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«Chi prende più voti indica il premier»: intesa nel Centrodestra.Letta, Renzi? Non mettiamo veti verso nessuno

Nella giornata politica c’è stato il vertice del centrodestra a Montecitorio che ha sciolto il nodo della leadership e trovato un’intesa sui collegi. Caso Moratti in Lombardia: «Aspetto un chiarimento. Se non arriva, mi sentirò libera», ha detto. Gelo con Fontana. Letta ha chiarito che a causa della legge elettorale «certe alleanze sono obbligatorie». Il segretario del Pd ha visto Sala e Di Maio

Elezioni, Salvini: "Chi prende un voto in più sceglie e governa"
  • Letta, Berlusconi e Salvini consegnati in mani Meloni

    «Oggi Berlusconi e Salvini hanno deciso di consegnarsi definitivamente nelle mani della Meloni. Credo che sia una scelta che conferma quello che abbiamo detto fin dall’inizio di questa campagna elettorale, ovvero che sarà un confronto, e una scelta degli italiani, tra noi e Meloni». Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta a margine della festa dell’Unità di San Miniato (Pisa).

  • Letta, Renzi? Non mettiamo veti verso nessuno

    «L’ho già detto, noi non mettiamo veti nei confronti di nessuno». Così il segretario del Pd Enrico Letta a margine della festa dell’Unità a San Miniato (Pisa), rispondendo a chi chiedeva se ci siano veti nei confronti di Matteo Renzi. La discussione sulle alleanze è basata su «tre criteri fondamentali - ha aggiunto - costruiremo alleanze con chi porta valore aggiunto, chi arriva con spirito costruttivo e chi si approccia senza porre veti».

  • Vertice Centrodestra, «proporremo come premier nome indicato da chi prende più voti». Intesa anche sui collegi

    I leader del centrodestra hanno raggiunto pieno accordo e avviato il lavoro con l'obiettivo di vincere le prossime elezioni politiche e costruire un governo stabile e coeso, con un programma condiviso e innovativo. La coalizione proporrà al presidente della Repubblica quale premier l’esponente indicato da chi avrà preso più voti”. E’ quanto si legge nel comunicato del Centrodestra sul vertice di Montecitorio. “È stata trovata un'intesa - si legge ancora - per correre insieme nei 221 collegi uninominali, selezionando i candidati più competitivi in base al consenso attribuito ai partiti. Il centrodestra presenterà anche una lista unica nelle Circoscrizioni Estere e ha istituito il tavolo del programma che si insedierà nelle prossime ore”. “L’unità del centrodestra è la migliore risposta possibile alle accuse e gli attacchi, spesso volgari, di una sinistra ormai allo sbando, con una coalizione improvvisata, che gli italiani manderanno a casa il prossimo 25 settembre

  • Centrodestra verso accordo, chi prende più voti indica premier

    Il centrodestra va verso un’intesa sulla regola per la premiership. . A quanto si apprende da alcuni presenti, l’accordo prevede che a indicare il premier sia il partito che prenderà più voti nella coalizione. Il vertice è ancora in corso ed in un clima che i presenti definiscono ottimo

  • Conte: nessuna telefonta con Grillo, nessun aut aut su mandati

    «Tra me e Beppe Grillo non c’è stata nessuna telefonata ieri sera e quindi nessun aut aut. Smentisco categoricamente tutte le indiscrezioni in merito. Abbiamo di fronte una grande battaglia da combattere tutti insieme per il Paese, guardiamo uniti nella stessa direzione». Lo dice il leader del M5s Giuseppe Conte in una nota, smentendo ricostruzioni secondo cui il garante avrebbe minacciato di lasciare il Movimento se nelle candidature per le elezioni fossero concesse delle deroghe al limite dei due mandati.

  • Al via il vertice di centrodestra alla Camera

    Al via il vertice del centrodestra convocato alla Camera, nella sala Salvadori del gruppo della Lega. Oltre ai leader dei tre partiti - Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni - partecipano, per Forza Italia, il coordinatore azzurro Antonio Tajani e la senatrice Licia Ronzulli; per i leghisti il ministro e capo delegazione Giancarlo Giorgetti e il senatore Roberto Calderoli e per FdI, il senatore Ignazio La Russa. Presenti, inoltre, il presidente di Noi con l’Italia, Maurizio Lupi; per l’Udc il presidente Antonio De Poli e il portavoce Antonio Saccone e Luigi Brugnaro, presidente Coraggio Italia

  • Berlusconi arrivato alla Camera per vertice centrodestra

    Silvio Berlusconi è arrivato alla Camera dei Deputati per partecipare al vertice del centro destra in programma questo pomeriggio. Con lui il coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani

  • M5S: aut aut Grillo a Conte su secondo mandato, «se deroga lascio Movimento»

    Pronto a tutto pur di difendere la regola del doppio mandato, fino ad arrivare a minacciare l’addio dalla sua creatura politica, il M5S. A quanto apprende l’Adnkronos, Beppe Grillo avrebbe lanciato l’aut aut al leader del Movimento, Giuseppe Conte, minacciando, in una telefonata avuta nella serata di ieri, 26 luglio, di abbandonare la nave se una delle regole auree del Movimento verrà aggirata: «se deroghi al secondo mandato dovrai fare a meno di me, lascio il Movimento 5 Stelle”, l’affondo del fondatore e garante. Da qui alle prossime 48 ore il nodo andrà sciolto, tra domani, 28 luglio -con il rientro di Conte a Roma- e venerdì 29 una decisione verrà presa.

  • Elezioni, Letta: dopo voto sole o luna, no terze strade

    «Questa legge elettorale una maggioranza la darà e un governo ci sarà, ma può essere di un tipo o dell’altro: sole o luna. Non ci sarà una terza strada che consentirà di fare chissà cosa, o vincono gli uni o gli altri». Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, alla presentazione del libro di Gianni Cuperlo, Rinascimento europeo, in corso alla Camera.

  • Ucraina: Urso,decreto armi aderente a indirizzi Parlamento

    Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha illustrato oggi al Copasir «i contenuti del quarto Decreto interministeriale che autorizza la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari alle Autorità governative dell’Ucraina. Il comitato ha riscontrato l’aderenza del decreto medesimo alle indicazioni e agli indirizzi dettati dal Parlamento». Lo rende noto il presidente del Copasir, senatore Adolfo Urso.

  • Camera: Gallo sostituirà Crippa come capogruppo M5S

    Luigi Gallo sostituirà Davide Crippa come capogruppo facente funzione del Movimento 5 stelle alla Camera. Si apprende da ambienti parlamentari di maggioranza.

  • Imminente incontro Letta-Pizzarotti, ma ex sindaco non sarà in lista Di Maio

    L’incontro si terrà «tra oggi e domani». Il segretario dem Enrico Letta vedrà entro le prossime 48 ore l’ex sindaco di Parma Federico Pizzarotti, anche lui, ex grillino, a lavoro per «rendere possibile una mobilitazione ampia e diffusa delle liste civiche, degli amministratori locali e delle associazioni che oggi sentono il dovere dell’impegno», scrive lo stesso Pizzarotti su Facebook. Tuttavia, a differenza di quanto riportato da giorni sui media, Pizzarotti non sarebbe disposto a entrare nella lista Di Maio.

  • Associazioni Pmi a Palazzo Chigi, al via incontro con Draghi

    I rappresentanti di diverse associazioni del commercio e delle Pmi sono arrivati a Palazzo Chigi per incontrare il premier Mario Draghi. La riunione, appena iniziata, fa seguito alle precedenti già avute dal presidente del Consiglio con le imprese e con i sindacati. A prendere parte all’incontro Confcommercio, Confesercenti, Federdistribuzione, Alleanza cooperative, Federterziario, Confservizi e Confetra.

  • Elezioni: Calenda a Pd, «aspettiamo interlocuzioni di merito»

    «Questa legislatura è stata la peggiore della storia repubblicana. Cerchiamo una fine più decorosa. Evitiamo populisti di ogni colore. Ci sono macerie da sgomberare prima di ricostruire. I principi di governo li abbiamo presentati. Aspettiamo interlocuzioni di merito». Lo scrive il leader di Azione Carlo Calenda, taggando il Partito democratico.

  • Elezioni: vertice centrodestra in salita, pesano insidie Rosatellum, anche nodo centristi

    Si preannuncia di fuoco il vertice di centrodestra di oggi a Montecitorio sui nodi della premiership e dei collegi uninominali. Districarsi tra le pieghe e le trappole del Rosatellum non è facile per nessuno, figuriamoci per una coalizione, di fatto spaccata dai tempi del Mattarella bis, ma ricompattata dal voto anticipato dopo la caduta del governo Draghi e costretta alla coabitazione forzata per vincere le elezioni del 25 settembre. Per evitare lo scontro frontale in queste ore si starebbe pensando addirittura di rinviare il confronto su questo tema divisivo a dopo le urne o di ricorrere a un escamotage: prima del voto ognuno propone il suo candidato premier e poi si vede. Quanto all’altra gatta da pelare, il risiko dei collegi, qui la questione è più complicata, perché ci sono più incognite: la quota del 33% ripartita tra Lega Fi e Fdi, raccontano, non sarà accettata dai meloniani, che fanno valere il loro “primato” di consensi secondo le ultime rilevazioni. Non solo, ma poi c’è il problema dei centristi: in un primo momento si era parlato di Udc e Noi per l’Italia considerati in quota Fi, poi le cose sono cambiate e sembra che sia Lorenzo Cesa che Maurizio Lupi siano intenzionati a presentare il loro simbolo per non stare sotto il “cappello di Forza Italia”.

  • Dl semplificazioni: c.destra contro norma migranti, è sanatoria

    Centrodestra all’attacco nell’Aula della Camera su una norma del dl Semplificazioni che sospende i procedimenti penali e amministrativi nei confronti del lavoratore straniero per l’ingresso e il soggiorno illegale nel territorio nazionale, con alcune esclusioni, ove sia rilasciato in suo favore il permesso di soggiorno. La ratio della norma era il reperimento di manodopera. Fdi, che presenta un emendamento soppressivo, dice che si tratta di una «sanatoria non seria». Durissima la Lega con Igor Iezzi che attacca duramente il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese scatenando le proteste dei banchi del Pd. Anche Fi voterà per l’emendamento di Fdi. Replica Matteo Mauri del Pd: «Questa norma viene dal Consiglio dei ministri e la vuole anche il ministro della Lega Garavaglia per trovare manodopera». E Federico Fornaro di Leu: «quel testo è stato approvato all’unanimità dal Consiglio dei ministri. Basta alla battaglia demagogica sulla pelle dei poveri cristi», dice.

  • Fisco:delega riparte in Senato,accordo per non modificarla

    In bilico dopo la crisi di governo, la delega fiscale riparte in Senato. La conferenza dei capigruppo, chiariscono fonti parlamentari, l’ha qualificata come materia su cui si può deliberare in commissione nonostante non sia tra gli obiettivi del Pnrr. È stata messa in calendario domani, 28 luglio, in commissione Finanze, con relatrice la senatrice di FI Roberta Toffanin. A quanto si apprende, i partiti che sostenevano il governo Draghi si sono accordati per non modificare il testo approvato dalla Camera, dove l’iter è stato complesso, in particolare sulla riforma del catasto. Ci sono solo pochi emendamenti di FdI.

  • Elezioni: Conte, noi siamo altro dal campo largo

    «Giorgia Meloni propone di multare i giovani se non accettano un lavoro qualsiasi, anche sottopagato e precario, quasi fossero dei fannulloni a priori. Il “campo largo” va da Calenda, che non esce dalle ZTL e dai salotti buoni nemmeno per sbaglio, a Brunetta che insulta i lavoratori nei suoi comizi - fino a Renzi che raccoglie le firme per smantellare i sostegni contro la povertà. Noi siamo altro, non mettiamo la polvere sotto il tappeto». Lo scrive il leader del M5s Giuseppe Conte, nel commento su Facebook allo sfogo di una giovane lavoratrice disperata per il basso livello degli stipendi in Italia.

  • M5S, nel direttivo Camera, lasciano Carbonaro, Tripodi e Provenza

    Arrivano altre defezioni nel direttivo M5S alla Camera dopo il passo indietro annunciato ieri dal capogruppo Davide Crippa a causa dei forti dissidi sulla linea politica del Movimento. Ad aver rassegnato le dimissioni dai vertici del gruppo sono stati la vicepresidente vicaria Alessandra Carbonaro e i segretari d’Aula Nicola Provenza ed Elisa Tripodi.

  • Sindaco Decaro non si candida, «non tradisco Bari»

    Con un post su Facebook il sindaco di Bari e presidente Anci Antonio Decaro, lascia intendere la sua decisione di non candidarsi alle prossime elezioni Politiche del 25 settembre. Nel post Decaro ammette di averci «pensato» dopo che anche «il partito» gli ha chiesto di «andare a dare una mano a Roma». Ma, precisa, «Bari è la mia città e non posso tradirla». Il suo secondo mandato da primo cittadino del capoluogo pugliese scadrà nel 2024.

  • Draghi, cifre non banali per dl, focus su pochi temi importanti

    Con il prossimo decreto aiuti l’idea è quella di realizzare pochi interventi su pochi temi importanti, utilizzando gli spazi fiscali disponibili soprattutto per interventi che prorogano quelli già effettuati. Si tratta di «cifre non banali». Lo ha sottolineato il Presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso dell’incontro a Palazzo Chigi con i sindacati.

  • Draghi, non abbandoniamo lavoratori, pensionati e imprese

    «Confermo la volontà del Governo di non abbandonare i lavoratori, i pensionati, le imprese». Così il presidente del Consiglio Mario Draghi ai segretari di Cgil, Cisl e Uil nel corso dell’incontro che si è tenuto a Palazzo Chigi, a cui hanno partecipato i ministri Franco, Giorgetti, Patuanelli, Orlando e Brunetta e il sottosegretario Garofoli.

  • Elezioni:4,8 mln elettori all’estero, elenchi alla Farnesina

    Sono circa 4 milioni e 800mila gli elettori italiani residenti all’estero: gli elenchi provvisori predisposti dal ministero dell’Interno sono stati inviati alla Farnesina e ora sarà il ministero degli Esteri ad effettuare le verifiche necessarie. Una volta eseguiti i controlli, secondo quanto previsto dalle normative, la Farnesina trasmetterà l’elenco definitivo al Viminale entro il decimo giorno antecedente le elezioni, dunque entro il 15 di settembre.

  • No Senato a parità genere in linguaggio ufficiale

    L’Aula del Senato respinge l’emendamento della senatrice Maiorino che chiedeva la possibilità di adottare la differenza di genere nella comunicazione istituzionale scritta. La proposta ottiene 152 voti favorevoli non sufficienti a raggiunge la maggioranza assoluta necessaria per quasta votazione. Molte le contestazioni procedurali in Aula, soprattutto da parte del M5s, ma la presidente Casellati taglia corto e le definisce proteste «pretestuose e inaccettabili», i senatori, precisa «dovrebbero conoscere le regole».

  • Governo: Confindustria convoca il Consiglio Generale

    Il presidente Carlo Bonomi ha convocato per domani, 28 luglio, una riunione straordinaria del Consiglio Generale di Confindustria per un confronto interno su crisi di Governo e congiuntura economica. Potrebbe essere anche l’occasione per rompere un silenzio che non è passato inosservato: ancora nessun commento infatti è arrivato dai vertici degli industriali dal giorno della crisi di Governo. In Consiglio Generale, organo di indirizzo politico e di raccordo tra vertice e base associativa, sono rappresentate tutte le diverse articolazioni del sistema Confindustria: territori, settori, Piccola Industria, Giovani Imprenditori.

  • Bombardieri, in dl aiuti fondi per bonus per chi non l’ha avuto

    Nel nuovo decreto aiuti non ci sarà una replica del bonus 200 euro ma «saranno previste risorse per recuperare chi è rimasto escluso dalla misura» a luglio. Lo ha detto al termine dell’incontro a Palazzo Chigi il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri, spiegando che a questo scopo dovrebbero essere stanziati circa «25 milioni».

  • Sindacati, in dl aiuti non bonus ma decontribuzione

    Non una replica del bonus 200 euro ma un intervento di “decontribuzione”: lo ha annunciato il governo per il prossimo decreto aiuti secondo quanto riferiscono i segretari di Cisl Luigi Sbarra e Uil Pierpaolo Bombardieri al termine dell’incontro a Palazzo Chigi. «Ci hanno detto che i interviene sulla decontribuzione dei lavoratori dipendenti quindi si aumenta il netto in busta paga» ha detto Bombardieri, spiegando che ancora non si hanno però i dettagli della misura. «È la base di partenza del confronto» con le parti sociali, ha confermato anche il ministro Andrea Orlando lasciando la sede del governo.

  • Sala a Tommasi si incontrano a Milano, «parlato di Olimpiadi»

    Incontro questa mattina a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, tra il sindaco Giuseppe Sala e il suo omologo di Verona, Damiano Tommasi, da poco eletto. Al centro del confronto tra i due le Olimpiadi invernali di Milano e Cortina. «No con Tommasi non abbiamo parlato» del progetto di allargare il centrosinistra in vista delle prossime elezioni, ha spiegato Sala. «Lui era qua a Milano per altri motivi, con lui abbiamo parlato delle Olimpiadi perché anche Verona è coinvolta. Quindi anche lui deve capire come contribuire».

  • Terminato a Palazzo Chigi incontro Draghi-sindacati

    È terminato a Palazzo Chigi l’incontro tra il presidente del Consiglio Mario Draghi, insieme ai ministri e al sottosegretario Roberto Garofoli, e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil. La riunione è durata poco più di un’ora.

  • M5S: Crippa, «riflessione se uscire dal partito è d’obbligo»

    «La riflessione se uscire dal partito è d’obbligo. Ho deciso di dare le dimissioni di capogruppo alla Camera per il fatto che non condivido la scelta che è stata fatta e soprattutto le conseguenze, ovvero la rottura del patto progressista che non vedo molto lineare come prospettiva». Lo ha detto Davide Crippa, all’indomani delle sue dimissioni da capogruppo alla Camera del Movimento 5 Stelle intervenuto a 24 Mattino su Radio 24.

  • Calenda ribadisce a Letta, con M5s non ci stiamo

    «Il Pd deve decidere dove stare e al mio amico Enrico Letta dico che nessuno è costretto a nulla: decidi secondo coscienza che cosa vuoi fare. Gli interventi ieri nella Direzione Pd erano tutti nell’ottica “siamo stati bravissimi, rivendichiamo l’alleanza con i 5S”. Sostanzialmente si diceva che erano meglio i Cinquestelle di Calenda. Se questo è quello che pensa, se stanno preparando una alleanza forte ed elettorale con i 5 Stelle, noi non ci possiamo stare perché noi con loro non ci siamo mai stati». Lo ha detto il segretario di Azione, Carlo Calenda, nel corso di Radio Anch’io.

  • Lombardia: Sala, alleanza con M5S? Not in my name

    «Quando sento dire da Pizzul che in Lombardia dovremmo andare con i 5stelle la mia risposta è ’not in my name’ io non ci sto». Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato l’apertura del capogruppo del Pd in Regione Lombardia, Fabio Pizzul, ad un’alleanza con il Movimento 5 stelle per le regionali in Lombardia. «Lo dico in buona fede e sono stato uno di quelli che per primo anni fa diceva “guardiamo ai 5 stelle, al loro elettorato e alle loro idee” - ha concluso il sindaco -, però dopo tutto quello che è successo e soprattutto col posizionamento che stanno avendo non credo».

  • Sala, Di Maio può raccogliere molte persone, lo aiuterò

    «L’iniziativa di Di Maio penso che possa raccogliere molte persone». Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, parlando del nuovo soggetto politico fondato da Luigi Di Maio, Insieme per il futuro, a margine della commemorazione delle vittime della strage mafiosa di via Palestro. «Io non farò parte di nulla - ha ribadito - però una mano per raccogliere attorno a questa nuova lista, che come tutte quelle nate all’ultimo momento deve costruirsi un percorso, certamente la sto dando».

  • Tajani, oggi al vertice di c.destra nessun nome premier

    Il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani in un intervento a Radio Capital ha spiegato che, per quanto riguarda l’appuntamento del pomeriggio tra Berlusconi Salvini e Meloni, «non emergerà il nome del candidato Presidente del consiglio ma le linee del programma del centro destra. Poi poco importa chi alzerà la coppa dopo aver vinto la partita».

  • Renzi, 10mila volontari per campagna elettorale Iv

    «Abbiamo bisogno di arrivare a diecimila volontari. Diecimila persone che si iscrivano a questa piattaforma. Saranno il nostro valore aggiunto». È l’appello di Matteo Renzi lanciato nella e-news ai militanti di Iv. «Si tratta molto semplicemente di dedicare del tempo ogni settimana per iniziative sul territorio, sui social, per coinvolgere amici e per lavorare assieme. Chi vuole dedicarci del tempo, anche un’ora a settimana a settembre (anche ad agosto per chi c’è), lo faccia. Questa non è la mia sfida, questa è la vera sfida di tutti quelli che vogliono far crescere l’area del buon senso».

  • Bonetti, politica ha bisogno delle donne

    «La politica ha bisogno delle donne, della nostra pragmaticitá, concretezza e del nostro linguaggio moderato, della nostra capacità di fare squadra. Ecco perché dico che una proposta davvero riformista che superi la bipolarizzazione della politica e questa crisi che per le famiglie è davvero incomprensibile ha bisogno di chi sa guardare ai bisogni dei Paese e sa dare una risposta». Lo ha detto la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti a Morning news su Canale 5.

  • Sala, niente veti, senza campo largo si perde

    «Spero che nessuno ponga veti perché questo non è il momento dei veti”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, parlando della necessità di creare un campo largo del centrosinistra in vista delle elezioni, alla luce dell’incontro che ha avuto ieri a Roma con Luigi Di Maio ed Enrico Letta. “L’unica cosa che ho chiesto a Letta è di lavorare in questo momento affinché si azzerino i veti - ha aggiunto -. Di Maio ha manifestato a Letta la disponibilità a fare parte del centrosinistra. Se qualcuno giudica negativo il fatto di allargare un campo che parte sfavorito lo dica, ma se non si prova ad allargare il campo si perde».

  • Al via a P.Chigi incontro Draghi con leader Cgil, Cisl e Uil

    Al via a Palazzo Chigi il nuovo round di incontri con le parti sociali: il presidente del Consiglio Mario Draghi sta incontrando i leader di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri. Al tavolo i ministri dell’Economia Daniele Franco, del Lavoro, Andrea Orlando, della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, delle Politiche agricole Stefano Patuanelli e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli.

  • FI: Sessa, lascio gruppo, necessario dopo stop a governo

    «Lascio con rammarico politico e sofferenza personale il gruppo di Fi: da oggi sarò nel gruppo Misto. E’ una decisione meditata, necessaria dopo la decisione di interrompere il sostegno al governo Draghi. Sarò sempre riconoscente a Berlusconi per le opportunità che mi ha dato, ma resto convinta che la crisi determinata dalle scelte del partito, e soprattutto dei suoi alleati, vada contro gli interessi del mondo moderato, delle imprese, dei cittadini del Mezzogiorno dove rischiano di interrompersi investimenti mai visti negli ultimi vent’anni». Lo annuncia la deputata Rossella Sessa.

  • Amendola, «Pd non si allea con chi ha fatto saltare governo»

    Il Pd «è un partito molto unito grazie al lavoro che ha fatto Enrico Letta», abbiamo dato «pieno mandato di verificare alleanze elettorali ovviamente non con chi ha fatto saltare questo governo, perché abbiamo un elemento di coerenza». Lo ha detto ad Agorà su Rai Tre Vincenzo Amendola, esponente del Pd e sottosegretario agli Affari europei.

  • Conte, saremo il terzo polo aperto a società civile

    «Saremo in tre a contenderci la guida del Paese. Quello che noi proponiamo, in antitesi al centrodestra e al campo dell’agenda Draghi, è un “campo giusto”, il campo della giustizia sociale». Così in un’intervista a Il Corriere della Sera, il leader del M5S, Giuseppe Conte sulle elezioni. «Centrodestra e campo largo stanno già litigando per chi deve fare il premier - sottolinea - noi stiamo lavorando h24 sulle risposte da dare alla crisi che in autunno si farà ancora più dura». Conte ribadisce: «Saremo il terzo polo, un terzo incomodo - evidenzia - questo terzo polo sarà aperto alla società civile e a tutti coloro che difendono i valori della Costituzione e tutti coloro che credono nella vera transizione ecologica. E che vogliono contrastare le politiche della destra».

  • Verso vertice centrodestra alla Camera sulla leadership

    La giornata politica prevede un vertice del centrodestra a Montecitorio per sciogliere il nodo della leadership. Caso Moratti in Lombardia: «Aspetto un chiarimento. Se non arriva, mi sentirò libera», ha detto. Gelo con Fontana. Letta ha chiarito che a causa della legge elettorale «certe alleanze sono obbligatorie». Il segretario del Pd ha visto Sala e Di Maio

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