Parte il Sinodo sul “cammino” della Chiesa di Bergoglio. Per la prima volta voto alle donne
I partecipanti da tutto il mondo saranno 449, anche due vescovi cinesi. Tra gli invitati l’ex leader no global Luca Casarini
di Carlo Marroni
I punti chiave
3' di lettura
Un evento destinato a segnare un passaggio fondamentale nel pontificato di Francesco . Dopo dieci anni il Papa argentino chiama la Chiesa a fermarsi sul tema centrale della sinodalità, che significa “camminare insieme”, la cifra forte di Bergoglio. Nell’Aula Paolo VI del Vaticano, si apriranno i lavori del Sinodo dei Vescovi sulla sinodalità, appunto. Per la prima volta voteranno anche le donne: ci saranno, dunque, padri e madri sinodali, con i tablet alla mano per esprimere il loro parere. Saranno 449 i partecipanti: avranno diritto di voto in 365. Cinquantaquattro le donne ammesse alla votazione. Ci saranno venti delegati delle Chiese orientali, anche due vescovi cinesi di nomina papale, scelti «dalla Chiesa locale d’intesa con le autorità».
«Ascoltare, capire e mettere in pratica la volontà di Dio»
L’obiettivo di questo Sinodo, il quinto del suo pontificato, Francesco lo sintetizza lui stesso su X, il social finora conosciuto come Twitter: «L’essenza del percorso sinodale risiede in una verità di fondo che non dobbiamo mai perdere di vista: esso ha lo scopo di ascoltare, capire e mettere in pratica la volontà di Dio», si legge in un post pubblicato dall’account @Pontifex alla vigilia dell’apertura del Sinodo.Ascolto, comprensione, quindi anche dialogo come direttrici di questa grande assemblea iniziata in modo inedito “dal basso” nell’ottobre 2021 con la consultazione di diocesi e parrocchie di ogni Paese del mondo e proseguita poi con la fase continentale in Asia, Africa, America, Medio Oriente, Oceania.
Il volto “green” dell’assemblea
I lavori entreranno poi nel vivo nel pomeriggio del 4 ottobre in Aula Paolo VI (e non in Aula nuova del Sinodo come in passato), dopo che la mattina i partecipanti saranno introdotti all’utilizzo del nuovo setting, cioè la serie di telecamere e tablet già allestiti nei vari tavoli circolari per ognuno dei presenti con software di traduzione installati all’interno per leggere e scaricare documenti, per chiedere la parola e per votare.Un modo, questo, anche per «evitare lo spreco di carta», scrive Vatican News.
Il Sinodo si presenta così con un volto green, anche per la scelta della Segreteria Generale di provvedere a compensare parte delle emissioni di CO2 residue grazie a progetti capaci di generare un “credito” di carbonio tale da bilanciare il “debito” accumulato. Un passo quasi “dovuto” in vista della pubblicazione della Laudate Deum, l’esortazione apostolica che segue l’enciclica Laudato si’, lo stesso giorno dell’apertura del Sinodo.
Dibattito anche sui temi divisivi, l’attacco dei conservatori
Fino a fine ottobre si alterneranno i lavori in plenaria e i dibattiti nei circoli minori. Il Papa ha chiamato anche un outsider tra gli uditori: Luca Casarini , ex leader dei no global, da anni attivo nel salvataggio dei migranti con la Mediterranea Saving Humans. Nell’Instrumentum laboris, canovaccio sul quale lavoreranno vescovi e cardinali di tutto il mondo, tanti i temi al vaglio dell’Assemblea. Tra i più divisivi, il ruolo delle donne nella Chiesa, le coppie Lgbtq, la questione dei preti sposati.
Proprio alla vigilia del Sinodo, è stata resa nota la risposta del Papa ai “dubbi” di cinque cardinali ultra-conservatori (Brandmüller, Burke, Sandoval Íñiguez, Sarah e Zen Ze-kiun). Bergoglio ha in particolare aperto alla possibilità che ci possano essere «forme di benedizione» per le coppie omosessuali «quando si chiede una benedizione, si sta esprimendo una richiesta di aiuto a Dio», purché «non trasmettano un concetto errato del matrimonio» che per la Chiesa resta quello tra un uomo e una donna. Quanto alle donne sacerdote, Bergoglio, rispondendo ai “dubia” ha detto che «non c’è un no dogmatico», anche se il “no” alle donne prete formulato da Wojtyla resta una «dichiarazione definitiva». Il Sinodo non si esaurirà ad ogni modo quest’anno ma terminerà ad ottobre 2024.
Il tablet bianco per il Papa, nero per i vescovi
Trentacinque i tavoli con dodici persone ciascuno, suddivisi per lingua. Ogni partecipante - la novità di questo Sinodo - avrà un tablet nero. Quello del Papa è bianco. Lo strumento servirà ad ognuno per votare e per chiedere la parola in Assemblea. Nel dettaglio, i tavoli sono 35: uno portoghese; otto italiani; 5 francesi; 7 spagnoli; 14 inglesi. Il Papa, quando prenderà parte, siederà al tavolo della segreteria generale del Sinodo.In Aula Paolo VI, in apposite cabine, ci saranno i traduttori.
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