circuito complementare

Venetex per il welfare aziendale La pandemia spinge la moneta

di Nicola Brillo

Da sinistra Marco De Guzzis, Giampietro Trabuio e Franco Contu

3' di lettura

«I venetex con cui ci vengono pagate le bollette li utilizziamo per acquistare gadget, pagare la tipografia, cartellonistica, cartoleria, li abbiamo utilizzati anche per saldare il conto del notaio e per le consulenze esterne». Filippo Agostini, ad di Antenore Energia, società del gas ed energia elettrica con 80mila clienti, utilizza da anni i venetex, la moneta alternativa veneta. In pochi anni ha veicolato 750mila venetex (l’equivalente di 750mila euro).

«Per la prima volta questo mese ho dato in venetex la parte di welfare aziendale ai nostri dipendenti, che li potranno spendere nei negozi o servizi del circuito – aggiunge Agostini, tra i primi ad aderire all’iniziativa -. Ad oggi è un’esperienza di successo, che non ha sostituito il fatturato in euro, anzi ne ha aggiunto. Questo circuito permette di abbassare lo stress finanziario, con la possibilità di avere anche un fido in venetex».

Loading...

Stesse conferme per GioloCenter, azienda specializzata nel commercio di materiali di finitura edilizia e colorificio. Con sei punti vendita dislocati nelle province di Padova e Rovigo e quaranta collaboratori, offre un servizio completo al mondo dell’edilizia leggera, comodamente pagabile in venetex.

L’idea di una moneta veneta, il cui utilizzo è riconosciuto dal ministero delle Finanze ed ha un cambio fisso (1 venetex = 1 euro), è nata importando l’esperienza sarda. Nel 2016 un gruppo di imprenditori veneti di Venetwork, guidato da Alberto Baban, ha dato il via all’iniziativa assieme alla partecipazione di Sardex. Non solo scambi economici tra aziende del circuito, ora si punta ad allargare ai privati grazie ai conti venetex “personali”, da spendere nel settore Horeca e al dettaglio.

Un’esperienza che nel corso degli anni è cresciuta e che la pandemia non ha fermato. Oggi sono 800 le pmi venete aderenti. Il circuito veneto dalla sua nascita ha scambiato 14,23 milioni di venetex, nell’ultimo trimestre +50% rispetto allo stesso periodo nel 2019 e +15% numero di transazioni rispetto ad un anno fa. In pieno lockdown, nel primo quadrimestre 2020, il circuito ha registrato +40% (corrispondente ad un +372.385,84 euro) nel transato rispetto al 2019. Il trend di crescita si è poi mantenuto durante l’estate con un record di transato mensile a luglio pari a 605.678,36 venetex. Dal primo marzo al 31 ottobre questi i numeri e settori di scambio: servizi e forniture per azienda (419.380), utilities (352.400), edilizia (348.247), pubblicità e stampa (316.521), veicoli (301.191).

«Siamo partiti come una piccola start-up innovativa, dopo 5 anni possiamo confermare che il modello sardo ha funzionato anche in Veneto – conferma Giampietro Trabuio, direttore generale di Venetex, tra i fondatori della moneta veneta -. Siamo riusciti a mettere in contatto imprenditori che altrimenti non si sarebbero conosciuti, questo è un altro successo del nostro circuito, che alimenta l’economia reale del territorio. Durante il lockdown siamo stati vicini alle nostre aziende, aumentando autonomamente il fido».

La famiglia delle monete virtuali su base regionale si sta allargando, sotto la regia di sardex o con partecipazioni dirette. È partito il Friuli Venezia Giulia a settembre, e presto si aggiungeranno altre regioni. «Il nostro obiettivo è diventare una community nazionale dell’economia reale - spiega Marco De Guzzis, ceo di Sardex - oggi siamo presenti in 11 regioni con sardex, in altre cinque con collaborazioni, con più 10mila imprese e un anno scambiamo 150 milioni di euro».

Il “circuito sardex” sta ora lavorando per migliorare la connessione tra le diverse monete e allungare la filiera degli aderenti, con investimenti in tecnologia. A inizio anno verranno introdotte novità nei pagamenti online ed e-commerce.

Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti