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Con Black Friday e Cyber Monday parte la nuova corsa dei consumi

Il lungo weekend del Thanksgiving, la Festa del Ringraziamento, appare avviato a confermare la tenuta di consumi. Decine di milioni di consumatori, spesso anche ripetutamente, sono pronti a buttarsi sugli acquisiti

di Marco Valsania

Black Friday: un giro d'affari da 2 miliardi di euro

3' di lettura

New York - Un fine settimana da ringraziare, per i retailer e l'economia americana. Il lungo weekend del Thanksgiving, la Festa del Ringraziamento, appare avviato a confermare la tenuta di consumi. Decine di milioni di consumatori, spesso anche ripetutamente, sono pronti a buttarsi sugli acquisiti. A recarsi di persona in grandi magazzini, centri commerciali e negozi. Oppure a far scattare i sempre più popolari click del commercio online. Comunque sia, nell'arco di cinque giornate dedicate a comprare ogni genere di prodotti, a dare il via a una stagione di Natale e fine anno che genera centinaia di miliardi di dollari di vendite buona parte del fatturato e dei profitti annuali dei retailer.

I consumatori
Stando alla stime dell'associazione di settore, la National Retail Federation, 39,6 milioni di persone cominciano i loro acquisti nel giorno del Ringraziamento, giovedì 28 novembre. I numeri aumentano poi nelle due giornate successive: 114,6 milioni il venerdì, il cosiddetto Black Friday che fa da pilastro del weekend (il nome Venerdì Nero pare sia nato a Philadelphia per descrivere l'intenso traffico pedonale di quella giornata). E 66,6 milioni si daranno agli acquisti sabato, battezzato Small Business Saturday, dedicato alle piccole aziende. Per poi proseguire la kermesse del consumismo stimolata da ondate di sconti la domenica, con ancora 33,3 milioni di americani impegnati nello shopping. E completarla lunedì con il Cyber Monday, intitolato agli acquisti digitali. Nell'insieme, oltre il 50% degli americani intende quest'anno usare Internet per gli acquisti durante il Black Friday e il Cyber Monday.

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La stagione
Il fine anno 2019, inaugurato dal Thanksgiving, in circa quattro settimane - 27 giorni effettivi - dovrebbe riportare una crescita delle vendite compresa tra il 4,5% e il 5%, secondo quanto prevede Deloitte. JP Morgan si aspetta un'impennata simile, del 4,9 per cento. Si tratta di percentuali nettamente superiori, circa il doppio, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, quando le vendite totalizzarono circa 700 miliardi di dollari. Allora la fiducia e le risorse dei consumatori furono danneggiate dalle preoccupazioni generate da scivoloni del mercato azionario. Quest'anno Wall Street ha invece inanellato nuovi record e per il momento sembra propensa a difenderli.

Gli acquisti online
Le vendite digitali, da parte loro, dovrebbero marciare a passo ancora più sostenuto di quelle tradizionali, con un incremento stimato tra il 14% e il 18%, raggiungendo cifre vicine ai 150 miliardi di dollari. Anch'esse protagoniste di una significativa accelerazione rispetto all'anno scorso, quando aumentarono dell'11,2 per cento.

Chi compra
Il 26% degli americani ha in programma di spendere più dell'anno scorso. Mentre il 61% vuole rimanere sulle cifre del 2018. Tra i più giovani, nella fascia di età fino a 34 anni, la propensione agli acquisti è maggiore: il 34% sarà più generoso nella spesa rispetto alla passata stagione. In media chi compra ha messo in budget un aumento del 12%, a 758 dollari, per l'intera stagione.

E cosa compra
L'abbigliamento è in cima alle classifiche degli acquisti, con il 57% dei consumatori che li mette nel carrello di fine anno. Le “Gift Cards” sono nel mirino del 52% degli americani. Seguite dai giocattoli con il 48%, che conoscono una riscossa rispetto ai recente passato, e dall'elettronica con il 32 per cento.

La salute dell’economia
Il solido mercato del lavoro, che continua a creare mensilmente occupazione e ha evidenziato anche parziale aumenti salariali, sostiene una nuova corsa dei consumi. La cui importanza non può essere sottovalutata: rappresentano i due terzi dell'economia e hanno dato di recente segno di voler rimanere in carreggiata. Il Pil è reduce da una crescita nel terzo trimestre al passo del 2,1%, incoraggiante anche se in frenata, spinta anzitutto proprio dalla spesa delle famiglie. L'esempio più recente della loro capacità di continua mobilitazione è arrivato da una festività “prologo”, quella di Halloween, che le ha viste cominciare ad aprire il portafoglio per miliardi di dollari.

L’ostacolo dei dazi
Gli americani intendono spendere in questo fine anno nonostante l'ombra dei dazi e delle tensioni commerciali, che potrebbero aver spinto - o potrebbero spingere in futuro - a rialzi nei prezzi almeno di alcuni prodotti. Il 61% degli interpellati ne è al corrente. Il 27% ammette che avranno un impatto sulle loro abitudini di spesa. Ma se il 35% afferma che questo li spingerà a spendere complessivamente di meno, il 27% conclude che si rassegnerà, se necessario, a pagare di più.

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