Vaticano, dopo 250 anni riapre la scuola di arti e mestieri
Per la prima edizione sono stati selezionati 20 allievi per ciascuno dei tre indirizzi rivolti rispettivamente a scalpellini e marmisti, a muratori, stuccatori e decoratori, e a falegnami
di Carlo Marroni
2' di lettura
Dopo 250 anni, dentro le mura vaticane, riapre una scuola di “sapere pratico”. Un bagaglio di conoscenza che sarà trasmesso a giovani che vogliono imparare le arti e i mestieri tra i più difficili e delicati, e anche dimenticati: scalpellini, marmisti, muratori, fabbri. Una nicchia di sapere forse unica al mondo, dentro uno dei luoghi di maggior concentrazione di opere d’arte e di edifici storici, ma anche di quotidiana necessità di manutenzione. Mercoledì nell’atrio della Basilica di San Pietro c’è stata l’inaugurazione accademica della Scuola delle Arti e dei Mestieri della Fabbrica di San Pietro, promossa in collaborazione con la Fondazione Fratelli tutti, presieduta dal cardinale Mauro Gambetti, arciprete della Basilica, già custode del Sacro Convento di Assisi.
Per la prima edizione, in corso dal gennaio 2023, sono stati selezionati 20 allievi per ciascuno dei tre indirizzi rivolti rispettivamente, come detto, a scalpellini e marmisti, a muratori stuccatori e decoratori, e a falegnami. Il corpo docente è composto dal personale dell’Ufficio Tecnico della Fabbrica, da docenti di Università italiane e straniere e da artigiani esperti. I percorsi formativi «hanno come obiettivi la crescita professionale e umana dei giovani artigiani e lo sviluppo delle abilità manuali, con l’apprendimento storico-artistico, la conoscenza dei materiali impiegati e l’acquisizione di competenze tecniche e tecnologiche. L’attività didattica prevede cicli di lezioni frontali, seminari, visite guidate e sopralluoghi di studio in diverse località italiane».
Le lezioni si tengono nelle aule allestite nei locali del Palazzo della Canonica, le attività di laboratorio sono svolte nelle officine della Fabbrica di San Pietro, dove gli aspiranti artigiani hanno la possibilità di esercitarsi a stretto contatto con le maestranze “sanpietrine”. In questo modo gli allievi possono immergersi nella vita della Basilica Vaticana, «per conoscerne la spiritualità, i luoghi, le persone e l’organizzazione».
L’inaugurazione ha visto la lectio magistralis di Mario Cucinella, architetto e designer e l’intervento di Gambetti, che ha osservato come il concetto di “sapere con le mani”, uno dei principi ispiratori della scuola - che è gratuita - riporta al centro «una dimensione integrale dell’educazione, che sa riconnettere la conoscenza speculativa e quella pratica: la Scuola vuole proporre agli studenti un modello virtuoso mettendo in dialogo e integrando la tecnica e la tecnologia, le arti e lo studio teorico».
Il direttore della scuola e segretario generale della Fondazione, padre Francesco Occhetta, ha spiegato che a ottobre saranno inseriti i corsi per fabbro e mosaicista: gli indirizzi diventeranno quattro. All’evento, moderato da Antonio Preziosi, direttore di Rai Parlamento, ha partecipato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
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