Via al nuovo anno accademico del Collegio universitario dei Cavalieri del lavoro «Lamaro Pozzani»
di Redazione Scuola
2' di lettura
Si è svolta ieri mattina la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 2020-2021 del Collegio universitario dei Cavalieri del lavoro “Lamaro Pozzani”, riconosciuto nel 2019 Collegio universitario di Merito dal ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.
Fulcro della cerimonia, tenutasi interamente online, la presentazione delle nuove matricole e dei laureati. Provenienti in maniera omogenea da Nord, Centro e Sud Italia, le matricole sono 13 e sono state selezionate sulla base di rigorose prove di merito da una rosa di 312 candidati.
I laureati del 2020 sono 14 e hanno tutti conseguito la laurea con il voto di 110 e lode. Sono intervenuti all'inaugurazione il presidente della Federazione nazionale dei Cavalieri del lavoro Maurizio Sella, la presidente della Commissione per le Attività di formazione Linda Orsola Gilli, il coordinatore del Comitato scientifico del Collegio, Sebastiano Maffettone, e Giorgio Ricci Maccarini, presidente Associazione alumni del Collegio dei Cavalieri del lavoro “Lamaro Pozzani”.
«I professori sono fortunati perché gli studenti, con le loro domande, rappresentano uno stimolo incredibile a fare meglio. È così anche nel mondo del lavoro e nell'impresa, dove non c'è miglior modo di avere successo che aiutare ad avere successo». Così Maurizio Sella, nel corso della prolusione centrata sul tema “L'Impresa di famiglia: principi, criteri, continuità e crescita”, tenuta in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico. Il rigore morale, la competenza e la curiosità per l'innovazione sono stati il fil rouge dell'intervento di Sella che, nel ripercorrere la sua carriera, ha sottolineato la centralità della formazione e della libertà.
«La formazione non è mai un costo, ma il più importante degli investimenti. Così come la libertà non è mai un rischio, i più giovani devono poter seguire le proprie inclinazioni e talenti tendendo sempre presente il principio, che da generazioni adottiamo in famiglia, secondo cui “Morality is longevity”».
Il Collegio “Lamaro Pozzani”, che grazie al sostegno della Federazione nazionale dei Cavalieri del lavoro ospita circa 70 studenti universitari, festeggia quest'anno il cinquantesimo anniversario dalla sua fondazione e si è sempre proposto quale contesto interdisciplinare per la formazione e per la valorizzazione sostanziale delle giovanissime eccellenze italiane.
Ai tradizionali corsi universitari che gli studenti possono frequentare liberamente nelle diverse Università romane, infatti, il Collegio ha sempre affiancato programmi didattici integrativi di alta qualità. Tra questi, particolare rilevanza hanno gli scambi internazionali con le Università di altri Paesi e gli incontri con personalità del mondo istituzionale, imprenditoriale e culturale.
A coordinare le attività di formazione del Collegio è Linda Orsoli Gilli, affiancata da un Comitato scientifico di cui fanno parte, oltre a Sebastiano Maffettone, ordinario di Filosofia politica presso la Luiss Guido Carli di Roma, Patrizio Bianchi, neoministro dell'Istruzione e professore ordinario di Economia applicata presso l'Università di Ferrara, e Luigi Nicolais, già presidente del Cnr e professore emerito di Scienza e Tecnologia dei materiali presso l'Università di Napoli “Federico II.
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