Vela, la Barcolana numero 50 è la regata con più partecipanti al mondo
di Antonio Vettese
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Tra i primati della vela italiana c'è quello di avere la regata con più partecipanti al mondo: si chiama Barcolana, si corre ogni anno nella seconda domenica di ottobre con partenza di prima mattina, quest'anno ha raggiunto la cinquantesima edizione. Si parte domenica mattina alle 10,30 e per accogliere tutti la linea di partenza è stata ampliata fino a due miglia. Gli iscritti, già un giorno prima della partenza, hanno superato il record conquistato l’anno scorso di 2101: dovrebbero essere superati con una certa facilità i 2300 iscritti. Fino all’anno scorso questo primato era della Round Zealand in Danimarca con 2072 iscritti. La prima volta, nel 1969, erano “solo” 51, vinse una barca di soli 9 metri.
Nei giorni scorsi si è presentato a Trieste “Tempus Fugit” dello skipper Ludde Ingvall, un espertone del giro del mondo: sono solo 34 metri bompresso compreso, alla fine bruttina da vedere e non si sa quanto efficace in acqua. Partecipa alla caccia del record in una regata in cui il bello non è vincere ma partecipare: in qualsiasi modo . Non sarà la barca più grande, primato che spetta a Viriella di Vittorio Moretti, uno sloop di 36 metri timonato da Mauro Pelaschier e ambasciatore della fondazione One Ocean. Si chiama Nibbio la barca che ha partecipato a tutte le edizioni.
La ricetta del successo, dei record? Beh, il Golfo di Trieste offre qualcosa di inimitabile per ambiente e tradizione, a cominciare dalla Bora, quel vento cattivo che quando soffia le sue burrasche invernali rende difficile pure stare in piedi sul molo. La porta marittima dell’Impero austro ungarico vive ancora le suggestioni uniche con le sue atmosfere. La passione è quello che traspare ovunque: partecipanti, organizzatori, cittadini, che accolgono calorosamente chi arriva.
«Per questa 50 esima edizione lavoriamo da tempo – ha detto il presidente dell'organizzazione Mjtia Gialuz – abbiamo voluto il meglio in ogni settore, lavorando a fondo. Il nostro slogan è quello del manifesto realizzato con Marina Abramovic: “We are all on the same boat”, siamo tutti sulla stessa barca. Un invito a rispettare il mare, una spinta che può partire sebbene siamo forse un po’ in ritardo anche da noi diporisti. Con questa Barcolana siamo riusciti a celebrare il mare nelle sue diverse culture».
Il manifesto dell’artista nata in Serbia e ora naturalizzata statunitense ha suscitato qualche malumore, considerato da qualcuno una intrusione, tuttavia il messaggio, letto in chiave ambientale e non politica ha il suo valore.
Le banchine dello storico porto di Trieste in pochi giorni si sono riempite di barche, gente, velisti, il bel tempo aiuta i record e sono arrivati in tanti. La regina è la nave scuola della Marina Militare, la gloriosa Amerigo Vespucci che, ormeggiata di fianco alla Stazione Marittima, ha ricordato i tempi antichi quando le grandi navi a vela partivano verso il mondo: resta una ambasciatrice del made in Italy che spesso cerchiamo nelle tecnologie e nelle eccellenze contemporanee che tuttavia, per una buona parte, resta proprio in questa cultura sedimentata, digerita e divenuta stile.
Sono oltre 400 gli eventi, dedicati a regate per diverse categorie di barche, da quelle classiche alle derive. Purtroppo nel golfo del vento i 466 iscritti alla Barcolana Young hanno atteso per ore la partenza e alla fine i premi sono stati assegnati… per sorteggio. Ma, ancora una volta, l’importante è partecipare: Barcolana Fun, Night, Invitational, Barcolana Nuota e anche per 2000 flauti. E poi mostre d'arte presentazione di libri, per non farsi mancare nulla c'è anche la Barcolana Chef.
Il record di partecipazione è già battuto prima della partenza ma non è l'unico. C'è quello di velocità: i bravi ci mettono meno di un'ora per le quasi 15 miglia.
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