rapporto Eurydice

Università: tasse italiane tra le più alte dell'Ue, borse di studio per meno del 10% degli iscritti

di Alessia Tripodi

3' di lettura

Tasse universitarie fra le più alte d'Europa e borse di studio per meno del 10% degli studenti. È questa la situazione dell'Italia secondo il nuovo rapporto Eurydice su tasse e contributi pubblici per gli universitari di 42 paesi europei. Fatta eccezione per il Regno unito, dove studiare costa oltre 10mila euro l'anno, secondo i dati l'Italia è infatti tra gli otto paesi con le tasse di frequenza più alte, tra mille e 3mila euro l'anno. C'è da dire che, con tutta probabilità, il rapporto - che fornisce numeri in parte riferiti all'anno accademico 2o16/2017 e in parte al 2017/2018 - non registra per il nostro paese gli effetti della "no tax area" prevista dalla manovra finanziaria dello scorso anno e che offre l'università scontata o gratuita a quasi 650mila studenti italiani. Ma l'Udu, l'Unione degli universitari, accusa: «L'Italia spreme gli studenti senza dare borse, subito fondi per diritto allo studio».

Il rapporto
Il nuovo report Eurydice offre un quadro comparativo completo sui sistemi di tassazione e di supporto finanziario agli studenti in Europa. Le schede nazionali contengono informazioni dettagliate su tasse, borse di studio, prestiti e altri benefit nei singoli paesi. E si scopre, per esempio, che in Inghilterra e nei Paesi Bassi le borse di studio sono state sostituite dai prestiti e che in Germania gli studenti extraeuropei pagano le tasse solo in uno dei 16 Länder, e cioè nel Baden-Württemberg. E che nella Repubblica ceca tutti possono studiare gratuitamente a patto di seguire corsi tenuti nella lingua nazionale.

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Record negativo per l'Italia
I paesi Ue in cui l'università si paga meno (cioè al di sotto dei 100 euro l'anno) sono la Repubblica Ceca, la Polonia, la Slovenia e la Slovacchia. In altri 15 stati - tra cui il Belgio, la Francia, l'Austria - il costo è compreso tra 100 e mille euro l'anno. Mentre in Italia, Irlanda, Spagna, Paesi Bassi, Portogallo, Svizzera e Liechtenstein il livello delle tasse cresce ancora, raggiungendo anche il limite di 3mila euro l'anno. Il "caro tasse" negli atenei italiani non appare, però, calmierato da un sistema di borse di studio adeguato: secondo il rapporto, infatti, meno del 10% degli iscritti riceve una borsa di studio, a fronte del 30% in Spagna, del 39% in Francia e addirittura del 72% in Finlandia.

L'Udu: l'Italia spreme gli studenti e non dà una borsa
«Il 90% degli studenti paga le tasse universitarie, le terze più alte d'Europa, e solo poco più di 9 studenti su 100 ricevono una borsa di studio. Una combinazione letale che nega il diritto allo studio ed è complice di uno svuotamento delle nostre università che colpisce le famiglie più povere». È l'accusa lanciata dagli studenti dell'Udu, secondo i quali il rapporto Eurydice «supporta le denunce contenute nella nostra campagna per l'università aperta». «Siamo il terzo paese con le tasse più alte dell'Unione Europea (circa 1400€) e presto saremo il secondo, quando purtroppo si formalizzerà la Brexit - spiega la coordinatrice Udu, Elisa Marchetti, citando i dati del report Ue - e nelle sole lauree triennali la tassa media passa da 1262 euro a 1316 in un solo anno: il 4,3% in più!». Marchetti sottolinea poi che, a fronte della bassa percentuale di borsisti nel nostro paese « in Germania le tasse universitarie sono state abolite e un quarto degli studenti riceve una borsa, e in Francia la tassa media è di circa 200€ e i borsisti sono il 40%». E in attesa di «conoscere i dettagli della prossima legge di bilancio» gli studenti chiedono «almeno 150 milioni di euro da investire per le borse di studio» e che «il Fondo di finanziamento ordinario per le università sia incrementato con la finalità prioritaria di abbattere in modo sostanziale la contribuzione studentesca».

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