Una collaboratrice “scontenta” spara nella sede di YouTube, quattro feriti
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Terrore ieri nella sede di Youtube a San Bruno (California). Una donna ha aperto il fuoco ferendo 4 persone e si è poi suicidata. Il panico è scattato nel primo pomeriggio di ieri (ora locale), dopo che diversi dipendenti dell'azienda nel grande campus californiano che ospita oltre 1.100 persone - fino a 1.700
secondo alcune fonti - hanno contattato i numeri di emergenza per segnalare spari. Immediato l'intervento della polizia, che ha evacuato e perquisito la struttura.
La donna che ha aperto il fuoco “odiava” la società perché aveva smesso di pagarla per i video che pubblicava sulla piattaforma. Potrebbe essere questo il movente che ha spinto la donna, di cui sono state diffuse le generalità: Nasim Aghdam, 39 anni. È quanto riferito dal padre. Ismail Aghdam ha spiegato
che la figlia era sparita lunedì e non rispondeva al telefono da due giorni.
I feriti da colpi di arma da fuoco sono tre e uno di loro, un uomo di 36 anni, è in condizioni critiche. Una quarta persona è stata ricoverata in ospedale con una caviglia slogata. Google, casa madre di Youtube, collabora con le indagini.
Vadim Lavrusik, un product manager di YouTube, ha scritto su Twitter che lui e i suoi colleghi si sono inizialmente barricati all'interno di una stanza, per poi uscire in strada a pericolo scampato. Nella sede lavorano complessivamente circa 1.700 persone.
La polizia locale ha anche invitato i cittadini a tenersi lontani dalla zona.
San Bruno è una cittadina a 11 miglia a sud del centro di San Francisco, adiacente
all'aeroporto internazionaledella città. La città è la sede di YouTube da oltre un decennio. In via non ufficiale segna l'inizio della Silicon Valley.
Un impiegato di Google in un complesso vicino all'ufficio di YouTube ha detto che diverse sirene della polizia sono state sentite in tutto l'ufficio. I video e le foto pubblicati su Snapchat hanno mostrato agenti di polizia negli uffici della società. Alcune persone sono state viste evacuare gli uffici in fila con le mani alzate, altri invece si sono barricati all'interno della sede.
Google, che è proprietaria di Youtube, ha fatto sapere di avere da subito avviato le attività di cooperazione necessarie con le forze dell'ordine. A monitorare l’episodio, accaduto circa 24 chilometri a sud di San Francisco, nel cuore dell’“America Tech”, da subito anche la Casa Bianca e il presidente Donald Trump immediatamente informato e aggiornato. Resta alta la tensione con il dibattito rovente a Washington sulla violenza causata dalle armi da fuoco. (f.s.)
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