ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùMedia

Vessicchio e Scf: il doppio colpo di Tribunale di Roma e Agcom contro la Rai

La “musica” presenta il conto alla Rai. Con un uno-due che la porta a soccombere davanti al Tribunale di Roma (con sentenza a favore del Maestro Beppe Vessicchio) e davanti ad Agcom che ha dato ragione a Scf sui diritti connessi

di Andrea Biondi

(ANSA)

2' di lettura

La “musica” presenta il conto alla Rai. Con un uno-due che la porta a soccombere davanti al Tribunale di Roma (con sentenza a favore del Maestro Beppe Vessicchio) e davanti ad Agcom che decide una sanzione di 30mila euro dando ragione a Scf nella richiesta riguardante mancati pagamenti, da parte del servizio pubblico, di diritti spettanti ai produttori discografici.

Nel primo caso, rende noto il Nuovo Imaie, il Tribunale di Roma «ha appena pronunciato un verdetto storico per il futuro e la tutela dei diritti di produttori musicali e artisti interpreti esecutori» Nel dettaglio «nella causa intentata contro la Rai dal maestro Vessicchio, al quale erano stati negati i relativi diritti per l’utilizzo di musiche da lui composte e interpretate per un programma televisivo (”La prova del cuoco”), la sentenza ha ribadito con chiarezza che anche per questo tipo di utilizzazioni è doveroso da parte dell’emittente il pagamento dei diritti che spettano ai Produttori di Fonogrammi e agli Artisti Interpreti Esecutori». Una vicenda questa di Vessicchio spiegata sulla stampa in passato dal diretto interessato e partita da una risposta negativa della Rai alla richiesta dei diritti per le musiche interamente realizzate e in piena autonomia da Vessicchio per “La prova del cuoco”.

Loading...

Quanto al caso Scf Agcom ha comminato alla Rai una multa da 30mila euro. La sanzione segue l’esposto presentato nel giugno 2022 da Scf per il recupero di compensi che Rai non ha riconosciuto. Una querelle nata dopo che gli accordi di licenza raggiunti dall’1 gennaio 2013 al 31 dicembre 2018 e oggetto di accordi transitori fino a fine 2021 non sono stati più rivisti nel 2022. Con utilizzazione del materiale contestato da Scf che ha puntato l’indice contro «dati incompleti relativamente all'utilizzo dei fonogrammi del repertorio negli anni dal 2017 al 2020. I tracciati delle rendicontazioni analitiche trasmessi a SCF risultano, nella maggior parte dei casi, carenti delle informazioni necessarie per la riscossione dei proventi dei diritti e per la distribuzione e il pagamento degli importi dovuti ai titolari dei diritti stessi».

Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti