Vacanze 2020: last minute e a 4 ore da casa
Le ferie degli italiani post pandemia sono molto diverse dal passato: ci si muove meno, nell’entroterra, in case e non in hotel, per periodi più brevi e fino a ottobre, prenotando all’ultimo minuto
di Gianni Rusconi
3' di lettura
L'estate 2020, fra le tante sfaccettature che si porterà dietro a causa della pandemia di Covid-19, sarà probabilmente ricordata come quella in cui molte abitudini di viaggio (e di pari passo il modo di prenotare vacanze e destinazioni) sono cambiate. Un'idea di come stiano andando le cose in Italia, attraverso un raffronto con quanto registrato nel corso del 2019, ce la può dare in anteprima il “Changing Traveller Report” elaborato da SiteMinder, piattaforma per la gestione delle prenotazioni in ambito alberghiero (oltre 35mila gli hotel in 160 Paesi che se ne servono). Sotto la lente di ingrandimento sono finiti i nuovi gusti in fatto di vacanza di tedeschi, australiani, statunitensi, spagnoli, francesi, thailandesi e anche dei consumatori italiani (circa 600 i residenti nella Penisola che hanno partecipato all'indagine).
Metà dei vacanzieri in agosto saranno italiani, gli stranieri
tornano a settembre
L'indicazione di massima, sicuramente in linea con le tendenze evidenziate da altri studi condotti in questo periodo, è chiara: l'estemporaneità nel pianificare le vacanze accomuna la maggioranza di coloro che non rinunceranno a un viaggio. Il 68% degli intervistati, in particolare, ha confermato che prenoterà il proprio alloggio a meno di un mese dall'inizio del soggiorno e che partirà per una destinazione italiana entro la fine dell'anno, mentre il 41% è sicuro di viaggiare entro il mese di ottobre. Solo il 9% degli italiani dichiara di non volersi muovere per i prossimi 18 mesi.
L'altra faccia della medaglia è il turismo internazionale. Come ha confermato Daniele Di Bella, Vicepresidente Emea di SiteMinder, la ripresa degli arrivi dall'estero è in atto “ma albergatori e hotel manager dovranno calibrare le strategie promozionali e di distribuzione per attirare anche i viaggiatori nazionali”. I dati del rapporto, infatti, mostrano un aumento dei turisti stranieri, che costituiscono il 47% delle presenze stimate in agosto e il 70% di quelle previste a settembre, ma le richieste last minute dei vacanzieri italiani verso destinazioni di prossimità aumenteranno sensibilmente questo mese, in coincidenza del periodo di ferie estive. Secondo il World Hotel Index della stessa SiteMinder, in proposito, il 53% degli ospiti in arrivo ad agosto nelle strutture italiane è composta per l'appunto da connazionali, rispetto al 33% registrato nello stesso periodo dell'anno scorso.
Dal record di presenze annunciato al boom delle case vacanza
Se dai dati di cui sopra traspare un moderato ottimismo per la ripresa del turismo in nazionale, c'è anche da evidenziare come in quasi la metà dei casi (il 48% per la precisione) le vacanze saranno più brevi rispetto al periodo precedente al Covid-19, perché si prediligeranno mete vicino a casa per ridurre le spese. Flessibilità di prenotazione e pratiche di sicurezza, inoltre, sono considerati i due fattori decisivi al momento della prenotazione, più di quello “low cost”, e questo è un cambio di abitudini che le strutture ricettive devono fare proprio in fretta. Il 2020, infine, doveva essere un altro anno boom per il turismo italiano, e invece segnerà il punto più basso per il settore da decenni a questa parte. E a pagare il conto del blocco dei viaggi, come si intuiva settimane fa, saranno soprattutto le città d'arte: Firenze (che rischia una flessione delle presenze fino all'80%), Roma e ovviamente Venezia, che l'anno passato ha accolto il 90% dei suoi visitatori dall'estero. Regioni come Lazio, Sicilia e Toscana hanno sempre fatto grande affidamento sui viaggiatori internazionali e ora devono guardare con maggiore attenzione ai turisti nostrani, che in questi ultimi mesi hanno assunto un ruolo sempre più importante. Non solo perché saranno la platea più numerosa, ma anche perché sposteranno sensibilmente gli equilibri dell'hospitality: sin dall'inizio della pandemia, infatti, i Bed&Breakfast e le case vacanza hanno avuto un sensibile aumento di popolarità, registrando rispettivamente una crescita di richieste del 17% e del 30%, a scapito degli hotel più grandi e degli alberghi di lusso.
Airbnb: italiani in vacanza a 4 ore da casa
Lo scenario di Siteminder è confermato anche da Airbnb che indica come la tendenza del turismo di prossimità abbia spinto gli italiani a ricercare tutte quelle destinazioni raggiungibili entro le quattro ore di viaggio da casa.Dai dati emerge infatti un boom delle prenotazioni nell'entroterra, in forte crescita rispetto al 2019 e soprattutto sulle classiche mete di mare o montagna per destinazioni come Costa Etrusca, Liguria, Trentino - Alto Adige, Lago di Como e Sardegna. Per quel che riguarda la ripresa del turismo straniero, rispetto alle stime di maggio, c’è stato un forte recupero rispetto agli scorsi mesi del corridoio tedesco (che si posiziona invariato rispetto allo scorso anno, di quello svizzero (in crescita rispetto al 2019) e di quello inglese: è proprio Londra infatti la città che ha registrato il maggior numero di prenotazioni in Italia su Airbnb. Guardando alla classifica delle mete italiane più prenotate dagli stranieri, la Sardegna si posiziona quest'anno al primo posto, seguita dalla Sicilia, la Costa Etrusca, il Salento e Roma.
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