ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùIl quesito del Lunedì

Versamento Imu, se i coniugi sono comproprietari in due Comuni differenti

Per la Corte costituzionale è abitazione principale quella dove il soggetto passivo Imu ha stabilito la propria residenza anagrafica e la dimora abituale

di Pasquale Mirto

1' di lettura

Domanda. Due coniugi sono comproprietari al 50% ciascuno di due appartamenti situati in Comuni diversi. Il marito ha stabilito la residenza in uno di questi Comuni, e la moglie nell'altro. Per il 2022, i coniugi hanno scelto come abitazione principale uno dei due appartamenti con esenzione Imu, pagando l'imposta in misura intera per l'altro appartamento, ognuno per la propria quota. Alla luce della sentenza della Corte costituzionale 209/2022, come ci si deve comportare, nel caso descritto, per l'Imu da versare nel 2023?

Risposta. La Corte costituzionale ha riscritto la definizione di abitazione principale, ritenendo che sia tale quella dove il soggetto passivo Imu ha stabilito la propria residenza anagrafica e la dimora abituale. Pertanto,nel caso prospettato dal lettore, ogni soggetto passivo dovrà corrispondere l'Imu per la quota del 50% dell'immobile non utilizzato come propria abitazione principale. Quanto versato in passato, sulla base della normativa dichiarata incostituzionale, può essere oggetto di istanza di rimborso, da presentare entro cinque anni dalla data del versamento.

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Il quesito è tratto dall'inserto L'Esperto risponde in edicola con Il Sole 24 Ore di lunedì 13 marzo.

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