Una notte in rifugio per vivere la montagna slow di fine stagione

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Una notte in rifugio per vivere la montagna slow di fine stagione

di Lucilla Incorvati

Non è detto che si debba essere esperti alpinisti oppure super sportivi per vivere in questa stagione l'esperienza di una notte in rifugio, dopo una giornata all'aria aperta. Di certo le albe e i tramonti che si possono godere affacciandosi alle finestre di un rifugio, piccolo o grande che sia, nuovo o spartano, ripagano dalla fatica fatta per salire. Spesso sono oasi di comodità in mezzo all’incantevole natura incontaminata dell’alta montagna, lontano dal traffico e dal movimento dei paesi. Marzo, mese che saluta l'inverno e accoglie il primo sole di primavera, con giornate più lunghe e temperature più miti, è ideale per le attività libere e lente come lo sci alpinismo e l'escursionismo. Ed è anche il mese migliore per l’osservazione del cielo notturno: luna, costellazioni e alcuni pianeti saranno ben visibili. Un invito naturale alle ciaspolate al buio. Facendo tappa in un rifugio, si può percorrere l'itinerario più desiderato a seconda del tempo a disposizione, dell’allenamento e della durata del soggiorno, compiendo singole escursioni giornaliere, appunto sugli sci, con le ciaspole oppure semplicemente a piedi. Ma ci si può anche concedere il lusso della semplice vista su paesaggi unici, magari in compagnia del buon cibo. Ecco alcuni rifugi da mettere nella vostra top list.

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