Vinfast sulle montagne russe: dopo il boom il titolo brucia 35 miliardi
La casa automobilistica vietnamita continua a essere oggetto di pesanti oscillazioni in Borsa. Ma continua a capitalizzare più di Goldman Sachs e Boeing
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Nei fatti è una casa automobilistica, focalizzata sul mercato delle elettriche come Tesla. Non produce molte auto, e poco redditizia e ha ancora tanta strada da fare. In Borsa, invece, è più che altro una giostra. Un trenino sulle montagne russe che polverizza record di crescita in pochi giorni, e poi scivola in basso senza freni. Stiamo parlando di Vinfast, produttore vietnamita di automobili, che negli ultimi due giorni ha dato prova di essere uno dei titoli più mossi del Nasdaq.
Dopo l'esordio in a New York di un paio di settimane fa - durante il quale ha ottenuto immediatamente una incredibile capitalizzazione di oltre 85 miliardi di dollari (più di Volkswagen, Bmw e Mercedes) - Vinfast continua a macinare numeri a doppia cifra sui mercati. L'apertura di settimana, lunedì 28 agosto, era stata straordinaria: il titolo aveva guadagnato il 19,75%, portando il market cap a oltre 190 miliardi di dollari e realizzando un'impennata di circa il 700% rispetto al valore al suo debutto sul mercato (il 15 agosto, ndr). Ora, come sulle montagne russe, il titolo è invece in deciso calo. Già nel pre-market, le azioni sono scivolate di oltre il 13%. Durante le contrattazioni, invece, il crollo ha toccato anche il 20%, bruciando oltre circa 35 miliardi di capitalizzazione in una manciata di ore.
Il valore di Vinfast oscilla adesso attorno ai 160 miliardi di dollari. Cifre che rimangono comunque altissime, e ne fanno non solo una delle società di automobili più capitalizzate a New York, ma anche una quotata più grande rispetto Goldman Sachs (111 miliardi di dollari) e a Boeing (137 miliardi). A queste cifre, Vinfast è più grande della metà delle società del Dow Jones Industrial Average e oltre 10 volte la dimensione di Snap Inc.
C'è da dire che il boom al debutto aveva fatto molto discutere. Eppure pare che questo movimento così rapido del prezzo sia giustificato da un motivo abbastanza chiaro. VinFast si è fusa con la Spac (società di acquisizione a scopo speciale) Black Spade, ma più del 90% degli investitori della Spac si è ritirato prima del completamento dell'operazione, secondo Spac Research. Ciò ha lasciato pochissime azioni disponibili per il trading. Solo l'1% delle azioni di VinFast è disponibile per la negoziazione. Ciò significa che se un acquirente si accaparra una fetta sufficientemente grande di quelle poche azioni, può avere un effetto enorme sul prezzo complessivo del titolo. L'azienda è anche finita nel mirino dei trader al dettaglio, una categoria appassionata di produttori di veicoli elettrici. Chi possiede il restante 99%? I documenti regolamentari portano a Pham Nhat Vuong, l'uomo più ricco del Vietnam, che controlla il 99% delle azioni in circolazione della società, in parte attraverso le azioni detenute dalla moglie e dal conglomerato Vingroup JSC.
Il futuro produttivo di Vinfast resta tutto da scrivere. Intanto le oscillazioni di prezzo a New York continuano a essere importanti. Quasi un azzardo per i trader.
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