ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùIl dossier energia

Meloni in Africa subsahariana: «Il Piano Mattei va scritto con l’Africa». Ecco quanto gas importerà l’Italia da Congo e Mozambico

Stando alle previsioni, che però risalgono al governo Draghi, l’Italia si appresta a ricevere dal Mozambico un miliardo di metri cubi di gas naturale liquefatto (Gnl) nell’inverno 2023-2024 e circa 4 miliardi di metri cubi nell’inverno 2024-2025. Dal Congo invece l’Italia riceverà fino a 4,5 miliardi di Gnl per il 2025-2026

di Andrea Carli

Meloni: con Piano Mattei per l'Africa, Italia hub energetico d'Europa

4' di lettura

Lo scontro tra Israele e Hamas ha riportato l’energia tra i dossier prioritari. In questo contesto si inquadra la missione lampo nel continente africano, la doppia visita della premier Giorgia Meloni in Mozambico e Congo, la cui durata, inizialmente di due giorni, è stata ridotta a un’unica giornata per la gravità della situazione in Israele. Il focus della missione è la collaborazione energetica tra i due paesi.

Gli obiettivi della missione

Al centro della missione due obiettivi: da un lato lavorare per il contenimento dei flussi migratori, dall’altro rilanciare la strategia di diversificazione energetica  e il ruolo dell’Italia come “hub” per l’intera Europa, rinsaldando il rapporto di fiducia con i leader dell’Africa subsahariana, nel solco del nuovo approccio con il Continente (”paritario” e “non predatorio”) inaugurato dal governo con la Conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni di Roma.

Loading...

Meloni, il Piano Mattei va scritto con l’Africa

In tarda mattinata Meloni è stata ricevuta dal presidente della Repubblica del Mozambico Filipe Nyusi a Maputo. «Abbiamo dovuto rinviare a gennaio la conferenza Italia-Africa che era prevista a novembre per capire meglio il quadro della situazione internazionale che sta evolvendo - ha detto la premier, nelle dichiarazioni congiunte con il presidente del Mozambico -. Il Presidente del Mozambico ha garantito la sua presenza e la cooperazione nella stesura del Piano Mattei. Non ci sarebbe nulla di nuovo se presentassimo un piano all’Africa. La cosa nuova è scriverlo insieme, stabilire le priorità e portare avanti una strategia».

«La presidente Meloni è stata chiara, ha detto che nel settore energetico possiamo fare di più e molto meglio, e sono d’accordo - ha affermato Nyusi -. L’Eni a Cabo Delgado sta realizzando il suo lavoro, con tanti progetti visibili, e la popolazione lo vede. È un’azienda all’avanguardia». L’ad di Eni Claudio Descalzi (video) è nella delegazione italiana.

Al termine di un volo di quattro ore da Maputo, la presidente del Consiglio ha raggiunto Brazzaville, nella Repubblica del Congo, per la seconda tappa della missione. Qui Meloni incontra il presidente del Congo Denis Sassou Nguesso, e il primo ministro Anatole Collinet Makosso. Dopo la cena offerta dalla presidenza del Congo, in serata il programma prevede la partenza della premier per Roma.

L’importazione di gas naturale liquefatto

La visita nei due paesi cade proprio nel 70esimo anniversario della fondazione del “Cane a sei zampe” e si inserisce nel percorso di affrancamento dell’Italia dalla dipendenza dal gas russo dopo l’aggressione di Vladimir Putin all’Ucraina. Stando alle previsioni, che però non sono aggiornate considerando che risalgono al governo Draghi, l’Italia dovrebbe ricevere dal Mozambico un miliardo di metri cubi di gas naturale liquefatto (Gnl) nell’inverno 2023-2024 e circa 4 miliardi di metri cubi nell’inverno 2024-2025. Dal Congo invece l’Italia dovrebbe ricevere fino a 4,5 miliardi di Gnl per il 2025-2026.

Italia secondo investitore europeo e quarto globale in Mozambico

Il Mozambico - spiega l’Osservatorio economico del ministero degli Affari esteri - rappresenta un partner di rilievo per l’Italia nel continente africano. Dopo alcuni anni difficili, nel 2022 l’economia mozambicana è cresciuta del 4,1%. Le stime FMI prevedono che nel 2023 la crescita raggiungerà circa il 5%. L’Italia si conferma tra i primi investitori in Mozambico: secondo i dati della Banca Centrale mozambicana, nel 2022 è stata il secondo investitore europeo e il quarto globale con un flusso di oltre 150 milioni di dollari di Ide (investimenti diretti all’estero). Si consideri che nel 2022 il totale degli Ide registrati in Mozambico è stato pari a quasi 2 miliardi di dollari, di cui una gran parte destinati all’industria estrattiva (carbone, petrolio, gas e minerali). Nel 2022, l’interscambio è stato di oltre 916 milioni di euro, più che raddoppiato rispetto al 2021. Le esportazioni si sono attestate a 56 milioni di euro, mentre le importazioni in Italia di prodotti mozambicani hanno raggiunto 860 milioni di euro (+113% rispetto all’anno precedente). Il saldo commerciale è stato negativo per 803 milioni di euro.

Opportunità nel settore dell’energia e dell’industria estrattiva

Il Mozambico presenta notevoli opportunità nei settori dell’energia e dell’industria estrattiva. Un ruolo di primo piano per quanto concerne i grandi progetti nel settore energetico è svolto da Eni (nell’ambito di un consorzio internazionale nel nord del Paese guidato pariteticamente con ExxonMobil) e Saipem che, a capo di della joint venture CCS JV, ha siglato un contratto per ingegneria e costruzione nell’ambito del progetto di gas naturale liquefatto onshore Mozambique LNG (cd Area 1, il cui operatore è la major francese Total). Per quanto riguarda invece il Congo, il quadro è diverso: dai saccheggi degli anni 90 non ci sono più grandi rapporti commerciali con l’Italia al di là di piccole strutture di commercianti che operano nel settore del commercio alimentare, o nella ristorazione.

Immigrazione, Meloni: "Il Piano Mattei va scritto con l'Africa"

Guerra in Israele, slitta il Piano Mattei

Guardando al continente africano nel suo complesso, è slittata la presentazione ufficiale del Piano Mattei . Il caos in Medio Oriente ha infatti il governo a posticipare «all’inizio del 2024» la conferenza Italia-Africa che era in programma all’inizio di novembre. È uno dei primi effetti del «peggioramento del contesto internazionale di sicurezza», nelle parole della Farnesina, generato dalla guerra fra Israele e Hamas : un conflitto che rende lo scenario ancor più incerto, generando timori per le ripercussioni in altre aree, a partire dall’Africa, cruciale nello scacchiere geopolitico per Palazzo Chigi.

Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti