Vaccini: le prime dosi scendono a 21mila al giorno, chiudono i primi hub
A febbraio -54% di somministrazioni rispetto alla media degli ultimi 15 giorni di gennaio
di Riccardo Ferrazza
2' di lettura
Con oltre 132 milioni di dosi somministrate e l’84,7% di persone sopra i 5 anni completamente immunizzate la spinta della campagna vaccinale sembra essersi esaurita: a dimostrarlo è il basso di numero di prime dosi con cui si misurano le adesioni di chi finora si è tenuto alla larga dall’iniezione anti-coronavirus: secondo i dati di Lab24, a febbraio la media quotidiana è stata di appena 21mila somministrazioni, -54% rispetto agli ultimi 15 giorni di gennaio. Effetto di questa nuova fase è la chiusura dei primi hub, le strutture sulle quali ha viaggiato finora la vaccinazione degli italiani contro il Covid.
Il calo delle prime dosi
Martedì 15 febbraio su 180mila dosi di vaccino anti-Covid registrate, appena 11.735 erano prime dosi. Il giorno precedente erano state 10.200. In quello ancor prima (ma era una domenica) si è scesi sotto quota 10mila. Si tratta dei numeri più bassi da novembre, prima che la campagna vaccinale fosse estesa ai più piccoli (bambini tra 5 e 11 anni). In questa fascia d’età i completamente vaccinati sono poco meno di un milione (931mila), mentre la maggior parte della platea (il 63,7%) finora non ha ricevuto alcuna dose.
I «resistenti» over 50
Nella parte opposta delle spettro anagrafico, restano i “resistenti” over 50, vale a dire le persone con più di 50 anni che, nonostante l’obbligo vaccinale scattato dal 1° febbraio e l’obbligatorietà dal 15 febbraio del green pass rafforzato per accedere ai luoghi di lavoro, continua a non avere alcuna protezione contro il Covid: secondo l’ultimo report del governo (aggiornato a venerdì 11 febbraio 2022) ci sono 1,404 milioni di persone che potrebbero ricevere la prima dose ma non aderiscono, la maggior parte (628mila) concentrata nella fascia dei cinquantenni.
La media di 22mila iniezioni
Complessivamente da inizio febbraio (1-15) sono state somministrate 315mila prime dosi, con una media giornaliera di 21mila iniezioni. Per aver un termine di paragone si possono prendere in considerazione le ultime due settimane di gennaio, quando le prime iniezioni avevano sfiorato quota 700mila (694.215), con una media quotidiana di 46mila. Risultato: calo del 54%. Ancora più bassi i numeri degli ultimi sette giorni (9-15 febbraio) con una media quotidiana di 14.880 dosi.
La chiusura degli hub
Di fronte al calo di prenotazioni e somministrazioni si registrano le chiusure dei primi hub vaccinali e la riduzione di orari di servizio. In Toscana è il caso della struttura di Grassina (Firenze), chiusa da lunedì 14 febbraio. Nel Lazio chiude l'hub vaccinale del Polo natatorio di Ostia (Lazio).
In attesa di Novavax
Una novità per la campagna vaccinale sarà l’arrivo di un nuovo preparato, Novavax, il quinto immunizzante a essere autorizzato dopo Pfizer-BioNtech, Moderna, AstraZeneca, Johnson & Johnson. Le prime consegne ai Paesi membri dell’Ue dovrebbero arrivare dal 21 febbraio, ha fatto sapere al commissione Ue. Le Regioni si preparano. «Noi siamo pronti, già ci sono presidi e hub programmati per somministrarlo» ha detto Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio. «Appena arriva noi siamo pronti dal giorno dopo ad aprire le prenotazioni».
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