Rincari biglietti aerei: Mister Prezzi convoca le compagnie
Verso un luglio da record con le presenze dall’estero che supereranno il 2019. Per Coldiretti 15,6 milioni di italiani (+1%) andranno in vacanza a luglio
di Enrico Netti
3' di lettura
Circa un terzo sceglierà le vacanze all’estero nonostante i pesanti rincari dei biglietti aerei, fino al 50% in più rispetto al 2022. Proprio su questo tema martedì 4 luglio il garante per la sorveglianza dei prezzi Benedetto Mineo, su indicazione del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha convocato i rappresentanti delle principali compagnie aeree che effettuano voli nelle tratte nazionali interessate dai maggiori rincari.
Gli incontri, spiega una nota del Mimit, consentiranno di analizzare le dinamiche dei prezzi dei biglietti e saranno propedeutici all’immediata convocazione di una commissione di allerta rapida sul caro-voli. Perché a fronte dei rincari registrati negli ultimi mesi il costo è del cherosene è calato del 40-45% e Olivier Jankovec, direttore generale dell’Airports Council International Europe (Consiglio degli Aeroporti Internazionali in Europa) ha ricordato «Mi lascia perplesso questo rialzo, mi meraviglio che nessuno stia intervenendo per tutelare l’interesse pubblico. È evidente che c'è un aumento che va al di là dei costi sostenuti dai vettori, le tariffe sono 6 volte il tasso d'inflazione, come è possibile?».
Le previsioni sul turismo
L’industria dell’ospitalità comunque si prepara a una stagione record. A luglio sono attese 74,4 milioni di presenze presso le strutture ricettive della Penisola. Si tratta di 4,9 milioni di presenze in più (+7% sul 2022) con il ritorno ai livelli pre pandemia. Nel trimestre estivo le presenze complessive dovrebbero toccare quota 212,8 milioni con circa 12,5 milioni di presenze in più. Una crescita che sarà trainata dagli arrivi dall’estero che dovrebbero segnare un +9,6% rispetto la scorsa estate. Con questo incremento le presenze straniere saranno 101,2 milioni con un incremento di quasi un punto percentuali rispetto all’estate 2019 considerata la migliore del secolo. In quell’anno l’Italia fu in quinto paese più visitato al mondo con 65 milioni di arrivi e il secondo con 221 milioni di pernottamenti.
Queste le previsioni elaborate da CST per Assoturismo Confesercenti che evidenziano le destinazioni chiave. I flussi premieranno le città d’arte e i centri minori dove è prevista una crescita intorno all’8,3% e una accentuata presenza di clientela straniera che sfiorerà i due terzi delle presenze. Per le località dei laghi e le aree rurali e di collina la variazione attesa è del +7,8%. In crescita anche il movimento turistico delle località marine e montane, rispettivamente con il +5,9% e il +6,6%. Abbastanza positiva anche la percezione delle imprese che operano nelle località termali e ad “altro interesse”, con una crescita stimata rispettivamente del +3,5% e del +3,4%.
15,6 milioni di italiani in vacanza a luglio
In questo scenario si aggiungono i 15,6 milioni di italiani (+1% sul 2022) che hanno organizzato le vacanze a luglio. Secondo l’analisi di Coldiretti/Ixe le loro scelte premiano le destinazioni nazionali con spostamenti a breve raggio. Circa un terzo sceglierà le vacanze all’estero nonostante i pesanti rincari dei biglietti aerei, fino al 50% in più rispetto al 2022. Chi resterà in Italia sceglie le riviere dove, fanno sapere da Coldiretti, l’aumento dei listini per alloggio, vitto anche ombrelloni e lettini per toccare i valori massimi nella prima metà di agosto. Ma particolarmente apprezzate, oltre alle città d’arte, sono anche le scelte alternative per conoscere – sottolinea Coldiretti – una Italia cosiddetta minore, quella dei parchi alla campagna, dalla montagna fino ai piccoli borghi che fanno da traino al turismo enogastronomico, con ben il 92% delle produzioni tipiche nazionali che nasce nei comuni italiani con meno di cinquemila abitanti.
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