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Verso la riduzione delle tasse sugli investimenti delle Casse professionali

L’annuncio di de Bertoldi al convegno di Cassa geometri: «Il prelievo porebbe scendere fino al 20%». Per i tecnici nuova riforma previdenziale in arrivo: aliquote fino al 22% ma le pensioni saranno più generose

di Valeria Uva

3' di lettura

Una riduzione graduale della tassazione sugli investimenti delle Casse professionali che va portata «nel tempo a una piena parificazione con quella della previdenza complementare facendola scendere dall'attuale 26% fino al 20 per cento». È questo l’obiettivo annunciato da Andrea de Bertoldi (Fratelli d’Italia) alla platea del convegno organizzato da Cassa geometri sul tema della green economy, svoltosi a Roma l’8 maggio. Il deputato ha annunciato di aver presentato un emendamento che va in questa direzione alla delega fiscale, ora all’esame della commissione Finanze della Camera.

Il percorso per ridurre le tasse

«Nella delega puntiamo a indicare la strada della graduale riduzione della tassazione - ha annunciato de Bertoldi - per eliminare le disparità con altre forme di risparmio come la previdenza complementare». «Saranno poi i decreti attuattivi a indicare il percorso della riduzione - ha aggiunto a margine - che sarà graduale, ma credo si debba arrivare a regime a una tassazione al 20% degli investimenti, aliquota di cui oggi beneficia già la previdenza complementare».

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La nuova previdenza dei geometri

Il presidente di Cassa geometri, Diego Buono, ha spiegato le ragioni che hanno spinto l’ente a rivedere il sistema previdenziale di categoria, con una riforma decisa a novembre e ora all’esame dei ministeri vigilanti. Dal prossimo anno l’aliquota del contributo soggettivio si alzerà di due punti, dal 18 al 20% per poi arrivare al 22% a regime. Ma crescerà anche dal 2 al 3% la quota del contributo integrativo che la Cassa retrocede agli iscritti. I geometri potranno contare su un tasso di sostituzione (ovvero il rapporto tra ultimo reddito prima della pensione e assegno pensionistico) che passerà dall’attuale 52% al 61%, a regime. «Tra gli enti privatizzati eravamo tra quelli con alcune criticità - ha ricordato Buono - con i vari interventi di riforma, compreso quello in arrivo, saremo pienamente sostenibili e riusciremo ad erogare prestazioni importanti, peraltro in un sistema contributivo puro».

L’ intervento che metterà in sicurezza le pensioni dei più giovani: «Sono 12mila gli under 35 iscritti all’Albo geometri» ha ricordato il presidente del Consiglio di categoria, Maurizio Savoncelli.

Il contesto interno e internazionale

L’incontro è stata anche l’occasione per delineare gli scenari geopoltici e macroeconomici attuali e futuri in cui operano i professionisti. «Per la transizione verso la green economy continueremo ad aver bisogno delle materie prime - ha ricordato, ad esempio, Marco Di Liddo, direttore del centro studi internazionali Ce.s.i. - la guerra ha dimostrato come sia necessario trovare vie alternative per procurarsele». Mentre l’economista Giulio Sapelli ha invitato a «sostenere di più l’economia reale, il nostro tessuto produttivo fatto di Pmi, e a incoraggiare gli investimenti dei Comuni, altrimenti poi si scopre come sta già accadendo che mancano tecnici, come i geometri, per il Pnrr». Mentre secondo Alberto Brambilla, presidente del Centro studi e ricerche Itinerari Previdenziali piuttosto che concentrarci sull’inverno demografico futuro dovremmo guardare ai problemi di oggi. «In Italia lavorano solo 23 milioni di persone, 5 milioni sono sostenutii da interventi assistenziali, e altri tre sono neet, giovani che non lavorano e non studiano». Brambilla ha comunque rassicurato i geometri: «I professionisti tecnici continueranno a mantenere ampi spazi di mercato anche nella Silver economy».

Gli investimenti delle Casse professionali

Nel convegno attenzione puntata anche su come le Casse investono i contributi raccolti. In un videomessaggio il sottosegretario all’Economia, Federico Freni, ha confermato l’arrivo a breve del regolamento cornice sugli investimenti che dovrebbe contribuire ad indirizzare le risorse verso la green economy «senza trascurare però il tessuto industriale attuale del nostro Paese». Sempre de Bertoldi ha invitato gli enti previdenziali a investire di più nell’economia reale («Oggi di fatto solo il 4% del patrimonio va in questa direzione» ha commentato). Ma per farlo Tiziana Stallone, presidente della cassa biologi (Enpab) e vicepresidente Adepp ha chiesto meno vincoli sul bilancio civilistico «con la possibilità di avere tre-cinque anni di tempo per valutare i rendimenti finanziari, senza guardare all’andamento volatile del singolo anno». Una idea appoggiata dallo stesso de Bertoldi proprio per favorire gli investimenti in Italia e in economia reale. Mentre Alessandro Visparelli, alla guida di Enpacl (consulenti del lavoro) ha ricordato come «già oggi la metà del nostro patrimonio è investita rispettando i criteri Esg».

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