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Usa in recessione tecnica: Pil a -0,9%, peggio delle attese

Biden: «Non è una sorpresa che l'economia stia rallentando mentre la Fed interviene per combattere l'inflazione». In arrivo un massiccio piano di investimenti e incentivi pubblici

di Marco Valsania

Nuova stretta Fed contro l'inflazione: "Andremo avanti"

3' di lettura

L’economia americana si è contratta al passo annualizzato dello 0,9% tra aprile e giugno, la seconda crescita negativa consecutiva e un nuovo, forte segno di recessione che incombe se non ancora arrivata.
I dati, in assenza di revisioni, evidenziano quantomeno una “technical recession”. E, stando agli annali, l’unico caso di sei mesi di battute in ritirata del Pil che non sono diventate recessione risale al 1947.

Incubo recessione

Arbitro ufficiale della grande “R” sarà adesso il National Bureau of Economic Research, il cui giudizio è previsto però soltanto fra mesi. Per sancirla l’Nber tiene conto di un ventaglio di barometri che vanno al di là del Pil, a cominciare dall’occupazione, e che mostrino una crisi diffusa e profonda. Sarebbe la seconda per gli Stati Uniti in soli due anni.L'economia, già reduce da una contrazione dell’1,6%, nell’ultimo trimestre ha fatto peggio delle previsioni medie, che ipotizzavano riuscisse a spuntare una crescita minima dello 0,3 per cento. «La festa è finita», ha sintetizzato S&P Global.

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Sull'attività economica recente hanno pesato flessioni nelle scorte delle aziende, che hanno sottratto due punti all'andamento del Pil. Coma anche gli investimenti immobiliari residenziali, caduti del 14%, e tagli nella spesa pubblica. La spesa dei consumatori, oltre due terzi dell'output, ha frenato bruscamente all'1%, con gli americani vittime di un'inflazione che nell'intero trimestre ha marciato dell'8,6 per cento.

Il reddito personale, al netto del carovita, è diminuito dello 0,5 per cento.Il Presidente Joe Biden ha fatto buon viso a cattivo gioco, negando che il Paese sia avviato a una pericolosa crisi. «Non è una sorpresa che l'economia stia rallentando mentre la Federal Reserve interviene per combattere l'inflazione - ha detto -. Ma anche davanti a storiche sfide globali siamo sul giusto cammino e supereremo questa fase di transizione più forti e sicuri». Ancora, l’amministrazione invita a guardare al di là del dato secco sul Pil: “Non c’è un sostanziale rallentamento dell’economia o perdite di posti di lavoro”, ha dichiarato il Segretario al Tesoro americano Janet Yellen, pur mettendo in evidenza che esistono “numerosi rischi all’orizzonte, molti dei quali globali”.

La stretta della Fed

La Fed ha lanciato la più aggressiva campagna di strette di politica monetaria dagli anni Ottanta, coronata da due mosse da 75 punti base sui tassi a giugno e luglio, anche se ha indicato che potrebbe adesso moderare i rialzi in attesa che facciano sentire appieno i loro effetti. Gli analisti anticipano forse altri 50 punti a settembre e 25 a novembre e dicembre. E lo stesso chairman della Banca centrale Jerome Powell ha ammesso che, se l’obiettivo ideale resta un soft landing, evitare aumenti della disoccupazione e recessione sarà difficile.

Biden ha risposto rivendicando nuovi piani economici per la salute immediata e di lungo periodo dell'economia del Paese. L'obiettivo, ha affermato, è riportare sotto controllo i prezzi senza cancellare le “conquiste economiche”.

Tra queste ha citato un totale di 200 miliardi in investimenti manifatturieri delle imprese da quando è alla Casa Bianca. E ha chiesto al Congresso di finalizzare il più volte rinviato bipartisan Chips and Science Act, 280 miliardi di investimenti e incentivi tra cui 52 per la produzione domestica di microchip.

Un sì alla Camera, dopo il via libera del Senato, è previsto a ore. In arrivo è anche una nuova iniziativa: l'Inflation Reduction Act, che recupera cruciali capitoli dell'ambizioso e fallito Build Back Better. In 725 pagine contiene investimenti e incentivi pluriennali da 369 miliardi per energia pulita e clima, destinati a ridurre del 40% delle emissioni entro il 2030. Un compromesso a sorpresa per sbloccarlo, sotto il nuovo nome sensibile al momento, è stato raggiunto con esponenti moderati democratici.


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