ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùRapporto qualità della vita

Un weekend di relax nelle città al vertice del buon vivere

Bologna, Bolzano, Firenze, Siena, Trento: indirizzi segreti, ospitalità d'autore, shopping. Idee per una gita fuori porta alla scoperta delle vincitrici dell'indagine del Sole24Ore.

di Alexis Paparo

Una veduta dall'alto di Bologna.

6' di lettura

Bologna, poi Bolzano medaglia d'argento e Firenze a completare il podio. A seguire, Siena e Trento, in quarta e quinta posizione su 107. Perché non partire dalle città e province in cui si vive meglio in Italia, secondo lo storico rapporto del Sole 24 Ore Qualità della Vita giunto alla sua 33esima edizione ed elaborato con 90 indicatori, per programmare qualche giorno di relax e buon vivere nel 2023? Da declinare come cultura del bello, riscoperta di eccellenze artigianali e gastronomiche, scelta di soluzioni hospitality capaci di rigenerare e avere un impatto positivo sul territorio. Ma qual è la formula dietro alle prime cinque posizioni della classifica? «Il segreto di Bologna è la certezza di un alto livello di benessere sociale e culturale, garantito da una città piccola se misurata sui suoi 400mila abitanti ma aperta al mondo perché crocevia internazionale», ha spiegato il suo sindaco Matteo Lepore nell'approfondimento di Ilaria Vesentini. Bolzano e Trento, habitué della top dieci, rinsaldano la leadership nella Qualità della vita del Trentino Alto Adige e ancorandosi entro le prime dieci posizioni per “ricchezza e consumi”, “ambiente e servizi”. Bolzano è medaglia d'oro per tasso d'occupazione, Trento per indice di sportività. La staffetta Firenze-Siena certifica la Toscana come cluster di buon vivere, con Pisa a chiudere la classifica delle migliori dieci. A premiarle sono soprattutto i piazzamenti nelle categorie «cultura e tempo libero», dove vince Firenze e Siena è quarta; «ambiente e servizi», dove vince Pisa, Siena è seconda e Firenze è sesta. Per ognuna di queste abbiamo voluto individuare una serie di indirizzi e un tema forte che le contraddistingue, intorno al quale costruire il proprio itinerario.

Shopping di ricerca a Bologna 

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Capi e accessori di ricerca, capaci di irradiare personalità, sia che si tratti di nuovo sia che si guardi verso il vintage. Bologna è un'ottima meta shopping, che sa regalare il suo meglio se si programmano gli appuntamenti in atelier e negozi. Come per Guifriday in via Borgonuovo 18/d, il salotto-lab in cui Fabio Giuffrida accoglie i clienti per realizzare un cappello in feltro su misura e a misura della personalità di chi lo indosserà. Anche da Maison Laviniaturra è consigliabile una visita su appuntamento: si tratta di una sartoria contemporanea alla seconda generazione e di uno spazio d'arte dove concedersi un capo progettato e realizzato ad hoc. Vale una visita il concept store di ODP Officina del Poggio, il brand di borse e accessori della designer Allison Hoeltzel Savini, realizzati secondo altissimi criteri di riuso, eticità delle materie prime, minimizzazione degli sprechi e tutela del territorio e delle sue professionalità. Negli anni si sono susseguite partnership con Rinascente, Gooders, Moda Operandi, La DoubleJ, Rubelli. Lo spazio, nascosto all'interno di un palazzo ottocentesco in via del Cane 8, a pochi passi da Piazza Maggiore, è aperto su appuntamento, e ospita periodicamente brand affini. Il prossimo? Lil'Milan, il 20 e 21 gennaio.

L'arte del tempo libero, a Bolzano

Le vigne sopra Bolzano (©IDM Sudtirol-Alto Adige Clemens Zahn).

L' Adler Lodge Ritten è un eco-rifugio a pochi chilometri da Bolzano, immerso nell'Altipiano del Ritten. Il punto di partenza per rigenerarsi può essere la sua spa, un corpo unico separato dal corpo centrale della struttura, circondato da pini e abeti, in cui sperimentare due nuovi rituali per il corpo: Forest Lodge, un bagno con essenze di bosco energizzanti seguito da un massaggio personalizzato, e Bioenergy Detox, in cui medicina cinese e tecniche di massaggio contemporanee si fondono per riattivare il microcircolo e ossigenare i tessuti. Usciti dalla spa, a poca distanza ci si può immergere nella pluricentenaria tradizione vinicola alto-atesina, visitando cantine-spettacolo in cui degustare le varietà autoctone: Gewürztraminer, S. Maddalena e Lagrein. Dallo Skywine Pavillion, circondato da sette ettari di vigne della tenuta Loacker e dalla vista su Bolzano; dalla cantina Tramin, nata nel 1898 ma ospitata in un edificio improntato ai criteri della sostenibilità e del design, in una struttura firmata dall'architetto Werner Tscholl che ricorda la trama delle foglie di vite. Oppure dalla Cantina Bolzano, che ha innovato sia dal punto di vista architettonico sia per quel che riguarda i processi di vinificazione. Avviata nel 1908 come cooperativa da 30 viticoltori, oggi ne conta 224.

Ospitalità di valore a Siena 

Una veduta di piazza del Campo a Siena.

Tre indirizzi storici, molto diversi, per godersi un soggiorno in città. Partiamo dal centro storico. Il Grand Hotel Continental Siena , ospitato nel cinquecentesco Palazzo Gori Pannilini, nella contrada del Drago, viene trasformato in albergo ai primi del Novecento ed è stato molto amato dai reali, fra cui Margherita di Savoia, che qui soggiornò più volte. La suite da scegliere è la Panoramic, con quattro finestre che vanno a comporre una vista circolare sulla città e sui colli circostanti, e arredata con pezzi antichi, tessuti d'epoca, affreschi e marmi policromi. San Lorenzo a Linari nella collezione I Palazzi Hotels , è un antico monastero del 1200 convertito in residenza gentilizia nel Rinascimento: immerso nella campagna senese, è a pochi minuti di auto da Siena. Fra Firenze e Siena, vale un deviazione sul percorso Borgo Santo Pietro . Un tempo rifugio curativo per i pellegrini medioevali, oggi è un relais immerso in una tenuta da 12° ettari che ha saputo mantenere anzi alimentare la sua connessione con il territorio, grazie al complesso termale indoor e alla filosofia di alimentazione “dalla terra al piatto”. Da non perdere un pranzo nella Trattoria dell'Albero, sviluppata attorno ad una maestosa quercia ed affacciata sui campi e sulle foreste della Valle Serena. Qui è nato Seed to Skin, il marchio di prodotti cosmetici nato dalla visione della proprietaria e direttrice creativa di Borgo Santo Pietro Jeanette Thottrup e la farmacista e cosmetologa Anna Buonocore, prodotti con latte di pecora, usato fin dall'antichità per il suo contenuto ricco e nutriente di vitamine e minerali, miele grezzo, usato da millenni per le sue proprietà intensamente idratanti, lenitive e curative, acqua termale ed erbe biologiche (la stagione 2023 riparte dal 23 aprile).

Sulle tracce della Firenze segreta

Una veduta di Firenze.

In una delle città più amate e conosciute al mondo, ci sono ancora luoghi fuori dalle rotte più battute in cui scoprire un volto insolito della città? Uno di questi è la casa-museo Stibbert , che vale appieno una deviazione dal centro storico. Realizzata nell’Ottocento dal suo proprietario, Frederick Stibbert, raccoglie tutte le eccezionali collezioni che ha lasciato alla sua morte alla città. Di grande impatto la sala della Cavalcata, dove sono schierati a grandezza naturale cavalieri europei e ottomani. Poi, passando di sala in sala, s'incontrano via via armi antiche di varie culture, gioielli, arazzi e oggetti d'arte e di vita quotidiana della civiltà europea, islamica ed estremo orientale, in particolare giapponese. Da qualche tempo è tornata a casa dopo un attento restauro anche La «Gioconda Stibbert», considerata tra le più antiche e pregevoli sia da un punto di vista stilistico, sia per la fedeltà con l'originale. Lo stesso gusto eclettico caratterizza il parco che circonda la villa, dove emergono padiglioni, statue, false rovine e un piccolo tempio egizio. Chi è in cerca di un giardino meno frequentato di Boboli può scegliere le Serre Torrigiani , immerse in un parco privato con giardini all'italiana dove passeggiare fra alberi centenari, pergole, statue e l'installazione ambientale di Matteo Baroni “Opera Viva”. Ma anche godersi un drink, cenare, ascoltare musica dal vivo nel bistrot del complesso.

Alta cucina territoriale, a Trento 

Sono otto le stelle conquistate da Trento e provincia nella Guida Michelin 2022, riconoscimento di una cultura enogastronomica di valorizzazione del territorio e delle sue sfaccettature. Fra conferme - fra cui la stella della Locanda Margon - e novità - come la stella Verde di El Molin di Cavalese , riconoscimento che premia i ristoranti all’avanguardia nella riduzione dell'impatto ambientale della propria attività – un'avventura: quella dello chef Alfio Ghezzi, che ha confermato la stella per il suo ristorante di Rovereto e ha deciso di scommettere sulla ristorazione d'altura con InAlto , rifugio al confine fra Veneto e Trentino, a 2.515 metri. Rimaniamo in quota, spostandoci in Val di Sole : l'evento della stagione invernale è il Paradice Music, la kermesse dove si suona con strumenti di ghiaccio in un grande teatro-igloo a 2600 metri. Fino al 25 marzo, ogni giovedì e sabato pomeriggio, le distese di neve del Ghiacciaio Presena risuoneranno di sonorità rock, classiche, pop, swing, folk. A completare l'esperienza, una cena stellata a picco sull'Adamello Ski, a 2.585 metri ( qui tutte le informazioni ).

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