Vaccini, quarta dose a rilento: in due settimane coperto solo il 3,4% della platea
Le somministrazioni erano partite il 1° marzo. La platea è di 890mila persone
I punti chiave
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È una partenza a rilento quella fatta registrare dalla quarta dose di vaccino anti-Covid: le somministrazioni riservate alle persone con «marcata compromissione della risposta immunitaria» che hanno già completato il ciclo vaccinale primario con tre dosi sono cominciate il 1° marzo e hanno superato di poco quota 30mila (dati Lab24). La platea è formata da 889.999 soggetti. La copertura è quindi al momento del 3,4%. A questo ritmo per assicurare la quarta vaccinazione si impiegherebbe più di anno.
Ipotesi quarta dose
Il via libera dell’Agenzia italiana alla quarta dose per gli gli immunodepressi era arrivata il 19 febbraio. Tecnicamente è più corretto parlare di un booster a conclusione del ciclo primario (2 dosi + 1 aggiuntiva). La eventuale estensione della quarta dose al resto della popolazione sarà decisa nei prossimi mesi. «Da giugno il parametro fondamentale da raccogliere per prendere le nostre decisioni sarà di valutare la quantità di reinfezioni Covid e vedere chi si reinfetta» ha spiegato Guido Rasi, consulente del generale Paolo Figliuolo per la campagna vaccinale.
All’estero
Intanto di fronte alla lieve ripresa dell’epidemia di Covid il primo ministro francese, Jean Castex, ha annunciato il 12 marzo l’avvio della somministrazione della quarta dose di vaccino «a chi ha da 80 anni in su ed ha ricevuto la terza dose da oltre 3 mesi».
Anche il Regno Unito si prepara ad avviare «nelle prossime settimane» la somministrazione di un “secondo booster” di vaccini anti Covid a tutti gli ultra settantacinquenni, agli immunodepressi e agli ospiti delle case di riposo.
Avevano già fatto la scelta della quarta dose Israele, Danimarca, Stati Uniti, Ungheria e poi Spagna e Germania.
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