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Robert Kennedy Jr. si candida alla Casa Bianca come indipendente: sfida a Biden e Trump

L’avvocato ambientalista ha concluso la sua corsa come candidato democratico

di Silvia Martelli

Robert F. Kennedy Jr. annuncia il cambio di partito davanti ad una folla di sostenitori a Philadelphia, in Pennsylvania.

2' di lettura

Robert F. Kennedy Jr. ha annunciato lunedì 9 ottobre che si candiderà alle presidenziali come indipendente e non più come democratico, nel tentativo di rilanciare la sua corsa alla Casa Bianca.

“Sono qui per dichiararmi un candidato indipendente”, ha detto Kennedy a una folla di sostenitori a Filadelfia.

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“Devo dichiarare la mia indipendenza. Indipendenza dal Partito Democratico”, ha aggiunto tra gli applausi. “E da tutti gli altri partiti politici”.

E’ da mesi che il candidato 69enne porta avanti una campagna da outsider, spesso discutendo teorie complottiste, in particolare per quanto riguarda i vaccini e la neutralità delle elezioni primarie. La mossa teoricamente lo avvicina agli elettori che sono scontenti di entrambi i partiti politici e vogliono un’alternativa alla sfida Biden-Trump. Ma secondo gli esperti, Kennedy ha comunque scarsissime chance di vincita.

Sebbene Kennedy, un avvocato ambientale, provenga da una delle famiglie più liberali degli Stati Uniti, si è distanziato dai democratici, tanto da avere maggior supporto tra i repubblicani. L’avvocato ha infatti duramente criticato la leadership democratica, accusando il partito di essere corrotto e di aver perso di mira i principi fondanti. Ultimamente il candidato aveva lasciato intendere che probabilmente ci sarebbe stato un cambio di partito, ma si era sempre rifiutato di dichiararlo ufficialmente. L’evento in Pennsylvania, dove ha dato l’annuncio ufficiale, era particolarmente atteso per questo motivo.

I democratici hanno detto più volte di essere preoccupati che la sua candidatura potrebbe favorire Trump qualora convincesse elettori di sinistra non del tutto soddisfatti di Biden. Ultimamente però anche i repubblicani hanno dato voce alla stessa preoccupazione. La candidatura indipendente di Kennedy rischia effettivamente di complicare una corsa che si prevede sarà molto combattuta.

Kennedy aveva annunciato la candidatura democratica ad aprile, sfidando Biden. Da allora, si è spesso recato nei cosiddetti “early primary states”, cioè gli stati che solitamente hanno un ruolo decisivo nelle elezioni, tra cui New Hampshire e South Carolina.

In passato, i candidati indipendenti e del terzo partito hanno raramente ottenuto supporto sostanziale alle presidenziali.

In un tweet congiunto poco dopo l’annuncio, Rory Kennedy, Kerry Kennedy, Joseph P Kennedy II e Kathleen Kennedy Townsend hanno definito la decisione di Robert Kennedy “profondamente triste” e “pericolosa per il nostro Paese”.

“Bobby ha il nome di nostro padre, ma non condivide gli stessi valori, visione o giudizio”, si legge nel post.

Il candidato ha invece il supporto dela moglie, dei figli e della nuora, Amaryllis Fox, che è la co-direttrice della sua campagna.

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