Università, inaugurato a Pavia il più grande campus di Medicina della Lombardia
Struttura che può ospitare fino a 4.500 studenti, con 16 aule didattiche, 12 sale studio e 4 aule informatizzate. Un'ala è interamente destinata al a esercitazioni chirurgiche innovative
di Redazione Scuola
3' di lettura
È stato inaugurato questa mattina - 18 settembre - a Pavia il più grande campus universitario di medicina della Lombardia, in grado di ospitare fino a 4.500 studenti nei padiglioni dove fino a qualche anno fa avevano sede le cliniche mediche e chirurgiche dell'ospedale San Matteo che oggi sono state trasformate in nuovo polo didattico e scientifico, con l'obiettivo di integrare l'attività assistenziale e attività didattiche e scientifiche. Al taglio del nastro hanno partecipato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il ministro dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, il sindaco di Pavia Fabrizio Fracassi, il presidente della Fondazione Irccs Policlinico San Matteo Alessandro Venturi, il rettore dell'Università di Pavia Francesco Svelto e gli assessori regionali Elena Lucchini (Famiglia, solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità) e Alessandro Fermi (Università, ricerca e innovazione).
Il campus
Il campus, situato in una zona strategica della città, nel cuore del Policlinico San Matteo, vicino agli istituti Mondino, Cnao e Maugeri, in connessione con tutti i dipartimenti dell'università, conta 16 aule didattiche (da 36 a 240 posti, per un totale di 2.100 posti), dodici sale studio (260 posti complessivi sui due piani) e quattro aule informatizzate. Al piano terra si trova la biblioteca da 200.000 volumi e un'ala è interamente destinata al centro di didattica simulata per esercitazioni chirurgiche innovative. Si tratta di due ambienti attrezzati come vere e proprie sale operatorie, ciascuna con la propria cabina di regia e un locale con postazioni per simulare operazioni.
Gli iscritti
Nell'ultimo anno accademico gli iscritti ai corsi dell'università di Pavia di Medicina e chirurgia, su tutti i sei anni di studio, sono stati complessivamente 2.326: 1.580 al corso “Golgi” in lingua italiana e 746 al corso “Harvey” interamente in lingua inglese. I posti per le nuove matricole per l'anno accademico 2023/2024 sono cresciuti a quota 388 nel primo caso e 103 nel secondo. «In Lombardia - ha detto Fontana - abbiamo il capitale umano migliore del mondo e dobbiamo fare in modo di conservarlo e di trattenerlo sul territorio. Per fare tutto questo abbiamo bisogno di grandi investimenti come questo è come i tanti altri che stiamo portando avanti, perché il futuro è fatto di competenze, capacità e tecnologia. Su questo la Regione Lombardia sta puntando tanto nella convinzione che è l'unico vero modo per guardare con coraggio al futuro, come pure rimane fondamentale avere radici ben salde nel terreno». Fontana ha sottolineato inoltre il fatto che quello per il campus di Medicina è un intervento di rigenerazione urbana che «consente di non consumare ulteriore suolo, ma di recuperare ambienti dove grandi clinici hanno fatto la storia della medicina. Ora tocca ai giovani, Pavia era, è e sempre sarà un importante punto di riferimento per la ricerca medica».
L’accordo di programma
L'accordo di programma per la realizzazione del campus - ricorda Regione Lombardia in una nota - è stato sottoscritto il 20 novembre 2012, con un contributo regionale di 1,5 milioni di euro, dal presidente Formigoni. Il 30 novembre 2015 è stato approvato l'atto integrativo con l'ulteriore cofinanziamento regionale di 5.000.000 euro dal presidente Maroni. Il costo del progetto ammontava a oltre 20 milioni di euro, di cui 6,5 milioni di euro a carico di Regione Lombardia, 3 milioni di euro da fondi di bilancio e 10,65 da mutuo dell'Università degli Studi di Pavia.
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