Americhe

Venezuela e Cuba, la guerra delle tv

Braccio di ferro tra Maduro e Guaidò per mantenere Telesur, l’anti Cnn. Il presidente cubano Diaz-Canel condanna le minacce di chiusura dell’emittente

di Roberto Da Rin

(Afp)

2' di lettura


La crisi economica che attanaglia il Venezuela non è mitigata dal rialzo dei prezzi del petrolio di cui il Paese è grande produttore. Non solo. La contrapposizione politica rimane netta; Nicolas Maduro rimane al centro della scena, in qualità di presidente, a un anno di distanza dall'autoproclamazione a presidente di Juan Guaidò. Il primo mantiene l'appoggio esterno di Cina, Russia, Turchia e Cuba, il secondo di Stati Uniti e Unione europea. Il controllo dei media rimane uno dei temi centrali della contrapposizione politica. Non solo a livello nazionale, ovvero in Venezuela.

Il ministro della Comunicazione venezuelano, Jorge Rodríguez, ha escluso che l'autoproclamato presidente ad interim Juan Guaidó possa - come ha annunciato - prendere progressivamente il controllo della tv in spagnolo
governativa Telesur.

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La sfida abbraccia naturalmente anche l'ambito regionale, e in particolare l'alleanza, cruciale, tra il Venezuela e Cuba. Il presidente cubano Miguel Díaz-Canel ha condannato “energicamente” quelle che considera minacce del capo dell'opposizione venezuelana, Guaidó, in merito alla sua intenzione di recuperare progressivamente il controllo della tv “all news” Telesur, attualmente gestita dal governo del presidente venezuelano Maduro.

«Condanniamo energicamente le minacce contro la voce e l'immagine dei popoli che combattono e resistono all'assalto imperiale. Dalla nostra America e dal mondo: #VivaTeleSUR», ha scritto Díaz-Canel sul suo account Twitter.

Telesur è un canale televisivo fondato nel gennaio 2005 nell'ambito dei progetti approvati dal governo venezuelano. La sua “struttura societaria” è costituita da una partecipazione del 70% di capitale venezuelano e dal restante 30% di capitale composto da Argentina, Bolivia, Cuba, Ecuador e Nicaragua. L'idea originaria è stata quella di creare una voce alternativa a quella di Cnn en Español, gemmazione del canale americano Cnn, e visibile in tutti i Paesi dell'America Latina.
Guaidó ha annunciato di aver creato «una Commissione presidenziale per la ristrutturazione di Telesur», che «sarà integrata da professionisti con esperienza e indipendenza che dirigeranno il processo per mettere il canale al servizio della libertà».
Intanto il disgelo che alcuni anni fa l'ex presidente americano Barack Obama aveva avviato con Cuba è totalmente azzerato da Donald Trump. Gli Stati Uniti hanno deciso di limitare drasticamente i collegamenti aerei con Cuba: lo ha annunciato il segretario di stato americano Mike Pompeo, spiegando che ai voli charter Usa sarà vietato fare scalo negli aeroporti dell'isola fuori la capitale L'Avana. L'obiettivo è quello di ridurre le entrate del governo cubano legate al turismo che costituiscono una delle fonti primarie di ingresso del governo cubano.

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