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Un weekend dedicato al benessere in Val di Fiemme

Tra il 16 e il 18 settembre arriva anche nei boschi della valle alpina la serie di eventi che coinvolge tutto il mondo: fra trekking, mindfulness e arte, ecco gli appuntamenti da non perdere

di Mariateresa Montaruli

(photo: Gaia Panozzo)

4' di lettura

Un saluto rituale all'autunno di portata planetaria. Tra il 16 e il 18 settembre si svolge in 4mila sedi, 900 città e 140 Paesi, il World Wellness Weekend, l'evento ideato dal formatore e consulente in materia di benessere Jean-Guy de Gabriac, imperniato sui cinque cardini di “riposo e creatività, nutrizione, movimento e vitalità, mindfulness e serenità, motivazione e solidarietà”. Con inizio all'alba nelle isole Fiji e termine al tramonto di domenica 18 settembre alle Hawaii, il World Wellness Weekend precede così, alla sua sesta edizione, l'Equinozio d'autunno, l'entrata nella stagione il cui mantra è: “possa la mia mente diventare leggera come una foglia”.

La valle verde del benessere

In Italia, oltre a sedi sparse tra Sicilia, Lombardia, Piemonte e Sardegna, è la trentina Val di Fiemme a distinguersi per essere, per il secondo anno, l'unica valle interamente e felicemente travolta dal Wellness Weekend portato qui, tra il Parco di Paneveggio Pale di San Martino e il Parco del Monte Corno, dall'azienda Starpool, coerente e filologico con lo spirito del luogo. Ampio solco che segue il corso del torrente Avisio, la Val di Fiemme è, nonostante l'azione di sdradicamento di abeti secolari causata dalla tempesta Vaia (e dal successivo proliferare del bostrico che ha trovato terreno favorevole nel legno in decomposizione), un gigantesco polmone verde con quasi 60 milioni di alberi – 3000 procapite –, estesi fino ai 2300 metri di altitudine, capaci di catturare 2 milioni di tonnellate di CO2. Un patrimonio verde dotato di 300 chilometri di strade forestali, tra le più belle d'Italia, perfette per la bicicletta, gestito in alta quota, a partire dal Medioevo, dalla Magnifica Comunità di Fiemme.

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(photo: Mariateresa Montaruli)

Il Bosco di risonanza

Un posto buono anche per le fragole e per gli “abeti di risonanza”. Antonio Stradivari ci veniva spesso. Per la sua bottega liutaia di Cremona cercava abeti rossi con la fibra leggera e i canali linfatici regolari, qualità che li rendevano idonei al suono. Li trovava tra il Lago di Paneveggio e la Valmaggiore (anche eccellente covo di fragole e lamponi), dove la luce filtra a tratti tra altissimi fusti creando un tempio di ombre e improvvisi chiarori, in quello che porta adesso il nome di Bosco di risonanza. L'ingegnoso liutaio era alla ricerca di alberi che dovevano rispondere a un disegno preciso: avrebbero dovuto crescere non isolati, non al limitare del bosco, non esposti al troppo sole o troppo vento, tra i 1500 e i 1800 di altitudine. Pare se ne trovasse uno ogni 60 abeti. Dopo sei anni di stagionatura, se non risuonavano come ci si aspettava, finivano nei falò.

Pista ciclabile nella Val di Fiemme (photo: Mariateresa Montaruli)

Il programma del weekend

In questi boschi di eccezionale sacralità dove rovi, lamponi e caducifoglie, oltre alle azioni di riforestazione, stanno gradualmente colmando le aree di schianto degli abeti persi, si svolge per il secondo anno, con attività all'insegna del benessere outdoor, il World Wellness Weekend che vedrà ospite attivo il fondatore della formula, il belga Jean-Guy de Gabriac. Dà avvio al fine settimana, a Cavalese, il Dolomites Wellbeing Summit 2020, la convention sul tema delle Dis:Connections promossa dalle aziende del Wellbeing District della valle alpina: la Starpool di Ziano di Fiemme, leader nella progettazione di Spa, bagni e soluzioni wellness; La Sportiva, sempre a Ziano, marchio leader nella fabbricazione di scarpe e abbigliamento outdoor; il Pastificio Felicetti che a Predazzo impasta con acqua di sorgente e la Fiemme Tremila, sempre a Predazzo, che produce pavimenti e arredi in legno secondo criteri di biocompatibilità. A seguire, l'escursione “Tramonto dolomitico” condurrà nel rifugio dove si svolge una danza di ringraziamento al sole.

Fiemme Namasté (photo: Gaia Panozzo)

Sabato 17 settembre, nei boschi di Cavalese, il paese dove si trova il bel palazzo rinascimentale della Magnifica Comunità (con un'interessante pinacoteca), si svolgerà “La Foresta Aumentata”, una passeggiata di riconnessione con i cinque sensi. La giornata del 18 settembre prenderà avvio alle 5.45 con una breve passeggiata alla volta della vetta dolomitica del Corno Bianco in attesa dell'alba, salutata dal suono del corno. A mezzogiorno, sull'Altopiano di Lavazé, l'appuntamento, nel calendario dei Suoni delle Dolomiti, è con un omaggio a Chick Corea ad opera del quartetto di Andrea Dulbecco con Alessandro Bianchini, Marco Micheli e Nicola Angelucci e il loro inusuale strumento marimba. A completare il weekend ci sarà il Fiemme Namasté, il festival dello yoga che si svolge lungo il Biolago di Predazzo: yoga e musica, cerimonia del cacao, vinyasa e acroyoga sulle sponde di un bacino d'acqua purificato con le piante.

L’Osservatorio Astronomico di Tesero

Il dopo festival

Chi si ferma, non ha di che pentirsi. Ci sono 14 itinerari mappati e tabellati per la sola mtb in Val di Fiemme, indicati con i colori delle piste da sci: azzurro, rosso e nero, secondo la difficoltà tecnica e il dislivello. Piacevolissimo è anche pedalare sulle forestali, strade bianche particolarmente larghe e curate perché funzionali alla gestione del bosco. Tra le più panoramiche, la strada sterrata a mezza costa tra Varena e Spianez, fuori Cavalese, in primavera immersa in prati fioriti. Altra sosta possibile è l'Osservatorio Astronomico di Tesero, del 2015, con un planetario e una cupola con telescopio in grado di lavorare anche quando il cielo è coperto. La valle vanta anche uno dei musei open air più alti al mondo, il Respirart, con 3 chilometri di installazioni d'arte in natura nella località di Pampeago, da raggiungere con la seggiovia Tresca trasformata in “seminovia”, impianto da cui i bambini possono lanciare a terra semi di flora alpina.

Durante il World Wellness Weekend, a Respirart si potranno scoprire le opere realizzate a fine luglio, firmate da Sergio Camin, Jano Sicura, Alessandra bruno e dal collettivo di artisti Zest. Unico è anche in Val di Fiemme il “Bosco dei silenzi diversi” creato da Sergio Camin nelle foreste di larici sopra l'abitato di Daiano, inserito nelle sedi del Museo d'Arte Contemporanea di Cavalese. Lungo 5 chilometri, il percorso ha dieci punti d'ascolto segnalati. Posti buoni per fermarsi a cercare, come suggeriva Antonio Stradivari, gli alberi su cui cantano gli usignoli.

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