la storia

Vent’anni di un’automobile di «rottura»

di Si.Pi.

(12963)

3' di lettura

Sono passati 20 anni e 20 centimetri tra la presentazione della prima Ford Focus e la quarta generazione svelata a Londra. Era infatti il 1998 quando l’erede della Escort debuttava e in 4.17 metri, contro i 4.37 dell’attuale, rivoluzionava il concetto di vettura media. Mentre l’Euro prendeva forma, nasceva la Banca Centrale Europea e Marco Pantani vinceva il Giro d’Italia, la Focus iniziava a scrivere una storia che l’avrebbe portata anche a trionfare nei rally.

Partendo dalla prima generazione, vincitrice del premio Auto dell’Anno nel 1999, la Focus introdusse concetti come le sospensioni Multilink al posteriore (anteprima in una vettura del suo segmento) ma soprattutto l’Edge Design portato al debutto dalla piccola Ka. Dopo anni di linee morbide e arrotondate la Focus scelse la strada dei tratti netti decisi, corso stilistico ripreso non solo dalla gamma Ford ma anche da diverse concorrenti. Commercializzata in versione tre porte, cinque porte e station wagon, la novità dell’Ovale Blu si distingueva anche per un piacere di guida e per una precisione dello sterzo ai vertici della categoria, qualità ritrovata in tutte le generazioni.

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Nel 2001 è tempo di restyling e le novità si concentrarono in particolar modo sui gruppi ottici e nei paraurti, oltre all’arrivo della versione ST 2.0 da 173 cavalli e nel 2002 della potente e sportiva RS da 215 cavalli.

Oltre ai motori anche le dotazioni segnano un’importante avanzamento in tema di sicurezza e tecnologia: sulla versione di punta non mancano gli airbag frontali, l’abs di serie e il controllo di trazione. Al Salone di Parigi del 2004 venne svelata la seconda generazione di Ford Focus, sviluppata sulla piattaforma C1 condivisa con Mazda 3 e con un lungo elenco di modelli Volvo come C30, S40, V50 e C70.

Oltre alla linea completamente nuova crescono le dimensioni e lo spazio a bordo, con una lunghezza di 4,37 per la versione a 5 porte, mentre le motorizzazioni della seconda serie partiranno dal 1.6 da 90 cavalli fino al 2.5 litri da 350 cv.

Nel 2005 arriva la versione ST da 225 cavalli, spinta dal propulsore cinque cilindri 2.5 l, mentre l’anno successivo debutta al Salone di Ginevra la Coupé-Cabriolet. Versione di serie della concept Vignale presentata l’anno precedente a Francoforte, la Focus CC era assemblata negli stabilimenti Pininfarina e si contraddistingueva per il tetto rigido completamente ripiegabile. Nel 2006 e 2007 la Focus Wrc conquista anche due mondiali costruttori rally, con al volante una leggenda come anche Colin McRae. Nel 2008 arriva il restyling della seconda serie, con frontale ridisegnato, gruppi ottici modificati, passaruota maggiorati, portellone rivisto e interni con materiali più curati. Nel 2009 debutta la RS 2.5 turbo da 305 cv mentre nel 2010 entra in listino la RS 500, svelata al Salone di Lipsia: 500 esemplari dotati di un motore 2.5 da ben 350 cv e caratterizzati dalla vernice nera opaca. Per la terza generazione si deve invece aspettare il 2010 con il debutto al Salone di Detroit e l’arrivo sul mercato l’anno successivo. Esteticamente evolve le linee del Kinetic Design presentando fari anteriori più taglienti e prolungando sulla fiancata quelli posteriori. Protagonista di un restyling nel 2014, nel 2015 debutta la RS Mk III da 350 cavalli con accessori come il Launch Control o il Drift Mode. Rispetto alle antenate, è la prima Focus RS ad aver la trazione integrale che è gestita da un sistema chiamato dalla Ford Dynamic Torque Vectoring ed è esclusivamente disponibile a cinque porte.

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