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Unicredit scatta dopo trimestre record e rialzo guidance

UniCredit ha chiuso il primo trimestre con uno «straordinario» utile netto di 2,1 miliardi, a fronte dei 274 milioni dello stesso periodo del 2022 e decisamente superiore agli 1,3 miliardi previsti dal consensus

di Paolo Paronetto

(AFP)

2' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - I conti trimestrali record e la revisione al rialzo della guidance sul 2023 spingono il titolo Unicredit a Piazza Affari. Le quotazioni della banca guidata dall'a.d. Andrea Orcel, dopo aver faticato ad aprire, mettono a segno la migliore prestazione sul FTSE MIB milanese. UniCredit ha chiuso il primo trimestre con uno «straordinario» utile netto di 2,1 miliardi, a fronte dei 274 milioni dello stesso periodo del 2022 e decisamente superiore agli 1,3 miliardi previsti dal consensus pubblicato sul sito dell'istituto. I ricavi sono aumentati del 18,3% annuo a 5,9 miliardi, con interessi netti a 3,3 miliardi (+43,6%) e commissioni a 2 miliardi (-2%).

I costi operativi si sono mantenuti a 2,3 miliardi (-0,6%), per un rapporto cost/income sceso sotto quota 40%, al 39,2%. La banca segnala la «straordinaria creazione di valore per gli azionisti anno su anno», con un utile per azione «pari a 1,06 in rialzo da 0,13, e valore contabile tangibile per azione di 28,46, in rialzo del 21,7%». Quanto alla solidità patrimoniale, il coefficiente Cet 1 è «tra i leader del settore al 16,05% al netto della distribuzione agli azionisti di 5,25 miliardi relativa al 2022 e del dividendo per cassa accantonato nel primo trimestre per 700 milioni».

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Sulla scia dei risultati, la banca ha alzato la guidance sul 2023, prevedendo un utile netto di «oltre 6,5 miliardi», contro il risultato in linea con il 2022 (5,2 miliardi) stimato in precedenza. Il target di distribuzione agli azionisti sale a «maggiore o uguale a 5,75 miliardi» dai precedenti 5,25 miliardi e «fissa una nuova base di riferimento per il 2023 e oltre». Il target di ricavi è stato aumentato a «oltre 20,3 miliardi» da «oltre 18,5», con margine di interesse a «oltre 12,6 miliardi» (da «oltre 11,3 miliardi»). Il Rote è atteso al 15% circa. Nel corso di una conference call con le agenzie di stampa Orcel ha spiegato che alle condizioni attuali c'è «molto più valore nel ricomprare le nostre azioni che nel fare qualunque M&A». I conti del primo trimestre sono «ampiamente superiori alle attese» secondo gli analisti di Equita, mentre Intermonte sottolinea i «risultati positivi soprattutto dal punto di vista della capacità della società di generare capitale». Gli esperti notano inoltre che al momento il consensus è inferiore del 20% alla nuova guidance sugli utili 2023.


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