Vaccini, obbligatori per decreto in nidi e materne. Sanzioni alle elementari
di Nicola Barone
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C’è il sì del governo al decreto legge che reintroduce l’obbligatorietà delle vaccinazioni per l’iscrizione a scuola. Il provvedimento, licenziato nella tarda mattinata dal Consiglio dei ministri, rende obbligatori una serie di vaccini che finora erano semplicemente raccomandati. Tra questi alcuni «importanti come quelli contro il morbillo e la meningite, che dal momento di approvazione del decreto diventeranno obbligatori con modalità transitorie che il decreto metterà in luce per consentire a famiglie e sistema di adeguarsi alla decisione senza traumi», ha detto il premier Paolo Gentiloni in conferenza stampa al termine della riunione dell’esecutivo.
Dal momento dell’entrata in vigore, l'obbligo di vaccinarsi produrrà «l'impossibilità di iscriversi al sistema scolastico zero-sei anni». Sul principio dell'obbligatorietà delle vaccinazioni si è consumato uno scontro nel governo nelle ore di avvicinamento al Consiglio dei ministri quanto alle fasce d'età da includere. Perché il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, era dell’idea di rendere i vaccini obbligatori per l'iscrizione ai nidi, alle materne e anche alle scuole elementari.
Violazione obbligo, multe fino a 7.500 euro
Il decreto varato dal Cdm che reintroduce l'obbligatorietà delle vaccinazioni prevede una multa da 500mila a 7.500 euro per i genitori che non vaccineranno i figli per l’accesso a scuola dai 6 ai 16 anni. In caso di violazione dell’obbligo vaccinale, ai genitori, afferma il ministero, «è comminata la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 500,00 a euro 7.500,00. Le sanzioni vengono irrogate dalle Aziende Sanitarie».
Sospesa potestà genitori se non vaccinano
Il decreto sull’obbligo delle vaccinazioni varato oggi dal Cdm prevede inoltre che il genitore o l'esercente la potestà genitoriale sul minore che violi l’obbligo di vaccinazione «è segnalato dalla ASL al Tribunale dei Minorenni per la
sospensione della potestà genitoriale». Le misure del decreto, afferma il ministero della salute, entrano in vigore dal prossimo anno scolastico.
Disco verde «salvo intese» per nodi tecnici
«Alcune misure » del decreto sui vaccini sono state approvate dal Consiglio dei ministri «salvo intese» per «dei nodi che tecnicamente stiamo cercando
di risolvere». A fare sintesi delle misure è Lorenzin stessa una volta concluso il confronto a Palazzo Chigi. «Superare le difformità a livello regionale e dare un'unica linea di indirizzo. Questo l'obiettivo del decreto con cui abbiamo allargato a 12 le vaccinazioni obbligatorie per l'iscrizione a scuola».
In sostanza si vuole «aumentare la copertura vaccinale in tutto l'arco della vita del ragazzo. Nel percorso scolastico si interviene per verificare che la copertura sia avvenuta e laddove non lo sia stato per mettere in campo una serie di misure che siano piuttosto stringenti nei confronti della famiglia e mettano in sicurezza la comunità scolastica. Queste azioni ci permettono di alzare rapidamente il livello di copertura in tutta la comunità e mettere in sicurezza tutta la popolazione».
Cosa succederà d’ora in avanti concretamente? «La scuola avrà l'obbligo di riferire alla Asl la mancata vaccinazione, l'Asl avrà l'obbligo di chiamare la famiglia e dare dei giorni per vaccinare. Se ciò non avviene c'è una sanzione molto elevata. E il controllo avviene ogni anno non una tantum», spiega il ministro. Oltre ai preparati già oggi ritenuti obbligatori (ovvero l'anti-polio, l'anti-difterite, l'anti-epatite B e l'anti-pertosse) vengono introdotti l'anti-meningococco B e C, l'anti-morbillo, l'anti-rosolia, l'anti-parotite, l'anti-varicella e il vaccino contro aemophilus influenzae.
«Drammatico» il quadro delle coperture
Proprio sul problema cruciale del decreto i tecnici dei ministeri e della Presidenza del Consiglio hanno discusso ieri sera nella riunione preparatoria. Una questione non da poco, e fondamentale per Lorenzin che, a sostegno della necessità di estendere l'obbligo fino ai dieci anni, ha raccolto le avvertenze del mondo scientifico, per il quale il calo delle coperture vaccinali nel nostro Paese è «drammatico». E per salvaguardare la salute pubblica l'unica modalità efficace risulta, appunto, l'estensione dell'obbligo.
Le avvertenze del mondo scientifico
Ma le polemiche sino alla fine non sono mancate dacché la linea della responsabile dell’Istruzione Valeria Fedeli era di prevedere piuttosto delle sanzioni per i genitori che non vaccinano i figli, garantendo però a tutti i bambini l'accesso a scuola. L'Accademia dei Lincei si è detta favorevole «all'obbligatorietà delle vaccinazioni per accedere a scuola, a salvaguardia del diritto all'istruzione e alla vita di relazione anche dei bimbi più fragili». E di «emergenza» ha parlato pure il Consiglio superiore di sanità, che chiedeva l'obbligo delle vaccinazioni per la scuola ( «misure alternative all'obbligo non sono risolutive»). Quanto alla proposta di sanzioni per i genitori «assurdo», secondo le società mediche, «sottrarsi all'obbligo pagando una multa».
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