L’iniziativa

Una piattaforma digitale per crescere a misura di Esg

di Chiara Bussi

(VideoFlow - stock.adobe.com)

3' di lettura

Segni particolari: un forte impegno nella transizione ecologica e una spinta verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile. È il filo rosso che lega le oltre 3.400 imprese - presenti in 75 Paesi e attive in 60 settori - che hanno aderito a Open-Es: un’alleanza avviata da Eni all’inizio del 2021 in collaborazione con Boston Consulting Group e Google Cloud a cui hanno aderito vari attori nazionali e internazionali come Accenture, WeBuild, Snam, Baker Hughes, Rina, Saipem, Kpmg e Illimity Bank.

Il risultato è una piattaforma «digitale e collaborativa» che punta a coinvolgere le imprese lungo tutta la catena del valore (fornitori e clienti) per uno sviluppo sostenibile e una crescita sulle performance Esg, divenute ormai imprescindibili.

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Come funziona

Dopo la registrazione al sito www. openes.io tutte le imprese, dalle Pmi a quelle di più grandi dimensioni, possono intraprendere un percorso guidato basato sui quattro pilastri delle Stakeholder Capilalism Metrics del World Economic Forum (pianeta, persone, prosperità e principi di governance). Chi entra a far parte della community può misurare le proprie performance di sostenibilità e ottenere un profilo Esg, condividere i propri dati e le informazioni di sostenibilità con clienti e altri stakeholder senza doverli replicare ogni volta, accedere a benchmark di settore per confrontarsi con realtà simili e individuare le azioni prioritarie da attuare per crescere e migliorare. Ma anche ottenere una prima versione del proprio Bilancio di sostenibilità, sempre più richiesto anche come elemento premiante nell’ambito del Pnrr. O collaborare con gli altri attori della filiera chiedendo e dando consigli, valorizzare le esperienze e le strategie di sostenibilità e condividere buone pratiche.

Effetto moltiplicatore

«Le imprese - spiega Rossano Francia, responsabile vendor management & development di Eni - devono comprendere che solo mettendo da parte le logiche individualistiche e ragionando in un’ottica di sistema possono imboccare la via della crescita in un momento chiave caratterizzato dalla transizione ecologica. Questo gioco di squadra porta benefici non solo alla singola azienda ma a tutta la filiera e rende più competitivo il sistema produttivo del nostro Paese innescando un circolo virtuoso per mettere in campo azioni di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Del resto il rispetto degli obiettivi di sviluppo sostenibile non è un semplice adempimento burocratico ma sarà sempre più una parte integrante del modello di business».

La piattaforma, precisa Stefano Fasani, head of procurement innovation di Eni, «è aperta a tutte le realtà che condividono questi valori. La pandemia ha accelerato questa tendenza dimostrando l’importanza dell’interconnessione delle imprese all’interno delle filiere. Il 70% delle aziende che hanno finora aderito a Open-Es è rappresentato da Pmi che spesso non hanno la formazione o i mezzi adeguati per imboccare la strada della sostenibilità». Tra le varie attività di supporto, sottolinea Fausto Torri, responsabile settore energia di Accenture Italia, «sono cruciali proprio quelle legate alla conoscenza e alla formazione». Il big della consulenza, che conta 674mila dipendenti, è entrato a far parte di Open-es quando la piattaforma ha mosso i primi passi e ne è diventato ufficialmente partner lo scorso dicembre. «Tra i nuovi servizi offerti alla community - dice - c’è l’area Hub di sviluppo che prevede corsi e moduli formativi per i dipendenti, per ampliare le competenze e migliorare i comportamenti sostenibili in azienda. Ma anche un supporto per un piano di azione che coniughi sostenibilità e business, oltre a prodotti e servizi per comunicare in modo efficace il proprio impegno». Un altro vantaggio potenziale, soprattutto per le imprese più piccole, «è la possibilità di condividere parte dei costi legati alla transizione energetica». In generale, aggiunge, le imprese italiane, «devono imparare a ragionare in un’ottica nuova, di ecosistema».

La spinta alla sostenibilità, fa notare, è uno dei tratti distintivi di Accenture. E cita, tra l’altro l’obiettivo di diventare zero carbon entro il 2025 e utilizzare energie completamente rinnovabili entro il 2023. «Tutti valori - conclude - che intendiamo condividere all’interno della piattaforma».

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