island, un'isola privata circondata da 200 chilometri di barriera corallina, la terza al mondo. Il resort – parte del gruppo Como da fine 2021 – dispone di 25 residenze (da 5.300 euro per notte, ognuna con maggiordomo privato), lungo un percorso pedonale di 22 chilometri che si snoda sul perimetro dell'isola. Sbucano tra la vegetazione a picco sul mare, sulla spiaggia o affacciate sulla laguna, e tutte riflettono l'anima del luogo: tetti di paglia con foglie di palma da sago, legno di dogo, steli di felce, intrecci di buccia di cocco. Intorno solo foreste, alberi da frutto, centinaia di farfalle e specie di uccelli. Immersa tra i fiori tropicali anche la Como Shambhala, la spa dove i trattamenti utilizzano i sassi di fiume dell'isola, i cristalli e i minerali del ricco suolo vulcanico.
Cambio di paesaggio, cambio di azzurro. Questa volta è il mare della Grecia dove, pochi giorni fa, il ministro della Cultura ha dichiarato accessibili per le immersioni undici relitti storici – quasi tutti sui fondali delle Cicladi –, allungando la lista dei siti archeologici marini raggiungibili dagli appassionati. Quest'estate, nell'arcipelago, le isole-luce che ospitano due importanti novità sono Mykonos e Santorini. Nella prima, ha appena aperto Cali Mykonos, boutique luxury resort con 40 suite e ville (suite da 1.350 euro per notte), ciascuna con piscina privata e terrazza: incastonate nella roccia, scivolano dall'alto a picco verso il mare, seguendo il profilo della collina. A Santorini è fresco di inaugurazione un Nobu Hotel (suite da 1.350 euro per notte) con vista sulla caldera più narrata al mondo. Qui il nero della roccia dialoga con il décor minimalista giapponese che contraddistingue le camere, in un continuum tra paesaggio e arredi.
Se è la pace è la priorità delle vacanze, l'ideale è una casa tutta per sé. Da pochi mesi è attivo il servizio Mandarin Oriental Exclusive Homes. La catena alberghiera, in collaborazione con StayOne, portale dedicato al rental di case di lusso, ha selezionato otto ville-gioiello da vivere in assoluta privacy, ma con i vantaggi di un hotel a cinque stelle: sono infatti disponibili uno chef resident (e guest chef stellati su richiesta) e un concierge h24. Conditio sine qua non di tutte le location è la vista. Una su tutte: quella che si gode dal living di La Maison vue de Saint Jean (da 5.145 euro per notte), a Èze: finestre a tutt'altezza affacciate sull'infinity pool e, dietro, il mare. Anche qui solo la macchia mediterranea dà le coordinate geografiche del luogo, è la penisola di Cap Ferrat. Minimum stay estivo: due settimane, il tempo indispensabile per apprezzare il ritmo della vacanza.
Altra isola, altra novità 2022: Villa Volpe in Sardegna, di Italy Sotheby's International Realty. Un piccolo regno pieds dans l'eau con molo privato, 6 camere da letto, personale dedicato, un giardino con piscina, patii ombrosi e il mare a pochi metri. Ma il capolavoro è all'interno: una parete dipinta da Renato Guttuso, che rappresenta la veduta sui tetti di un borgo marino. Il pittore siciliano era un habitué della casa, appartenuta all'amata Marta Marzotto. Quando lei si decise a cederla, lo fece a patto che gli affreschi fossero preservati. Dalla spiaggia bianca privata, poco distante da Porto Rotondo, si vedono sfilare le più belle barche del mondo. Tra qualche anno potrebbe esserci anche Oneiric, il catamarano elettrico Rossinavi di 44 metri, progettato da Zaha Hadid Architects. Il concept è stato presentato allo scorso Fuorisalone e si ispira al fitoplancton, per la capacità dello yacht di convertire la luce solare in energia, nello stesso modo in cui fa questo piccolo organismo, che da solo provvede a più della metà della produzione di ossigeno annuale della terra. La particolarità dell'imbarcazione sono i tre livelli di pannelli solari che la rendono elettrica e green, e il monitoraggio delle emissioni tramite la realtà aumentata. Potrà ospitare fino a dieci persone in una navigazione nel design e nel mare, soprattutto dalla master bedroom, con vista a 180 gradi sul paesaggio.
Per chi, non pago di tutto questo blu, guarda oltre l'estate, a dicembre apre Cap Karoso sull'isola di Sumba, in Indonesia (camere da 200 euro a notte). Il dispiegarsi della natura primordiale suggerisce un nuovo inizio: è giusto celebrare qui l'anno che verrà.
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