ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùPolitica

Verso le Europee, dopo la sconfitta dei sovranisti polacchi Meloni più vicina all’alleanza con il Ppe?

La crisi apertasi in Medio Oriente avrà effetti non solo sull’emergenza migranti ma probabilmente anche su una ripresa dell’incremento dei prezzi dell’energia

di Barbara Fiammeri

Polonia al voto, Tusk: "Ha vinto la democrazia"

3' di lettura

La tragedia in Israele ha inevitabilmente messo la sordina a tutte le altre notizie. Non c’è dubbio altrimenti che l’esito delle elezioni in Polonia avrebbe avuto a Roma echi assai diversi. La sconfitta di Diritto e giustizia (Pis), il partito guidato da Jaroslaw Kaczynski e in cui milita l’attuale premier Mateusz Morawieck, che è il principato alleato di Giorgia Meloni in Europa, non lascia certo indifferente la leader di FdI. Soprattutto in vista del voto alle Europee della primavera del 2024 e delle alleanze che ne seguiranno. Anche perché arriva dopo il flop di Vox in Spagna, altro alleato di Meloni a Bruxelles.

Battuta d’arresto per Kaczynski

Due sconfitte assai diverse - basti pensare che il Pis governa da quasi dieci anni mentre la formazione di Santiago Abascal era e resta all’opposizione. Tuttavia un fattore comune c’è ed è significativo: si tratta di due formazioni sovraniste e antieuropeiste che come FdI militano nel gruppo parlamentare dei Conservatori e riformisti. Il partito di Kaczynski pur avendo perso parecchi voti continua a mantenere il primato ma il 35,3% ottenuto domenica non è sufficiente a raggiungere la maggioranza parlamentare. Il leader polacco l’aveva messo in conto e per questo era pronto ad allearsi con l’estrema destra di Confederazione che però si è fermata al 7%.

Loading...

Elettori in massa alle urne

Gli elettori polacchi hanno quindi bocciato l’ipotesi di un governo ancora più a destra dell’attuale e si sono recati in massa alle urne premiando Coalizione civica (Ko), la formazione politica guidata da Donald Tusk, piazzatasi al secondo posto con circa il 31% e che può però contare sull’alleanza con due formazioni minori raggiungendo così oltre il 53% del consenso. Vedremo nelle prossime settimane se e come sarà formata la futura alleanza di governo. Kaczynski non sembra intenzionato a mollare la presa facilmente e conta sul rapporto con il presidente polacco Andrzej Duda che proviene sempre dal Pis.

L’agenda con Bruxelles

Ma anche Tusk può contare su alleati di peso. Il leader di Coalizione civica è infatti un importante componente del Ppe di cui è stato anche presidente. E qui torniamo agli effetti sul fronte italiano. Finora da Fratelli d’Italia hanno sempre smentito l’ipotesi di un avvicinamento al Ppe. Anche per il timore di subire da destra gli attacchi di Salvini che ha già impostato la campagna elettorale delle Europee come un referendum contro la riedizione della maggioranza Ursula e cioè una coalizione che comprenda anche i socialisti. Meloni per ora non si sbilancia. Anche perché di qui alla fine dell’anno l’agenda con Bruxelles è fitta di appuntamenti: dal via libera alla manovra appena varata al confronto sulle nuove regole del Patto di stabilità al Pnrr e naturalmente il Mes. Senza contare le difficoltà sul fronte interno.

Gli equilibri nel Consiglio europeo

La crisi apertasi in Medio Oriente avrà effetti non solo sull’emergenza migranti ma probabilmente anche su una ripresa dell’incremento dei prezzi dell’energia, a partire da quelli del gas che il governo confidava di essersi ormai lasciato alle spalle. Il tutto mentre i tassi continuano a salire e il debito italiano torna ad essere un sorvegliato speciale sui mercati. Calma e gesso dunque. Prima di scoprire le carte, di decidere le alleanze future Meloni valuterà attentamente le conseguenze. A partire dagli equilibri nel Consiglio europeo dove non sarà certo irrilevante l’arrivo, a questo punto probabile, di Tusk.

Riproduzione riservata ©

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti