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Varato il piano industriale di Ansaldo Energia, aumento da 580 milioni

L’obiettivo è valorizzare l’azienda sia nel settore tradizionale delle turbine a gas sia in quello del nucleare

di Raoul de Forcade

3' di lettura

Via libera alla ricapitalizzazione, per 580 milioni, di Ansaldo Energia. Ieri il cda dell’azienda controllata all’88% da Cdp ha approvato il nuovo piano industriale 2022-2027 e ha dato il via libera alla definitiva proposta di manovra finanziaria e di rafforzamento patrimoniale a favore dell’esecuzione del progetto.

Il nuovo piano, spiega una nota, punta sulla valorizzazione del patrimonio tecnologico e di competenze dell’azienda nel segmento tradizionale delle turbine a gas e in quello del nucleare, e fa leva sulla diversificazione del business nel contesto della transizione energetica.

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Tre linee d’azione

In particolare, sottolinea la nota, sono previste tre linee di azione: la prima riguarda «la messa in sicurezza del business tradizionale, focalizzando maggiormente l’azienda sulla commercializzazione delle macchine per la produzione di energia, con una particolare attenzione ai mercati internazionali».

La seconda attiene allo «sviluppo del business nucleare, in particolare nel campo della fusione (con la costruzione della centrale sperimentale Iter in Francia), della fissione (con progetti, ad esempio, in Romania e Slovenia) e del decommissioning, con diversi lavori in Italia e Regno Unito».

La terza linea riguarda «la diversificazione del business nel contesto della transizione energetica, che include iniziative per sistemi di stoccaggio ed elettrolizzatori per la produzione di idrogeno».

Manovra da 580 milioni

La manovra a sostegno del nuovo piano prevede, tra l’altro, «un aumento di capitale per cassa di complessivi 580 milioni di euro offerto in opzione ai soci, destinato a supportare finanziariamente gli investimenti e la realizzazione del nuovo piano e a fornire la provvista necessaria per il rimborso parziale del finanziamento da parte delle banche del pool».

Di questi 580 milioni, 380 servono a eliminare dal mercato il prestito obbligazionario in scadenza a maggio 2024; dei restanti 230 milioni, una parte, preponderante, servirà a fornire il rimborso del finanziamento bancario e una parte, minore, per le esigenze economico-operative della società.

La manovra prevede anche l’estensione della scadenza del prestito soci in essere di 200 milioni erogato dal socio Cdp Equity. Nonché l’estensione, da parte del pool delle banche che supportano la società, delle scadenze delle linee di credito a medio lungo termine esistenti; e delle linee di firma per l’emissione delle garanzie a supporto dello sviluppo del nuovo piano. Vi è, infine, la richiesta di un finanziamento bancario con il supporto di Sace (ai sensi della garanzia SupportItalia).

Entro aprile gli accordi con le banche

Per consentire l'esecuzione della manovra, conclude la nota « il cda ha conferito mandato agli organi esecutivi per la finalizzazione degli accordi definitivi con gli istituti di credito e con gli altri soggetti coinvolti. Nelle prossime settimane, e ragionevolmente entro il mese di aprile, tali accordi potranno essere auspicabilmente conclusi e venire quindi convocata l'assemblea dei soci».

Dall’1 aprile Fabrizio Fabbri, cooptato dal cda, assumerà la carica di amministratore delegato del gruppo, in sostituzione dell’uscente Giuseppe Marino.

Soddisfazione dei sindacati

«Prendo atto con soddisfazione - ha detto Antonio Apa, coordinatore della Uilm Liguria - della ricapitalizzazione dell’azienda. Con questa operazione si chiude il capitolo finanziario supportato anche dalla nomina del nuovo ad».

«Leggiamo con soddisfazione - ha sottolineato Christian Venzano, segretario generale della Fim Cisl Liguria - quanto deliberato da Cdp con la ricapitalizzazione di Ansaldo Energia, con 580 milioni per la messa in sicurezza e per il rilancio dell'azienda insieme alle sue controllate Nucleare e Green Tech. Ringraziamo anche l'addi Cdp Equity. Non è stato facile, arrivare fino a qui e per questo vanno ringraziate le lavoratrici e i lavoratori per i loro sforzi: grazie alle mobilitazioni possiamo adesso essere soddisfatti per l'importante risultato raggiunto».

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