Vademecum, cosa bisogna sapere per poter evitare gli inconvenienti
Il Programma Erasmus+ esenta gli studenti in mobilità dal pagamento delle tasse dovute presso l’istituto ospitante per istruzione, iscrizione, esami o accesso a laboratori e biblioteche
di Alessian Ricci*
3' di lettura
l Programma Erasmus+ rispetta i principi di non discriminazione, trasparenza e inclusione. Assicura la parità e l’equità in termini di accesso e di opportunità per partecipanti provenienti da tutti i contesti socioeconomici, con particolare attenzione all'’inclusione di coloro che beneficiano di minori opportunità.
Il Programma Erasmus+ assicura il pieno riconoscimento automatico di tutti i crediti (in base al sistema europeo di accumulazione e trasferimento dei crediti – Ects) ottenuti per i risultati di apprendimento conseguiti durante il periodo di studio/formazione all'estero, anche nel quadro della mobilità mista (blended).
L’esenzione
Il Programma Erasmus+ esenta gli studenti in mobilità dal pagamento delle tasse dovute presso l’istituto ospitante per l’istruzione, l’iscrizione, gli esami o l’accesso a laboratori e biblioteche. Erasmus+ adotta le misure necessarie per realizzare la gestione digitale del Programma. Purché regolarmente iscritti presso un istituto di istruzione superiore, gli studenti si possono candidare per un periodo di mobilità Erasmus+ per ragioni di studio oppure di tirocinio, disponendo di 12 mesi di mobilità per ciclo di studio (suddivisi in ciclo breve, laura, laurea magistrale o dottorato di ricerca).
Vediamo di seguito tutto ciò che c’è da sapere prima e durante i progetti di mobilità Erasmus+ per l’istruzione superiore.
Prima della partenza
Ecco i consigli pratici per non avere brutte sorprese:
monitorare, presso l'istituto di appartenenza, la data di pubblicazione del bando di mobilità Erasmus+ che invita a candidarsi per l’anno accademico successivo a quello in corso. Dopodiché candidarsi e vincere la selezione;
firmare l’accordo di mobilità;
presentare, validare e ottenere l'approvazione del cosiddeto “Learning Agreement”, cioè il documento fondamentale per il riconoscimento dei crediti formativi maturati durante la mobilità Erasmus+;
partecipare a eventuali corsi di lingua propedeutici alla mobilità, organizzati dall'istituto di appartenenza;
verificare la possibilità di portabilità di altre forme di sostegno economico allo studio di cui si è beneficiari come, ad esempio: borse di studio erogate dalle Agenzie per il diritto allo studio regionali;
registrarsi presso l’università ospitante, ossia completare la cosiddeta “Application Procedure”;
verificare la necessità di attivare una assicurazione sanitaria integrativa.
Ma l’elenco degli aspetti da tenere a mente prima della partenza in realtà è ancora più lungo. Conviene infatti:
apprendere i propri diritti e obblighi come definiti nella Carta dello studente Erasmus;
scaricare l’App Erasmus per poter svolgere tante pratiche burocratiche, prima durante e al rientro dalla mobilità nonché accedere alla grande comunità Erasmus internazionale, scambiare informazioni e suggerimenti con colleghi studenti eccetera;
entrare in contatto con l’Esn, cioè l’Erasmus Student Network, per avere tante informazioni pratico-logistiche e contatti Esn presso la sede di accoglienza. Il netowork Esn si avvale anche di tante convenzioni utili ai partecipanti in mobilità, dai viaggi in bus o aereo fino alle spedizioni di colli;
verificare la possibilità di fruire di un alloggio presso uno studentato dell'istituto di accoglienza e/o attivarsi per cercare una soluzione abitativa privata;
verificare, con il proprio istituto di appartenenza, la possibilità di ottenere un sostegno economico integrativo qualora si opti per un viaggio green per raggiungere la città di destinazione;
verificare, con il proprio istituto di appartenenza, la possibilità di ottenere un importo integrativo al sostegno individuale della sovvenzione dell'Unione europea, dedicato all'inclusione dei partecipanti con minori opportunità per condizioni personali, fisiche, mentali o di salute.
Dopo la partenza
Ecco invece una serie di consigli altrettanto pratici per evitare di incorrere in spiacevoli incovenienti una volta che il percorso di mobolità Erasmus+ è iniziato:
recarsi presso l’ufficio Erasmus+ o ufficio relazioni internazionali dell’istituto ospitante per validare il proprio arrivo e l'avvio anche formalmente il proprio periodo di mobilità Erasmus;
modificare, se necessario, il “Learning Agreement” di cui abbiamo parlato in precedenza;
registrarsi nella piattaforma Eu Academy e iniziare un corso Ols nella lingua di studio/tirocinio;
richiedere, qualora sia possibile, un prolungamento del periodo di studi;
richiedere il certificato di fine mobilità firmato e timbrato dall’università ospitante;
richiedere il “Transcript of Records” (o certificazione relativa alle attività svolte).
E poi non dimenticate di:
verificare la disponibilità di reti di mentori e studenti locali (i cosiddetti “buddy”) disponibili presso l'istituzione oppure l’organizzazione ospitante;
verificare la necessità di aprire un conto in banca presso il Paese ospitante;
entrare in contatto con la sezione locale di Esn – Erasmus Student Network.
*Agenzia Erasmus+ Indire
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