Verso terza lettura

Legge salvamare, i pescatori potranno raccogliere i rifiuti in acqua

L’operazione è gratuita per il pescatore che la effettua. I costi di gestione di questo tipo di rifiuti sono coperti con una specifica componente che si aggiunge alla tassa o tariffa sui rifiuti

di An.C.

(aryfahmed - stock.adobe.com)

2' di lettura

Un passo nella direzione della riduzione delle plastiche in mare e, più in generale, del contenimento del cosiddetto “marine litter”, ovvero i rifiuti marini. Tra le misure della cosiddetta “legge Salvamare” quella in base alla quale i comandante della nave o il conducente del natante, e quindi anche il pescatore che dopo una battuta di pesca fa ritorno in porto, conferisce i rifiuti accidentalmente pescati in mare all’impianto portuale di raccolta. Il disegno di legge è stato approvato dal Senato con 220 voti favorevoli, nessun contrario e 15 astensioni, in sede redigente. Poiché rispetto al testo della Camera, a Palazzo Madama sono state apportate alcune modifiche, ora è richiesto un ulteriore passaggio parlamentare per l’approvazione definitiva.

Strutture di raccolta, anche temporanee, in prossimità degli ormeggi

In caso di ormeggio di un’imbarcazione presso aree non ricadenti nella competenza territoriale di un’autorità di sistema portuale, viene previsto che i comuni territorialmente competenti nell’ambito della gestione dei rifiuti urbani dispongono che i rifiuti accidentalmente pescati vengano portati in apposite strutture di raccolta, anche temporanee, allestite in prossimità degli ormeggi. Ancora: il comandante della naveno il conducente del natante che approda in un piccolo porto non commerciale, caratterizzato solo da un traffico sporadico o scarso di imbarcazioni da diporto, conferisce i Rap (“rifiiuti accidentalmente pescati”) presso gli impianti portuali di raccolta integrati nel sistema di gestione dei rifiuti comunale.

Loading...

Costi coperti da componente che si aggiunge alla tariffa sui rifiuti

L’operazione è gratuita per il pescatore che la effettua. I costi di gestione di questo tipo di rifiuti sono coperti con una specifica componente che si aggiunge alla tassa o tariffa sui rifiuti. Questa scelta di fatto distribuisce sull’intera collettività nazionale gli oneri della raccolta.

Premi nei confronti dei comandanti dei pescherecci che raccolgono rifiuti

Viene poi affidato a un apposito decreto ministeriale - che sarà emanato entro 4 mesi dall’entrata in vigore delle legge, dal Ministro delle politiche agricole alimentari, e forestali, di concerto con il Ministro della transizione ecologica - il compito di individuare misure premiali nei confronti dei comandanti dei pescherecci soggetti al rispetto degli obblighi di conferimento dei rifiuti accidentalmente pescati. Sono esclude in maniera esplicita “provvidenze economiche”.

Educazione ambientale nelle scuole

Tra le altre misure previste, la promozione nelle scuole di ogni ordine e grado di attività finalizzate a mettere in evidenza l’importanza della conservazione dell’ambiente e, in particolare, del mare e delle acque interne, nonché sul corretto conferimento dei rifiuti. Nelle scuole sono promosse le corrette pratiche di conferimento dei rifiuti e sul recupero e riuso dei beni e dei prodotti a fine ciclo, anche con riferimento alla riduzione dell’utilizzo della plastica, e sui sistemi di riutilizzo disponibili.

Riproduzione riservata ©

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti