ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùIl meeting a San Francisco

Biden-Xi, incontro per cercare di stabilizzare le relazioni Usa-Cina

I leader di USA e Cina hanno discusso le azioni contro la crisi climatica: siglato l’accordo di Sunnylands, per un impegno concreto già entro gli anni 2020

3' di lettura

Stretta di mano tra Joe Biden e Xi Jinping nella storica tenuta di Filoli, alle porte di San Francisco, per il loro primo incontro di persona dopo un anno, cominciato con almeno mezz’ora di ritardo. Un summit finalizzato al disgelo dopo che le relazioni sono arrivate al punto più basso degli ultimi decenni. L’ultima volta che il presidente cinese era stato negli Usa risale al 2017.

«Bello rivedervi, non c’è nulla che possa sostituire le discussioni faccia a faccia. E’ fondamentale che io e lei ci capiamo reciprocamente in modo chiaro, dobbiamo fare in modo che la competizione non sfoci in conflitto», ha detto Biden aprendo il summit con il presidente cinese, ricordando che «i nostri incontri sono sempre stati franchi, diretti, utili». Il mondo è abbastanza grande per la convivenza e per il successo di Cina e Stati Uniti: le relazioni bilaterali fra i due Paesi sono le più importanti e sarebbe «irrealistico» per una delle parti cercare di rimodellare l’altra, ha detto invece Xi Jinping. Le relazioni fra la Cina e gli Stati Uniti non sono mai state facili «negli ultimi 50 anni e più» e si sono trovate ad affrontare «sempre problemi in un senso o nell’altro ma sono andate avanti. Per due grandi Paesi come Cina e Stati Uniti voltarsi le spalle non è un’opzione», ha proseguito Xi. Per Biden, due campi di impegno comune tra i due Paesi sono l’intelligenza artificiale e il clima.

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Accordo Cina-Usa per la crisi climatica

La svolta cruciale si è verificata poche ore prima del summit tanto atteso tra i presidenti Joe Biden e Xi Jinping a San Francisco. Il momento decisivo è stato segnato dal rilascio congiunto della Dichiarazione di Sunnylands, che mira al potenziamento della cooperazione per affrontare la crisi climatica attraverso il dialogo e l’accelerazione di azioni concrete entro gli anni 2020.

Il nucleo operativo di questa iniziativa sarà guidato congiuntamente dagli inviati speciali sul clima degli Stati Uniti e della Cina, rispettivamente, John Kerry e Xie Zhenhua. I diplomatici si sono incontrati dal 4 al 7 novembre scorsi a Sunnylands, California, cercando di sbloccare un dialogo in stallo e avviare un nuovo capitolo nella collaborazione tra le due nazioni.

Il gruppo di lavoro tecnico di cooperazione

Il gruppo di lavoro pianifica di facilitare lo scambio di informazioni su politiche, misure e tecnologie per il controllo e la riduzione delle emissioni. Si propone di condividere esperienze, identificare e rafforzare progetti di cooperazione e valutare le opportunità di attuazione della Dichiarazione congiunta.

Un impegno concreto è l’avvio di un “gruppo di lavoro tecnico di cooperazione” focalizzato sulla riduzione del metano, con particolare attenzione alla Cina, principale produttore mondiale di questo gas serra. Recentemente, Pechino ha presentato un programma per il controllo delle emissioni di metano, anche se senza specificare obiettivi numerici.

Gli obiettivi specifici per la riduzione del metano

La dichiarazione congiunta stabilisce altresì l’intenzione di sviluppare azioni e obiettivi specifici sulla riduzione del metano, da integrare nei piani nazionali di riduzione delle emissioni entro il 2035, noti come Contributi Determinati a livello Nazionale (NDC). Gli Stati Uniti e la Cina si impegnano a lavorare insieme e coinvolgere altre parti per affrontare questa sfida cruciale, considerata una delle maggiori dell’attuale generazione e di quelle future.

Riaffermando l’impegno nei confronti degli obiettivi dell’Accordo di Parigi del 2015, che mira a mantenere il riscaldamento globale “ben al di sotto” dei 2 gradi Celsius e perseguire gli sforzi per limitarlo a 1,5 gradi Celsius, le due potenze mondiali riconoscono il loro ruolo chiave nel determinare il successo della Cop28 di Dubai. Questa conferenza sul clima sarà fondamentale per affrontare le sfide legate alle emissioni di gas serra, attribuibili principalmente agli Stati Uniti e alla Cina, i due principali responsabili a livello mondiale.

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