Università, Bernini: «Il Politecnico delle Arti di Firenze è un progetto pilota»
La struttura nuovo sorgerà presto, grazie alla collaborazione fra le tre istituzioni di Alta formazione artistica, musicale e coreutica
di Redazione Scuola
3' di lettura
Al Teatro Niccolini di Firenze il 9 gennaio il Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini”, l'Accademia di Belle Arti di Firenze e Istituto superiore per le industrie artistiche (Isia) di Firenze per la prima volta congiuntamente, hanno dato formalmente inizio all'Anno Accademico 2022-2023. La cerimonia si è svolta alla presenza di Anna Maria Bernini, ministro dell'Università e della Ricerca, Dario Nardella, sindaco di Firenze, Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, e delle massime autorità cittadine. La lectio magistralis è stata tenuta dal filosofo Sergio Givone sul tema “Perché fare Arte?”, volta ad approfondire come l'arte non sia solo «intrattenimento e decorazione»” ma prima di tutto «cultura, strumento di conoscenza e patrimonio comune dell'umanità». Erika Pontini, capocronista de “La Nazione”, ha moderato l'evento. L'inaugurazione dell'Anno Accademico 2022-2023, che vede insieme le tre istituzioni Afam di Firenze, sottolinea l'importanza e il valore di una collaborazione ultradecennale che si concretizza nella realizzazione di un innovativo polo formativo, il Politecnico delle Arti e del Design di Firenze (Polifi), primo esempio di federazione nel settore dell'Alta formazione Artistica, Musicale e Coreutica, in Italia. Il processo di costituzione di un ateneo espressamente dedicato alle Arti, nel quale convergono diverse e forti identità, ha impegnato le tre istituzioni nel corso degli ultimi dieci anni e ha preso corpo nel corso del 2022, al fine di realizzare un'istituzione in grado di formare figure professionali nell'ambito dell'arte, della musica e del design in una città come Firenze che è indiscutibilmente, e storicamente, punto di riferimento per la cultura italiana e internazionale.
L’inaugurazione
L'inaugurazione dell'Anno Accademico 2022-2023 costituisce, di fatto, il primo atto pubblico del Politecnico delle Arti e del Design di Firenze e la presenza del ministro dell'Università e della Ricerca ne ha sottolineato l'innovazione a livello nazionale. Rosa Maria Di Giorgi, presidente del Conservatorio “Luigi Cherubini” e di Isia, Carlo Sisi, presidente dell'Accademia di Belle Arti, Giovanni Pucciarmati, direttore del Conservatorio, Francesco Fumelli, direttore di Isia, Claudio Rocca, direttore dell'Accademia di Belle Arti, hanno approfondito i molti aspetti inerenti la realizzazione del Politecnico delle Arti e del Design di Firenze, il ruolo che assumerà nell'alta formazione non solo a livello territoriale e nazionale, ma come punto di riferimento in ambito internazionale, delineando la propria missione istituzionale, basata sulla formazione e la ricerca artistica e scientifica.
Il progetto
Un progetto di alta formazione delinea nuovi scenari di eccellenza in settori strategici, incidendo anche sulla crescita e la competitività del Paese, cosi da rispondere al meglio alle mutevoli sfide di un dinamico mondo del lavoro nel quale diviene sempre più importante la pluralità di saperi e competenze, sia tradizionali che digitali, e formare le nuove professionalità da esso richieste.
Il Politecnico delle Arti e del Design di Firenze rappresenta una grande prospettiva per il futuro dei nostri giovani, una sfida ambiziosa per Firenze che posiziona ulteriormente se stessa in prima linea nell'ambito dell'alta formazione valorizzando la sua storica vocazione alle Arti e all'internazionalità, e una straordinaria opportunità per consolidare il lavoro comune intrapreso dalle tre istituzioni Afam, raggiungendo così l'obiettivo di una gestione condivisa sul piano della didattica, della ricerca e dell'amministrazione. Protagonisti dell'evento sono stati anche gli studenti e le studentesse del Conservatorio “Luigi Cherubini”, dell'Accademia di Belle Arti e di Isia. Infine, come consuetudine, l'Accademia di Belle Arti ha nominato i suoi Accademici d'onore, scegliendo – per il suo 239esimo anno accademico – di conferire il titolo onorifico agli artisti Grazia Toderi e Wang Yancheng, e al professor William John Thomas Mitchell, riconosciuto internazionalmente fra i fondatori dei visual cultural studies. I nomi degli Accademici d'onore sono proposti e scelti dal Consiglio Accademico dell'Accademia di Belle Arti fra personalità che si sono particolarmente distinte nel mondo dell'arte e della cultura a livello nazionale e internazionale..
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