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Vendite su Bayer, trimestre più debole di attese e target 2023 cauti

Il gruppo si aspetta di raggiungere gli obiettivi nella parte bassa della guidance

di Giuliana Licini

(Reuters)

2' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bayer cede vistosamente terreno alla Borsa di Francoforte dopo i dati trimestrali più deboli del previsto e gli obiettivi annuali più cauti. Il titolo del colosso farmaceutico e agrochimico tedesco accusa la flessione più pesante dell’indice DAX 30 e tra le peggiori dello Stoxx Europe 600. A lasciare il segno sui conti sono stati il business farmaceutico significativamente più debole del pronostico e il calo dei prezzi del glifosato.

«Bayer ha avuto un inizio d’anno lento, come previsto», è l’incipit del comunicato diffuso dal gruppo di Leverkusen. Le vendite sono calate dell’1,7% (-1,1% al netto degli efeftti valutari) a 14,4 miliardi di euro, mancando il consensus di 200 milioni. L’Ebitda rettificato è diminuito di quasi il 15% a 4,47 miliardi di euro, mentre il consensus puntava a 4,63 miliardi. L’utile netto è arretrato del 33,8% a 2,18 miliardi, risentendo tra gli altri fattori della svalutazione dovuta alle minori aspettative di prezzo di mercato del glifosato. Il free cash flow è negativo per 4,1 miliardi da -1,18 miliardi nel primo trimestre dello scorso anno. Il settore farmaceutico è risultato più debole del previsto con vendite per 4,4 miliardi (-4,7%) e un Ebitda rettificato di 1,1 miliardi (-20%). In netta contrazione in particolare le vendite dell’anticoagulante Xarelto (-13%) e del farmaco per cardiopatie Adalat (-24%), per «effetto di procedure d’asta e agli sviluppi pandemici in Cina».

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L’arrivo sul mercato di nuovi farmaci non è riuscito a compensare il calo del settore. Il business agri-chimico ha registrato a sua volta un calo del fatturato dell’1,1% a 8,35 miliardi, con un Ebitda rettificato in flessione dell'11% a 3,3 miliardi, risentendo di un calo del 24% delle vendite di erbicidi «a causa del calo dei volumi e dei prezzi dei prodotti a base di glifosato». La divisione di Consumer Health ha registrato ricavi per 1,57 miliardi (+4%) e un Ebitda rettificato di 379 milioni (-2,3%) Dopo il significativo calo degli utili, il gruppo ha smorzato le aspettative per l'intero anno, pur confermando la ‘forbice’ degli obiettivi.

«Per il resto dell’anno Bayer vede rischi potenziali derivanti principalmente dalle attese del mercato sui prezzi dei prodotti a base di glifosato che si sono significativamente ridotte», ha affermato il ceo Baumann. «Continuiamo a prevedere un miglioramento della performance negli altri settori nella seconda metà dell’anno. Nel complesso, prevediamo di raggiungere gli obiettivi nel corridoio inferiore della nostra guidance», ha aggiunto il ceo. Le stime restano di fatturato al netto degli effetti valutari tra 51 e 52 miliardi di euro, che corrisponderebbe a una crescita dal 2 al 3%, di un risultato operativo rettificato (Ebitda) tra 12,5 e 13 miliardi di euro (da 13,5 miliardi nel 2022). Secondo gli analisti di Jefferies a deludere il mercato è stato soprattutto il risultato operativo della divisione farmaceutica inferiore alle stime degli analisti. E’ stato inoltre male accolto il fatto che gli obiettivi annuali siano ora previsti nella fascia inferiore degli intervalli indicati dal gruppo.

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