Usa, Biden avverte: democrazia sotto assalto, rischio caos
Il presidente spiega come il voto sia essenziale per tutela la democrazia sotto assalto. «Ci sono candidati in corsa che non si impegnano ad accettare il risultato delle elezioni. Questa è la strada che porta al caos. È senza precedenti, è fuori legge», afferma Biden riferendosi ai candidati repubblicani Maga e non
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Joe Biden mette in guardia l’America a meno di una settimana dalla elezioni di metà mandato cercando di rilanciare i democratici in calo nei sondaggi.
Il presidente spiega come il voto sia essenziale per tutela la democrazia sotto assalto. «Ci sono candidati in corsa che non si impegnano ad accettare il risultato delle elezioni. Questa è la strada che porta al caos. È senza precedenti, è fuori legge», afferma Biden riferendosi ai candidati repubblicani Maga e non.
L’assalto alla democrazia non è finito il 6 gennaio 2021, aggiunge il presidente americano esortando gli americani a votare e a votare i democratici paladini di quella democrazia da tutelare a tutti i costi.
L’avvertimento di Biden arriva mentre lo spettro della violenza aleggia sulla politica americana come mostrato dall’aggressione a Paul Pelosi, il marito della Speaker della Camera Nancy Pelosi, colpito a martellate in casa.
E arriva con i democratici che arrancano nei sondaggi anche negli stati considerati loro roccaforte, come New York. La governatrice Kathy Hochul a caccia della riconferma è testa a testa con il rivale repubblicano Lee Zeldin, pagando a caro prezzo l’aumento della violenza nello stato e l’inflazione che galoppa.
I sondaggi indicano che l’economia è il tema che determinerà il loro voto e questo non è positivo per i democratici, visto che molti elettori ritengono i repubblicani meglio attrezzati in termini di ricette economiche.
Per rilanciare le loro chance i liberal hanno schierato nell’ultima settimana di campagna il loro peso massimo: Barack Obama. L’ex presidente continua a essere considerato colui in grado di muovere le masse e parlare a quei giovani che si sentono distanti dalla leadership del partito.
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