Rambler 88 primo tra i monoscafi

Vela, Soldini e Maserati vincono la Rolex Middle Sea Race

di Antonio Vettese

2' di lettura

La Rolex Middle Sea Race ha i suoi vincitori in tempo reale: sono il trimarano Maserati Multi 70 di Giovanni Soldini nella classe multiscafi e Rambler 88 tra i monoscafi. In assoluto il primo ad arrivare è stato Maserati, spinto dalla burrasca che sta imperversando nel Canale di Sicilia e che mette in difficoltà le barche più piccole ancora in regata, il suo tempo è stato di due giorni, 11 ore e 55 minuti. Rambler, il cui armatore conserva il record assoluto della regata con poco più di 47 ore stabilito nel 2007 con il vecchio Rambler di 100 piedi, è arrivato “solo” tre ore dopo. Si immagina che i multiscafi siano sempre tanto ma tanto più rapidi dei monoscafi, ma in condizioni miste le barche moderne possono dire la loro.

Soldini ha conquistato il risultato nonostante la rottura del timone destro: per fortuna il trimarano ha tre timoni e con un poco di attenzione a non alzare lo scafo centrale è riuscito a navigare lo stesso ed essere veloce, il suo avversario Power Play, che condivie la struttura generale ma non è stato modificato per navigarein foiling cioè alzandosi sull'acqua dopo una iniziale fuga dovuta al vento scarso si è dovuto arrendere. Soldini ha scelto un equipaggio con molti giovani di belle speranze, dal nipote Matteo Soldini a Nico Maori Malingri di Bagnoli, all’olimpionico di Rio Vittorio Bissaro oltre agli uomini che lo hanno accompagnato in altre avventure Guido Broggi, Carlos Hernandez Robayna, Oliver Herrera Perez, Francois Robert.

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Rambler è dell’americano George David ed è un progetto di particolare successo che conquista la vittoria in tempo reale per la quarta volta consecutiva, più che giovani ci navigano un blocco di grey haired da paura, con in testa Brad Butterworth, tattico neozelandese vincitore di tutto il vincibile o il prodiere Curtis Blewett di uguale fama. Il progettista è uno dei più discussi enfant terrible della vela, ormai invecchiato, l’argentino Juan Kouyoumdjian per tutti Juan K visto la impronunciabilità del cognome di origine armena, è una barca che punta tutto sull'agilità, la versatilità di chiglia e derive, e non sulla dimensione. Per conoscere i vincitori in tempo compensato bisognerà aspettare: potrebbe esserci la sorpresa di una piccola barca che porta a casa il risultato.

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