Vestirsi come Gabriel Garcia Marquez: 400 dei suoi abiti in vendita per beneficenza
Per l’inaugurazione della sua casa-museo a Città del Messico, la nipote dello scrittore ha selezionato capi iconici dell’armadio del nonno. I proventi andranno a una fondazione che si prende cura di bambini in difficoltà
di Chiara Beghelli
I punti chiave
2' di lettura
Che l’usato, o il second hand, sia fra le tendenze di acquisto più in crescita del momento è una certezza. E per fortuna, visto che si tratta di un'abitudine orientata alla sostenibilità. Non capita spesso, però, di imbattersi in vendite di second hand di abiti di un premio Nobel: accade a Città del Messico, dove Emilia García Elizondo, nipote del celebre scrittore colombiano Gabriel García Márquez, ha deciso di mettere in vendita parte del guardaroba del nonno e della nonna Mercedes Barcha, nell’evento “El armario (l’armadio, ndr) de los García Márquez”.
L’evento inaugura la nuova casa-museo García Márquez
«Non conoscevo i miei nonni come li conosco ora con tutto quello che ho visto e che è uscito dal loro armadio», ha detto Emilia, che con l’occasione ha anche inaugurato la Casa della Letteratura Gabriel García Márquez nella bella casa dove lo scrittore visse con la moglie a Città del Messico, nel quartiere di Jardines del Pedregal, e del quale è lei la direttrice. Emilia ha affermato di aver preso la decisione dopo la scomparsa della nonna, lo scorso agosto, che ha lasciato vuota la grande abitazione. Gabriel García Márquez, infatti, è morto nel 2014 a 87 anni.
Camicie, abiti sartoriali e griffati e giacche di tweed con penne nel taschino
La selezione di abiti, circa 400, comprende alcune camicie, esposte su un tavolo della biblioteca dello scrittore, parte della sua enorme collezione di scarpe, e poi giacche, soprattutto di tweed, con taschini nei quali sono state trovate le penne che Gabo teneva pronte all’uso per firmare autografi. Ci sono alcuni capi firmati, Calvin Klein, Armani e Hugo Boss, molte borse e bauli Louis Vuitton, ma soprattutto capi sartoriali.
I vestiti da premio Nobel non sono però in vendita
Si trova invece nel Museo Nazionale della Colombia, a Bogotá, il celebre liquilique, l’abito maschile tipico delle savane comprese fra Venezuela e Colombia, in lino bianco, con cui García Márquez ritirò nel 1982 il premio Nobel per la Letteratura: una scelta originale, visto che il solo abito maschile ammesso dall’Accademia di Stoccolma è il frac, ma accettata in quanto costume tradizionale e come tale unica alternativa concessa dal dress code.
È invece nella casa-museo, ma non in vendita, l’abito verde con cui Mercedes Barcha accompagnò Gabo a ritirare quel premio. Lei stessa era un’appassionata collezionista di abiti delle popolazioni indigene, ma non solo: in un’intervista a El Pais, Emilia ha rivelato l’amore della nonna per gli abiti del marchio italiano Marina Rinaldi, parte del gruppo Max Mara.
La vendita non è solo un modo per offrire ai fan dell’autore di capolavori come Cent’anni di solitudine e L’amore ai tempi del colera di entrare in contatto con lui, ma ha anche uno scopo benefico: i proventi saranno devoluti infatti alla Fondazione Fisanim, che si occupa di bambini malnutriti delle comunità indigene del sud del Messico, in zone come il Chiapas e il Guerrero.
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