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Vacanze post Covid: in camper l’estate dura fino a ottobre

Record di prenotazioni per le piattaforme di case viaggianti che assicurano che i rigidi protocolli di sanificazione, per tutti i mezzi in affitto, sono rispettati. Ci si muoverà meno, ma più spesso, non solo ad agosto e alla scoperta delle bellezze del nostro Paese: laghi e Dolomiti in testa

di Luisanna Benfatto

Famiglia in camper (Photo by PAUL FAITH / AFP)

4' di lettura

Foto dall’album delle scorse estati. Tutti sul camper di famiglia, per almeno tre settimane di vacanze, lungo itinerari che comprendevano tappe in diversi Paesi, e tanti luoghi da scoprire.

Il trend quest’anno è completamente diverso: il mezzo si affitta e prenota via app, scegliendo quello che è compatibile con le proprie esigenze per un viaggio che dura lo spazio di un week end o poco più. Lo testimoniano i dati raccolti da Yescapa, piattaforma di camper sharing leader in Europa con oltre 7800 veicoli disponibili, camper mansardati, semintegrali, motorhome e van camperizzati e 400.000 utenti provenienti da 74 Paesi. “Dopo due mesi di fermo totale e con forti timori per la ripartenza -racconta il country manager Dario Femiani- nelle prime due settimane di giugno abbiamo infranto il record di prenotazioni in Europa che sono 6.000 e rappresentano il 120% in più rispetto allo stesso periodo nel 2019. In Italia su 1.000 richieste, sono state 400 le prenotazioni confermate e il traffico degli utenti è quadruplicato dall'inizio della riapertura dei confini, registrando + 150% di visite rispetto allo stesso periodo nel 2019 con un massimo raggiunto il 31 maggio di 10mila visite al sito italiano, quando la media è di 7000 al mese”. Segno questo che passata la paura del contagio, la voglia di viaggiare non è venuta meno.

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Quello che cambia è appunto sia il profilo di chi sceglie il viaggio on the road, sia il tempo da dedicare a questo tipo di vacanza. Secondo Femiani la pandemia, spinge sempre più italiani a scegliere un viaggio itinerante ma, con meno ferie a disposizione o meno risorse, si è notato una forte riduzione dei giorni di affitto: “Ora l’orientamento è per la formula week end lungo dal giovedì al lunedì al massimo. Questo tipo di viaggiatori, perlopiù coppie 25-30 enni o gruppi di amici, stanno prenotando però più volte fino a settembre. Le famiglie, le coppie con figli, prenotano per periodi più lunghi dai 10 giorni alle 2 settimane”.

Sono rimaste pressochè invariate invece le tariffe: il prezzo per un mezzo per 4 persone varia dai 900 ai 1000 euro alla settimana. “Alcuni proprietari volevano applicare una tassa covid per la sanificazione ma li abbiamo scoraggiati. Quello che invece offriamo sono sconti con imprese che prestano questo servizio, e un rigido protocollo per rendere sicuro l’affitto che comprende l’igienizzazione dei veicoli prima e dopo ogni prenotazione, distanziate 24 ore una dall’altra, e l’obbligo di fornire a chi affitta il mezzo un kit di prodotti di disinfettazione utilizzabili durante il viaggio” aggiunge il country manager. E se nel 2020 mancano le richieste di stranieri che vogliono passare le ferie in Italia (nel 2019 erano il 46%), aumentano le prenotazioni per i viaggi di prossimità o comunque in territorio italiano: i laghi, le Dolomiti e le isole, Sardegna e Sicilia.

Nel futuro della piattaforma, oltre al rafforzamento del team, racconta il manager, (ora sono 50 ma per far fronte al boom di richieste saranno 65 a breve) il progetto di sviluppare un marketplace per vendere i camper usati e una mappa con gli itinerari in tutta Europa suggeriti sia dagli enti locali, sia dai viaggiatori.

Il modello T2 di Volkswagen disponibile per il noleggio sulla piattaforma Yescapa

L’estate in camper dura fino a ottobre

L’interesse per una vacanza on the road su un camper in affitto è testimoniato anche da Goboony, altra piattaforma di camper sharing utilizzata da 30 mila utenti. Secondo il country manager Italia Luca Galli, le prenotazioni stanno crescendo a un ritmo del 25-30% ogni settimana, dove maggio ha visto un incremento del 200% rispetto allo stesso mese del 2019. Le ferie quest’anno saranno per forza diverse e dureranno fino a ottobre. Tendenza questa che già era emersa prima del coronavirus: “Negli ultimi anni abbiamo assistito -aggiunge Galli- a climi estivi anche a settembre e ottobre, che rendono questi mesi ideali per scappare dalla città evitando il turismo di massa. Nel 2019 si è visto un incremento del 300% nel numero di prenotazioni per questi mesi rispetto agli stessi nel 2018”. La priorità, anche per quelli di Goboony, è la sicurezza e per questo è stato stilato un decalogo sia per i proprietari dei mezzi, sia per chi affitta.

Il protocollo per lo scambio in sicurezza del camper di Goboony

Le mete preferite: Italia prima poi Francia, meglio in camping

La conferma sulla scelta dell’Italia come meta ideale, ancora da esplorare, viene anche da Camperisti Italiani, più grande community di viaggiatori itineranti. L'89% sceglie di sostenere il nostro Paese con Puglia e Sicilia in testa, seguite da Sardegna, Calabria, Toscana, Abruzzo, Marche e le Dolomiti. L'11% invece spera di poter partire oltre i confini italiani verso Francia, Austria, Norvegia e Olanda. C’è invece incertezza sulla modalità: se per motivi di sicurezza, legati sia al virus sia all'incolumità del veicolo, il 54% pensa che siano preferibili le aree di sosta attrezzate e dei camping, il 46% degli utenti insiste nel ritenere la sosta libera come la scelta più indicata proprio per garantire il distanziamento sociale e l'isolamento da fonti di contagio.

Strutture tutte aperte da luglio: boom di prenotazioni ad agosto

Ma come si stanno preparando i gestori di camping italiani? Secondo un’inchiesta di Pitchup, condotta tra il 28 maggio e il 7 giugno, la maggior parte dei gestori è fiduciosa e crede che le persone privilegeranno vacanze all'aria aperta (88,6%), vicino a casa (32,1%) e, dato importante, in strutture meno care quali i camping (22,1%). Il 79,3% dei gestori, inoltre, crede che la situazione post lockdown avvicinerà alle vacanze outdoor persone che mai le avevano valutate. Il 70,7% del campione ha riaperto la propria struttura a giugno e solo il 2,1% dichiara che per quest'anno non riaprirà. In ogni caso, il grosso delle prenotazioni ricevute è per agosto (57,9%), con un 18,6% che dichiara di non aver ricevuto ancora alcuna prenotazione. Sono infatti molti quelli che, oltre a chiedere informazioni sulle misure di sicurezza e sanificazione (56,4%), vogliono sapere se è possibile modificare o cancellare la prenotazione senza costi (55,7%) o avere degli sconti (20%).


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